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addio bello guaglione

Publie le martedì 29 aprile 2008 par Open-Publishing
1 commento

 addio bello guaglione –
a cura di Paolo De Gregorio, 29 aprile 2008

Non è che sia entusiasta di commentare la sconfitta di Rutelli a Roma, ma alcune verità, che nessuno afferma, vengono fuori dai fatti e credo sia utile metterle in circolazione.

  striscione della destra esposto in piazza del Campidoglio dopo la vittoria di Alemanno:
Con le primarie hai fatto cadere
il governo Prodi
Con le elezioni politiche hai cacciato
i comunisti dal Parlamento
Candidando Rutelli hai perso Roma
WALTER SANTO SUBITO

  dichiarazione di Bersani, colui che nelle intenzioni di D’Alema dovrebbe sostituire Veltroni: “inutile dire che non abbiamo perso, ora bisogna radicare il partito sul territorio”!!!???

  Paola Binetti: “credo che la sconfitta di Rutelli sia dovuta al disimpegno della sinistra arcobaleno”

Mi limito a queste due dichiarazioni, della cui pesantezza rimango sbalordito.
Uno dei massimi dirigenti del PD ammette che il suo partito non ha radici sul territorio e che dunque il PD è un partito inventato a tavolino, centrista e interclassista, che ha reciso ogni connotazione di sinistra, che nelle intenzioni astratte e velleitarie dei suoi fondatori doveva avere il consenso dei moderati.
Questo a fronte di una esperienza storica che ha gestito l’interclassismo e il centrismo con una fortissima e capillare presenza sul territorio, quale era quella del partito democristiano, organicamente legato alla altrettanto fitta e capillare rete della Chiesa cattolica, imbattibile sul piano della conoscenza dei sentimenti popolari, della gestione delle clientele e dei favori personali, integrato con le potenze mafiose nel meridione.
Veltroni e il gruppo dirigente da lui creato è radicato esclusivamente in certe fasce di media e alta borghesia, che a Roma ha pensato all’Auditorium e alla festa del Cinema, invece che alle periferie, è chiuso nella Casta del Palazzo da 40 anni e ha ammesso di aver avuto lo schifoso opportunismo di rimanere nel PCI anche se non si è mai sentito comunista per non interrompere la sua carriera di politicante.
Nel più benevolo dei giudizi è un infiltrato che ha contribuito, insieme ai “miglioristi” (Napoletano in testa),a liquidare dall’interno il PCI. La sua avventura
centrista è comunque senza futuro perché vi è un certo Berlusconi che, con le sue portaerei mediatiche e il radicamento della Lega, occupa già saldamente il centro.

L’altra verità che volevo evidenziare è sulla dichiarazione della “teodem” Binetti che si stupisce del fatto che la “sinistra arcobaleno” non ha votato Rutelli, dimostrando che l’astensione dal voto pesa eccome, e che punire i tipi che come lei e Rutelli (che hanno bocciato tutte le delibere progressiste a favore dei conviventi DICO-PACS) è un godimento e una vendetta che si sono meritati.
Personalmente non sono andato al seggio per punire Prodi di:
 non aver fatto una legge sul conflitto di interesse
 non aver abolito subito le leggi “ad personam” a favore delle ruberie
 non aver fatto una legge sul riassetto televisivo con non più di una rete per ogni concessionario (RAI compresa)
 aver approvato il raddoppio della base USA di Vicenza
 essere rimasto in Afghanistan
 non aver fatto subito una nuova legge elettorale, unilateralmente, per cancellare la porcata berlusconiana
 non aver mantenuto l’impegno sui diritti delle coppie conviventi.
L’astensione vota e pesa. Il vecchio giochetto di dire che favorisce l’avversario non funziona più. Se Prodi avesse fatto quei provvedimenti non sarebbe caduto e la responsabilità che oggi ci ritroviamo Berlusconi è solo sua.
Paolo De Gregorio

Messaggi

  • Forse dimentichi che Prodi è riuscito pure a:
     riservare un trattamento fiscale di assoluto vantaggio per le banche ed assicurazioni;
     tagliare i fondi alla ricerca;
     mantenere il finanziamento del MOSE;
     mantenere inalterata nella sostanza la legge Biagi;
     peggiorare, in alcuni aspetti, la controriforma Maroni.
    E in tutto questo il segretario del PRC Giordano diceva ai suoi parlamentari:" Ditemi che sono un venduto, un capitalista, un fascista, ma votate senza esitare ogni provvedimento del governo Prodi". I risultati li abbiamo visti, il danno prodotto è ormai irreparabile.
    Bisognerebbe organizzare un vaffa day per tutti i funzionari del centro sinistra.