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Vendola invitato a cena dal sultano dell’Oman

Publie le venerdì 23 maggio 2008 par Open-Publishing

di Antonio Scotti

Metti una sera a cena con il sultano. L’invito è rivolto al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Che lunedì prossimo salirà a bordo del panfilo reale Hmss Fulk Al Salamah, ancorato al molo dello scalo marittimo barese da circa una settimana, per la cena ufficiale con le autorità. A ricevere il presidente Vendola sarà Omar Al-Zawawi, consigliere speciale del sultano per le relazioni esterne.

L’incontro consentirà forse di comprendere se il sultano Qaboos bin Said stia cercando di definire progetti d’investimento in Puglia. Anche se a distanza di alcuni giorni tutto ruota in un alone di fitto mistero, in queste ultime ore sta prendendo sempre più corpo la notizia circa la volontà reale del sultano omanita di pianificare degli investimenti economici in Puglia, in particolar modo nella zona della Valle d’Itria, dove pare sia alla ricerca di trulli. Del resto è arcinota la passione dell’omanita per lo studio dei simboli magici ed esoterici dei trulli pugliesi, in grado di stabilire connessioni pindariche tra civiltà lontane.

Intanto molti dei suoi 600 collaboratori in questi giorni stanno visitando la città. “Davvero molto bella Bari- afferma in un inglese arrangiato un inserviente del panfilo reale seduto in un bar del borgo antico -. C’è una buona sintesi tra antico e moderno e la vista sul mare è fantastica”.

Pare che il sultano Qaboos bin Said sia rimasto favorevolmente colpito dall’accoglienza dei baresi e non è escluso che nei prossimi giorni voglia offrire in regalo alla cittadinanza una serata musicale all’interno di un teatro della città: il Piccinni al momento è il più accreditato. Del resto la passione del sultano per la musica è testimoniata dalla presenza, nella sua imbarcazione, di una orchestra di 120 componenti pronta ad allietare le ore pomeridiane del sultano e dei suoi collaboratori.

Proprio ieri pomeriggio, infine, il ministro dell’economia omanita Ahmed Macki ha stretto un accordo con i cantieri navali Rodriquez di Messina, che forniranno al sultanato cinque catamarani veloci. Costo dell’operazione: 90 milioni di dollari. Ai pugliesi non rimane che incrociare le dita.

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