Home > Viagra, mon amour.
Probabilmente noi italiani dovremmo fare causa alla Pfizer, la nota casa farmaceutica americana produttrice del Viagra.
Secondo il mio amico Mario, principe del foro in quanto ex guardone da spiaggia, avremmo buone probabilità di vittoria e magari
potremmo anche contare su un sostanzioso risarcimento , da destinare al rattoppo dello spaventoso debito pubblico italiano.
Mario dice, e c’è da credergli, che il foglietto illustrativo o "bugiardino" del Viagra , elenca gli effetti collaterali in maniera troppo
sbrigativa, omettendo colpevolmente quelli più importanti.
Nel foglietto infatti , si elencano una serie di disturbini da terapia, del tutto insignificanti:
Congestione nasale. Dopo l’assunzione del farmaco non si pippa.
Dispepsia. La difficoltà insorge e si manifesta soprattutto alla vista dei sottosegretari.
Cefalea. Inspiegabilmente , questo effetto collaterale si manifesta improvviso
inibendo quasi totalmente le capacità di intendere ma non di volere.
E’ consigliato evitare , durante l’assunzione del Viagra , il rilascio di interviste,
la partecipazione a dibattiti politici e ad assemblee di condominio,
contese per il diritto di parcheggio, spiegazioni alla coniuge relativamente al rientro fra le mura domestiche a notte fonda.
Diarrea. Il fenomeno , attualmente all’esame dei ricercatori dell’azienda, colpisce solitamente durante le attività oratorie .
Vomito . Vomitate pure liberamente. E’ esclusa la gravidanza.
Vampate. Probabile la mancanza di aereazione del cuoio capelluto . E’ esclusa la menopausa.
Priapismo. Erezione incontrollabile e duratura , dolorosa, non accompagnata da desiderio sessuale.
Mario mi fa notare che la descrizione dell’ ultima voce in elenco, il priapismo, effettivamente risulta essere troppo succinta.
Il priapismo può avere effetti devastanti, generare disagio sociale e fratture familiari insanabili.
In verità , la vaga raccomandazione della Pfizer di assumere il farmaco un’ ora prima del rapporto , induce a qualche sospetto.
Probabilmente i disagi generati dall’ uso incauto del farmaco, sarebbero stati facilmente controllabili se le indicazioni fossero state
più esplicite : fornirsi di partner consenziente e disponibile, ed accertarsi della sua presenza ad una distanza non superiore ai tre metri .
Il contrattempo, l’ incidente banale , lo sciopero dei mezzi pubblici o il cataclisma naturale che allontani il bersaglio
finale dal Viagralizzato , deve essere scongiurato preventivamente.
Oltre la prima ora dall’assunzione , l’ affare si ingrossa oltremodo ed in seguito il colorito degrada verso il viola cianotico.
Dopo due ore gli spasmi aggrediscono l’attrezzatura, e ripercuotendosi alle reni stimolano la diuresi che la verticalizzazione in corso rende problematica.
Superata la terza ora , un velo azzurrino scende ad ammantare tutto il campo visivo , frasi senza senso ronzano nella testa .
Per alleviare le sofferenze crescenti , si arriva a considerare valida al fine di consumare un rapporto sessuale ,
qualsiasi cosa statica o in movimento, viva o inanimata, assolutamente priva di attrattiva in condizioni normali.
Le leggende metropolitane raccontano di anziani sorpresi a copulare con i termosifoni oppure incastrati negli aspirapolvere, di ringalluzziti ottuagenari
attendere al capolinea, con lo sguardo lascivo e la confezione king-size di profilattici sotto il braccio, gli autobus delle colf provenienti dall’ est .
Ovviamente, se il consumatore del farmaco ha una posizione sociale che gli consente l’esercizio di un potere qualsiasi, questi lo utilizza istintivamente per il raggiungimento dello scopo.
La pulsione irrefrenabile lo spinge, vento in poppa, ad assumere l’ iniziativa. Avances alle bariste, telefonate oscene alle vicine di casa, stusciatine sul tram e via dicendo,
diventano consuetudini comporamentali .
Purtroppo, questi atteggiamenti sono facilmente riconducibili alla terapia Viagratica e per questo, il contorno sociale nel quale il paziente opera, muta inesorabilmente
polarizzandosi verso due tipologie distinte.
La prima tipologia è composta da individui che assumono un atteggiamento guardingo, lamentano sempre più frequentemente impegni irrinunciabili,
improvvise indisposizioni e tendono ad evitare ogni tipo di contatto, assicurandosi costantemente di non voltare mai le spalle all’interlocutore.
La seconda tipologia è composta da individui che invece mostrano una disponibilità immediata , una comprensione ed un affetto quasi inattesi.
Un elenco costantemente aggiornato degli individui che compongono la seconda tipologia, permette al paziente una dignitosa organizzazione nel momento del bisogno.
E’ comunque dimostrato che , l’uso prolungato del Viagra, genera un atteggiamento trombo-compulsivo incontrollabile. Il paziente non riesce più ad individuare
un riferimento distinto alle sue pulsioni sessuali. Infatti cercherà di inserirsi in qualsiasi esemplare animale, vegetale e minerale. Giornalisti, modelle, operai,
imprenditori, pittori e quadri, attrici e attori , cose, nomi , fiori e frutta, scrivanie, magistrati , thermos ed altro.
Non è comunque dimostrato che, l’uso prolungato del viagra sia dannoso .
"Una piccola percentuale di pazienti dopo aver assunto Viagra muore , Tali decessi sono in gran parte attribuiti all’ alto rischio di mortalità per problemi cardiovascolari
che questi soggetti presenterebbero." (JAMA 2 Febbraio 2000 )
Forse , prima di fare causa alla Pfizer, è meglio aspettare ancora un po.
Messaggi
1. Viagra, mon amour., 12 luglio 2008, 06:33, di viviana
Fantastico! : - )
viviana