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Comunicato stampa
Vecchi arnesi per nuove provocazioni
La FAI reggiana (Federazione Anarchica Italiana), in merito ai recenti pacchetti e alle rivendicazioni di Bologna e Parma:
– evidenzia il fatto che non appena parte il conflitto (vedi la questione "legalità" a Bologna) arrivano puntuali come un orologio svizzero le bombette telecomandate dei sedicenti e presunti anarco-insurrezionalisti;
– ricordando che la provocazione politica opera durante il conflitto per depotenziare e criminalizzare i movimenti di opposizione e che la lotta dei senza casa, dei precari, dei lavoratori e degli autorganizzati ha sempre fatto a meno sia degli utili idioti che degli idioti utili al servizio della reazione, denuncia come qualsiasi ipotesi terroristica sia funzionale ai poteri per consolidare nuove forme di dominio e di repressione;
– ribadisce che l’anarchismo sociale si fonda sui percorsi collettivi pubblici e conflittuali, a partire dal lavoro e dalla società, puntando a creare spazi di libertà, solidarietà e autogestione;
– rileva con preoccupazione l’accostamento sistematico delle lotte sociali - dove gli anarchici sono presenti e radicati - a fatti di stampo malavitoso guidati da logiche provocatorie;
– denuncia la natura grave e infamante dell’attribuire questi fatti ad una sigla che allude a quella della FAI - Federazione Anarchica Italiana;
– invita i media alla correttezza di informazione in merito.
Reggio Emilia, 4 novembre 2005