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Vaticano: creati due reparti antiterrorismo

Publie le domenica 8 giugno 2008 par Open-Publishing

Due reparti antiterrorismo, a difesa del Papa e della Santa Sede, sono stati istituiti di recente dalla Gendarmeria vaticana, che ha anche avviato una collaborazione con l’Interpol.
Nessun particolare allarme viene indicato dai responsabili della sicurezza della Santa Sede, ma è evidente che le ripetute minacce di Osama Bin Laden e di vari gruppi terroristici contro Benedetto XVI non hanno lasciato indifferenti.
Ad annunciare le nuove misure di difesa contro attacchi eversivi o sabotaggi è stato il capo della direzione dei servizi vaticani di sicurezza e protezione civile, Domenico Giani, in una intervista all’Osservatore Romano.

"Abbiamo istituito recentemente due reparti speciali che dipendono direttamente dal comandante del Corpo della Gendarmeria: si tratta - ha spiegato Giani - del Gruppo di Intervento Rapido e delreparto Antisabotaggio".
"Il Gruppo di Intervento Rapido - ha aggiunto il capo della Gendarmeria vaticana è finalizzato al contrasto di eventuali attività eversive. Espleta innanzitutto un’attività investigativa attraverso l’analisi e il raccordo di numerosi canali e sistemi informativi, supportato da una efficiente organizzazione tecnico-logistica, in grado di intervenire immediatamente in caso di situazioni ad alto rischio. Il secondo - ha proseguito - è uno speciale contingente formato da elementi altamente specializzati e addestrati,munito di sofisticate, innovative attrezzature tecnologiche".
Le principali attività di questi specialisti, periodicamente aggiornati sulle più moderne tecniche d’intervento, consistono nel "riconoscere e neutralizzare eventuali pericoli ponendo in atto tutte le misure di sicurezza in caso di ritrovamento di pacchi o plichi sospetti, oltre a concorrere nelle attività di polizia giudiziaria e amministrativa, in ausilio al reparto investigativo".

E’ da più di un anno che la Gendarmeria garantisce la sicurezza e l’ordine pubblico anche nelle zone extraterritoriali, esterne al Vaticano: un servizio di prevenzione e di vigilanza che riguarda soprattutto le basiliche papali.
Anche se il Vaticano si vanta spesso di essere, con i suoi 476 abitanti residenti in 44 ettari racchiusi da alte mura, uno dei luoghi più tranquilli del mondo, in realtà rimane un possibile obiettivo privilegiato di eventuali azioni terroristiche.
Da alcuni anni, dopo l’11 settembre 2001, è divenuto obbligatorio passare sotto i metal detector per accedere al sagrato della Basilica Vaticana e a San Pietro.
Proprio nella piazza circondata dal colonnato del Bernini, avvenne , il 13 maggio 1981, l’attentato del turco Alì Agca contro Giovanni Paolo II, un episodio mai interamente chiarito. Sempre nella piazza, il 6 giugno 2007, un giovane tedesco aveva tentato di saltare sulla papamobile di Benedetto XVI, ma era stato intercettato dalla sicurezza.Si trattava di uno squilibrato e non di un criminale.