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a cura di Paolo De Gregorio 12 febbraio 2008
Naturalmente le elezioni non c’entrano,tanto meno vi è interesse ad essere appoggiati dai preti!.. E’ dal profondo della sua coscienza che il cavaliere ha elaborato lo sdegno per la vita tolta con la pratica dell’aborto. Fa appello all’ONU affinché consideri le donne che abortiscono esecutrici di una condanna di morte, visto che chiede una moratoria per gli aborti, come si è fatto, e ottenuto, per la pena di morte.
Certo sostenere, come fa la Binetti, che “non crede che quella di Berlusconi sia una mossa politica” richiede una faccia di bronzo così spropositata che dovrebbe indurre anche i centristi e moderatissimi dirigenti del Partito democratico a levarsi dai piedi una integralista, infiltrata che è lì solo per dividere quel partito. Berlusconi e Ferrara la accoglierebbero a braccia aperte, visto che la Binetti ne tesse le lodi per aver portato il tema aborto in campagna elettorale.
Si fa fatica a sperare che ci siano più donne in politica se pensiamo a casi umani come la Binetti, la Santanchè, la Mussolini e via elencando.
Un’altra “signora” Isabella Bartolini, vice presidente dei deputati di Forza Italia, nota che “un miliardo di aborti in 30 anni nel mondo impongono una risposta ferma” .
Accecati dalla prospettiva di avere l’appoggio delle gerarchie vaticane, questi reazionari che vogliono annullare il diritto delle donne ad un aborto assistito e gratuito, ci dovrebbero spiegare chi darebbe da mangiare ad un altro miliardo di esseri umani, visto che già da tempo si stanno intaccando fertilità dei suoli e risorse idriche, e la produzione mondiale di beni alimentari sta già diminuendo.
Solo la saggezza e il desiderio di vivere decentemente di milioni di donne, in barba a tutte le religioni, ci consegna un mondo con un miliardo di persone in meno e ci salva dal disastro ambientale già in cammino.
L’aborto è una “legittima difesa” da parte di molte donne che subiscono una cultura maschile, supportata dalle religioni, che vuole molti figli come testimonianza di virilità, e questa cultura primitiva sta creando un mondo sovrappopolato e invivibile.
L’aborto non è una scelta, è un evento che potrebbe essere drasticamente ridimensionato se tutta la contraccezione fosse gratuita, compresa la pillola del giorno dopo, diffusa dappertutto, si facesse educazione sessuale chiara e seria, per un concepimento desiderato e voluto e non imposto da dogmi, ignoranza, violenza o casualità.
Come aumentano le coppie di fatto, che fanno schiumare di rabbia i preti più di qualunque cosa, così devono diminuire gli aborti e le nascite in ragione di una più grande maturità femminile nell’usare seriamente la contraccezione e pretendere che questo strumento sia diffuso e gratuito, senza nessun ostacolo ad una libera scelta.
E quando andate a votare, care donne, non fatelo per chi vi vuole docili fattrici, e ricordiamoci che lo scopo della vita non è solo procreare, ma vivere il meglio possibile e senza distruggere la natura.
Se non vince la razionalità e un sano edonismo per decrescere sia numericamente che industrialmente il futuro semplicemente non c’è.
Paolo De Gregorio
Messaggi
1. aborto: chiarezza, 20 febbraio 2008, 20:12, di Achille della Ragione
Chiarezza sull’aborto
L’irruzione della polizia al policlinico di Napoli e la presentazione della lista per la vita di Giuliano Ferrara hanno rinfocolato la mai sopita polemica sulla legge che regola l’interruzione di gravidanza, la famigerata 194, che trova strenui difensori ad oltranza ed acerrimi abolizionisti scontrarsi in un dibattito estenuante nel quale non si intravede una via di sbocco.
La questione è particolarmente spinosa trattandosi di una materia nella quale ci si trova davanti ad uno stridente conflitto tra diritti e doveri: tra quello del concepito a nascere, sancito chiaramente in tutte le dichiarazioni universali dei diritti, ma calpestato di fatto da quasi tutte le legislazioni occidentali e sul quale anche il laico non può e non deve transigere e quello della donna di poter disporre liberamente e sempre del proprio corpo, anche quando esso è divenuto il contenitore di una vita altrui.
Anche i laici più consapevoli devono rendersi conto che non si può lasciare soltanto ai cattolici l’onore e l’onore di battersi in difesa del concepito.
E la provocatoria iniziativa di portare in Parlamento un partito per discutere pubblicamente della vita ha il merito di aver messo in mora la pigrizia e la viltà mentale di quanti avevano accantonato e rimosso il problema. Purtroppo la discussione sta degenerando tra eccitazioni sessantottine e manifestazioni di piazza da un lato e posizioni intransigenti di netta preclusione dall’altro, che non tengono conto della diffusione planetaria e della realtà sociale dell’aborto.
La scelta di entrare nell’agone politico e di sedere in Parlamento, pur affermando di non voler modificare la legge, è senza senso, perché il luogo del dibattito, in assenza di un autorevole Agorà, devono essere i giornali e le televisioni e non certamente le aule sorde e grigie della Camera e del Senato.
La 194 quando nacque fu frutto dell’ipocrita compromesso tra cattolici e forze di sinistra e l’aborto giuridico che vide la luce dimostrava già dal nome la falsità delle sue intenzioni, nel momento in cui fu battezzata come norma “per la tutela sociale della maternità”, quando la via da seguire era quella di una depenalizzazione dell’interruzione volontaria della gravidanza, senza rimanere moralmente indifferenti di fronte ad un dramma vissuto quasi unicamente dalle donne.
Achille della Ragione
2. aborto: miracoli elettorali, 6 marzo 2008, 15:08
Che asserzioni ridicole, se non ci sono risorse sul pianeta perché non cominciamo ad eliminare un po’ di individui che le sfruttano? Perché non cominciate ad effettuare voi dei suicidi di massa per salvaguardare le risorse del pianeta? Perché invece di pretendere l’uccisione di altri non cominciate a sprecare di meno? Tanto si sà che voi comunistelli siete al 90% dei viziati figli di papà che parlano solo per dar aria alla bocca.
Da quando la vita umana vale meno dello sfruttamento delle risorse? Meno di un capriccio di persone che si definiscono "donne mature" ma che non sono altro che ragazzine viziate? Massì dai, oggi faccio una liposuzione, domani mi rifaccio le unghie e dopodomani abortisco, tanto il bambino non è altro che una sorta di escrescenza che mi cresce dentro, che mi fa perdere la linea, che mi costringe ad assentarmi dal lavoro (e quindi mi impedisce di elevare la mia superbia sufficientemente in alto nella scala sociale), ecc.
Se non ci sono risorse basta trovare dei modi per produrne di più, non è uccidendo dei poveri sfortunati senza colpa che si risollevano le sorti del pianeta. Tra l’altro chi può dire che uno dei poveri assassinati non sarebbe divenuto un genio in grado di risolvere questi problemi? Non lo sapremo mai, grazie a gentaglia come voi...
Adesso cancellate pure questo post visto che voi siete tanto aperti e democratici, per lo meno con chi la pensa come voi, tanto gli altri sono merda e le loro idee anche meno