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Vertenza lavoratori Progetto Verde Pubblico di Avellino

Publie le domenica 23 luglio 2006 par Open-Publishing

“Progetto Verde Pubblico”

La "storia" inizia, quando nell’Ottobre 2005, ventisette lavoratori a progetto dell’Amm/ne Provinciale di Avellino ( guidata dal csx con rifondazione comunista all’opposizione )
giungono a fine contratto, con l’impegno di una piattaforma sindacale siglata tra la CISL e il Presidente Onorevole Alberta De Simone, per il rinnovo contrattuale.All’ultimo giorno di lavoro, nulla delle promesse viene mantenuto.
27 Famiglie sul lastrico.I lavoratori scendono in piazza, ad oltranza, attuando per alcuni giorni lo sciopero della fame.Ma questo non serve a commuovere " la diessina De Simone ".
La protesta si fà dura e tumultuosa, un disoccupato minaccia il suicidio tramite autocombustione; i lavoratori sono inferociti; mentre la CISL rimane alla finetsra a guardare...bipartisan e poco incisiva, come organizzazione sindacale...
La Regione Campania, a Gennaio 2006, legifera affinché i fondi residuali in economia del "progetto verde pubblico" siano riutilizzati ed incanalati per un proroga contrattuale.
La De Simone, continua a nicchiare, tergiversare, tentennare; in una sola parola, a non fare NIENTE.
Alcuni lavoratori, stritolati dal caro vita, e dai figli " che devono mangiare " crollano in depressione ( con annessi psicofarmaci e infinito dolore umano ) privati del ruolo sociale, e del loro stipendio.
Emblematico è, che lo Stato, che dovrebbe garantire la protezione dei lavoratori, assuma, in questo caso Avellinese, il volto di un perfido tiranno, senza anima e dimentico della costituzione la quale recita che “La repubblica Italiana è una Repubblica fondata sul lavoro.”
Le prese in giro sindacali continuano; così, si giunge a Giugno 2006, tra continui proclami di inizio dei lavori, che mai prendono il via.
La Provincia di Avellino si decide di inviare a Napoli un nuovo progetto, per usufruire dei pochi spiccioli residuali del vecchio progetto, per rinnovare il contratto ai 27 lavoratori, per sette mesi ( sic ).
Intanto, sempre l’Amm/ne Provinciale di Avellino, decide che i lavori di riqualificazione urbana e ambientale delle strade irpine, siano affidate tramite legale e regolare bando pubblico, a ditte esterne.Avete capito bene: ditte esterne; mentre i lavoratori in quota alla Provincia vengono sbattuti alla porta.
Insomma, privatizzare lo Stato.Questi sarebbero i democratici di sinistra ( quale sinistra? ).
A luglio 2006, la De Simone continua a dire che ora "la palla" stà nelle mani della Regione Campania che deve firmare un "nulla osta" per l’inizio tecnico dei lavori...
Tutto tace, tutto è fermo.La diessina Alberta De Simone ride nei talk show televisivi...sono loro i nuovi padroni radical chic con abiti griffati, che schiacciano il neoproletariato urbano.
La cosa che più ripugna, in tutta questa vicenda, è il vile silenzio degli organi di stampa Avellinesi; forse, troppo impegnati a servire i nuovi padroni.

Piattaforma di lotta lavoratori del “Progetto Verde Pubblico”