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Violenza e razzismo esistono in assenza di valori
Publie le mercoledì 17 settembre 2008 par Open-PublishingViolenza e razzismo esistono in assenza di valori
di Silvia Milano
Sabato scorso ero a Roma per il Cpn. Ho preso il 105 verso Termini. Dopo qualche fermata sono saliti tre controllori accompagnati dai carabinieri che hanno controllato i biglietti solo agli stranieri. Un ragazzo stava timbrando, la controllora gli ha chiesto se era appena salito, una donna di colore seduta accanto alla macchinetta le ha detto «sì è appena salito», e la controllora le ha risposto «non l’ho interrogata quindi è pregata di stare zitta».
Una ragazza orientale ha detto alla controllora che l’edicola non aveva più biglietti e io ho confermato, la controllora mi ha gentilmente riposto che doveva comprare il biglietto altrove prima di salire. Alla mia domanda su perché non controllasse il mio biglietto ha risposto che me l’avrebbero controllato in seguito. A questo punto controllori e carabinieri sono scesi portandosi gli stranieri senza biglietto. Dopo due fermate sono saliti altri controllori che hanno verificato i biglietti degli altri passeggeri, non trovando evidentemente nessuno senza biglietto. Ero davvero arrabbiata e disgustata. Poi domenica torno a Milano e scopro che un ragazzo di colore è stato ucciso per aver, sembra, rubato dei biscotti e mi viene da pensare che tutto si tiene.
Le dichiarazioni di autorevoli esponenti delle istituzioni che condannano l’omicidio e il razzismo sono la rappresentazione perfetta dell’ipocrisia, perché un barista che si sente legittimato ad ammazzare a bastonate un ragazzo non è che l’altra faccia della medaglia di un sistema che ogni giorno rappresenta lo straniero come fonte di pericolo e insicurezza e come portatore di diritti inferiori a quelli dei cittadini italiani.
Quell’omicidio, e altri fatti di violenza e razzismo verso gli stranieri, sono il riflesso di uno stato in cui ci sono persone che non hanno diritti... E se il controllore può trattare male una persona solo perché straniera, se, coi carabinieri a protezione, può differenziare i controlli a seconda della razza del controllato, se essere straniero è un’aggravante se non un reato, se chi si dichiara apertamente razzista e fascista è legittimato ad aprire sedi pubbliche nelle nostre città, come succede per Cuore Nero a Milano, come da tempo succede a Roma, se alte cariche dello stato rivalutano il fascismo… si potrebbe andare avanti ancora. In un paese in cui succede tutto questo senza suscitare allarme e indignazione generale, perché tanto stupore?
Difficile da accettare vero, signori benpensanti che per un’illusione di sicurezza avete rinunciato ai valori della convivenza civile e all’universalità dei diritti umani, che la responsabilità di questa tragedia è anche vostra?