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Violenza, tradita dal branco di 7 amici
Tutti studenti universitari, fermati
Di notte alla Fortezza, nel parcheggio dei bus, in sette abusano di una 22enne dopo averla fatta bere. Arrestati
di Antonella Mollica
Violentata dal branco. Da sette ragazzi che avevano trascorso con lei un venerdì sera come tanti, tra i soliti locali e i soliti divertimenti di sempre. Un incubo finito solo all’alba di sabato quando lei, una ragazza fiorentina di 22 anni, è riuscita a chiamare un amico e a raccontare tra le lacrime quello che era appena successo. Adesso la ragazza ha presentato una denuncia in questura su quanto accaduto. Le indagini della squadra mobile, coordinate dal pm Pietro Suchan, stanno cercando di dare un nome a tutti i ragazzi che avrebbero preso parte alla violenza. I sette giovani sono già stati fermati e identificati: sono tutti studenti universitaritra i 22 e i 25 anni.
VIAGGIO ALL’INFERNO.
Il viaggio all’inferno della ragazza parte come una tranquilla serata tra ventenni o poco più. Tre amiche, due amici di vecchia data e altri cinque ragazzi che si uniscono all’ultimo momento alla compagnia. Trascorrono la serata in un locale, bevono, ridono e scherzano. Niente di diverso di quello che fanno i ragazzi di quell’età in una sera d’estate. Poi, a una certa ora, le due amiche tornano a casa, si è fatto tardi. Lei decide invece di restare ancora in compagnia dei sette ragazzi. È tranquilla, non ha nulla da temere. O almeno pensa che sia così. Invece la situazione degenera presto e sfugge di mano a qualcuno. All’inizio tutto parte come un gioco. «Dai un’altra bevuta ancora, l’ultima...». I ragazzi fanno bere l’amica fino a farle perdere la testa, poi, secondo quanto raccontato, sono loro a perdere la testa, complice qualche bicchiere di troppo. Che cosa sia scattato nella loro mente nel momento in cui hanno deciso di mettere in pratica il piano, potranno raccontarlo solo loro. Perché a sentire la ragazza sembra che da un certo punto della serata in poi, tutto sia stato organizzato con precisione. I ragazzi in gruppo si dirigono verso la Fortezza, cercano un posto appartato e lo trovano nel parcheggio degli autobus, una zona poco trafficata dove ci si può nascondere tranquillamente alla vista degli automobilisti di passaggio. Lì sarebbe avvenuta la violenza. I sette, a turno, approfittano di lei che cerca di reagire ma senza avere la forza per farlo.
LA FINE DELLA NOTTEMALEDETTA.
Solo quanto tutto è finito e i ragazzi vanno via lei chiama un amico dal telefono cellulare e si fa venire a prendere. Non chiama la polizia ma a lui racconta tutto, ogni dettaglio di quella notte maledetta. È lui a convincerla che era giusto denunciare la violenza. Tacere sarebbe stato come essere violentata un’altra volta. E così il giorno dopo va al centro antiviolenza insieme a un’amica e alla madre dell’amica, va a farsi visitare al pronto soccorso dove i medici accertano la violenza sessuale subita. È il primo passo per arrivare a fare la denuncia alla polizia. Ieri la ragazza, accompagnata da un avvocato, è stata ascoltata a lungo in questura dalla squadra mobile che ha avviato le indagini. La ragazza ha raccontato tutto, ha fatto i nomi dei due amici e ha fornito più particolari possibili dei ragazzi conosciuti quella sera. I ragazzi sono stati identificati e fermati.
corrierefiorentino