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Verità per Stefano, Dignità e Diritti x tutti/e
Publie le martedì 10 novembre 2009 par Open-Publishing1 commento
Stefano Cucchi è morto dopo essere passato per una caserma dei Carabinieri, per un aula di Tribunale, per una cella di Regina Coeli e per un letto dell’ospedale Pertini. Un ragazzo in mano alle Istituzioni di uno Stato "democratico" è morto con il corpo martoriato, e nessuno dice ancora perché e per mano di chi.
Nonostante verbali, rapporti, atti giudiziari, cartelle cliniche, foto e video-immagini uscite grazie al corraggio della sua famiglia, ancora non sono state individuate responsabilità, nessuna chiarezza su quanto accaduto.
Noi chiediamo per Stefano verità e giustizia, perchè - come diceva lo slogan della manifestazione che c’è stata a Tor Pignattara, il suo quartiere - "Non si può morire così", uccisi dalla violenza delle forze dell’ordine.
Ma non chiediamo verità solo per Stefano, perchè nel recente passato fatti simili sono già successi e possono accadere ancora. Crediamo, infatti, che la morte di Stefano Cucchi ci parli anche di Federico Aldrovrandi e Aldo Bianzino, ma anche della morte di Carlo Giuliani, di Gabriele Sandri...e delle centinaia di migranti che muoiono nei nostri mari o nei Centri di detenzione e identificazione.
Che tu sia un ragazzo con qualche canna in tasca (che la legge Fini-Giovanardi definisce subito spacciatore da arrestare), un tifoso, un attivista dei movimenti sociali, un soggetto Lgbti, o un immigrato senza permesso di soggiorno, vieni considerato un cittadino di serie B, senza dignità e senza diritti, e può capitarti, se ti va bene, di prendere un sacco di botte e di essere umiliato, se ti va male, di morire.
La caccia al diverso, al capro espiatorio, serve in tempo di crisi a dividere chi quella crisi la paga ogni giorno in misura diversa, per prevenire il rischio di ribellione sociale, tentando di tenere separati quei soggetti accumunati da crisi e precarietà.
Per questo chiediamo e ci mobiliteremo per avere verità e giustizia per Stefano Cucchi, per lui, per la sua famiglia, per denunciare la violenza e la repressione delle forze dell’ordine, ma anche per mobilitarci contro politiche proibizioniste, repressive come il Pacchetto sicurezza o la cosidetta "tessera del tifoso" .
Messaggi
1. Verità per Stefano, Dignità e Diritti x tutti/e, 10 novembre 2009, 21:13, di Nando
CERCHIAMO DI MOBILITARCI, PER SCONFIGGERE QUESTO STATO ’’AUTORITARIO’’ CHE PER DIFENDERE LA GRANDE BORGHESIA E GLI INTERESSI DELL’ELITE DELLA CLASSE POLITICA, USA MODI VIOLENTI E POCO RISPETTOSI PER LA DIGNITA DELLE PERSONE E DEI DIRITTI UMANI E PER OTTENERE I PROPRI RISULTATI FA REPRESSIONE E PRIOBIZIONISMO LA SUA ARMA VINCENTE IN NOME DELLA LEGALITA.MA ORMAI SI E CAPITO CHE IL CAPRO ESPIATORIO SONO SEMPRE I ’’POVERI DISGRAZIATI’’ !!!!!!!!!!!!!!!!!!!