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Votare, votare a sinistra, votare sinistra radicale

Publie le domenica 23 marzo 2008 par Open-Publishing
1 commento

di Don Giorgio De Capitani

Messaggi

  • Perchè noi precari non andremo a votare...

    Questa campagna elettorale, brutta come le altre, vede tutti gli schieramenti alla ricerca di "precari" da candidare ed esaltare.
    Come se essere precario di per sé sia elemento di valore, segnalando persone "degne" ed argomentazioni valide. D´altronde nella pochezza elettorale tutto fa brodo.

    Il vostro giornale ed il vostro schieramento elettorale non si sottrae a questa moda. Il 19 marzo su metà pagina campeggiava la presentazione di un´iniziativa elettorale della sinistra arcobaleno riguardante la proiezione del film "Parole Sante" di Ascanio Celestini e con il collettivo Precariatesia. A seguire dibattito con Celestini e il vostro candidato Fausto Bertinotti.

    Da tutto ciò si potrebbe evincere che il collettivo Precariatesia sia coinvolto o quantomeno sia ben disposto verso la sinistra arcobaleno.

    La manchette infatti invita a fare la scelta giusta. A questo punto teniamo a precisare alcune cose. Non perché abbiamo manie di grandezza, ma dato che si utilizza il nostro nome (forse perché qualcosa contro la precarietà abbiamo fatto e quanti possono dire lo stesso?), desideriamo far chiarezza.

    Il collettivo Precariatesia NON appoggia la sinistra arcobaleno e neanche altri schieramenti. Non andremo a votare anche perché pensiamo che non ci sia qualcuno che, al di là dell´ipocrita propaganda, faccia gli interessi di lavoratrici e lavoratori. Troppo facile sarebbe elencare le vostre malefatte governative. I processi di precarizzazione vi hanno visto coinvolti attivamente.

    Basti pensare al pacchetto Welfare. Come Cgil, Cisl e Uil, starnazzate su bassi salari e morti sul lavoro, ma accordi e politiche degli ultimi anni le avete fatte voi. Siete responsabili. Provenendo dalla vicenda Atesia, sulla nostra pelle abbiamo subito una criminalizzazione anche da esponenti del vostro schieramento.

    Noi chiedevamo il contratto a tempo indeterminato e loro, oltre a tacciarci di follia, chiedevano il nostro licenziamento. Insieme ad altri abbiamo organizzato, prima che andasse di moda, manifestazioni nazionali di call-center, regolarmente ostacolate e boicottate da Rifondazione perché tutto il malcontento doveva incanalarsi nelle sterili pagliacciate tipo stop precarietà che, dati alla mano, non ha prodotto nulla se non l´ennesimo spot elettorale per voi ed un indebolimento delle lotte contro la precarietà. Lotte che avete ostacolato.

    Grazie alla nostra azione c´è stata una parziale stabilizzazione del lavoro nei call-center.

    Parziale perché grazie al vostro governo è stato fatto un condono ai padroni e sono stati calpestati i diritti di lavoratrici e lavoratori. Il tutto nonostante le rassicurazioni dell´attuale sottosegretaria al Lavoro Rosa Rinaldi, vostra attuale candidata, che due giorni prima che fosse resa pubblica, ci rassicurava sulla bontà della Finanziaria 2007. Grazie a questa Finanziaria infatti lavoratrici e lavoratori sono stati costretti a vivere con stipendi da 550 euro al mese.

    Quando una lavoratrice di Atesia incontrando Giordano sotto il Ministero del Lavoro gli ha chiesto: Come faccio a vivere con 550 euro al mese? Si è sentita rispondere: E che volevate Berlusconi? Delirante.
    E´ evidente quindi il disinteresse e la vostra distanza dalle condizioni di chi lavora o addirittura non trova lavoro.

    Nel corso della precedente tornata elettorale Bertinotti è venuto davanti ad Atesia. Forse i numerosi impegni istituzionali gli hanno fatto dimenticare di essere stato contestato quando sostenne che le posizioni del Collettivo (e del 90% di chi in Atesia ci lavorava) erano degne come quelle dei sindacati confederali....ma questi avevano appena firmato un accordo che prevedeva l´applicazione dei contratti precari previsti dalla Legge 30 e il licenziamento di circa 1000 persone!

    La nostra battaglia contro la precarietà continua oggi nei posti di lavoro e nei tribunali.

    Non parteciperemo a nessuna iniziativa elettorale. I problemi preferiamo affrontarli realmente, quindi in altre sedi lontane dalla retorica e dalle promesse.

    Fate comunque quello che volete; sinceramente ci interessa poco e nessuno ve lo impedisce, ma esigiamo che non sia utilizzato il collettivo Precariatesia e la vicenda Atesia per i vostri piccoli giochetti elettorali.

    **Collettivo Precariatesia**