Home > boicottato il voto dei cittadini all’estero

boicottato il voto dei cittadini all’estero

Publie le lunedì 25 maggio 2009 par Open-Publishing
3 commenti

**********

Boicottato il voto dei cittadini all’estero
Nelle prossime elezioni europee, per i cittadini italiani che vivono all’estero non sarà facile esercitare il proprio diritto di voto.
A differenza di quanto si fece cinque anni or sono, si voterà soltanto nelle sedi diplomatiche italiane e, come se non bastasse, il Ministero degli Esteri ha presentato un decreto, poi convertito in legge il 25 marzo 2009, che eleva da 1.500 a 3.000 il numero massimo degli iscritti ai seggi elettorali, con il risultato di dimezzare il numero dei seggi stessi. E’ evidente il tentativo del governo di scoraggiare il voto dei cittadini italiani che vivono all’estero: per esempio i connazionali che vivono nelle Fiandre, dovranno percorrere più di 200 km per recarsi ad esercitare il proprio diritto/dovere di elettore a Bruxelles. In Repubblica Ceca ci saranno cittadini costretti a fare 200 chilometri per votare. Anche in Germania la diminuzione dei seggi costringerà decine di migliaia di cittadini a fare viaggi di molti chilometri per recarsi al voto. Basta un esempio: in tutte le competizioni elettorali tenute fino ad ora, è sempre stato istituito un seggio per i numerosi cittadini italiani della provincia del Rhein-Sieg a Siegburg, il capoluogo; ora questo seggio è stato accorpato a Bonn, dove, peraltro, il numero dei nostri connazionali è minore! In Svizzera gli emigrati non voteranno, perché quello non è un paese Ue, quindi chi risiede in Svizzera dovrebbe recarsi in Italia, nel comune di iscrizione all’Aire: di fatto la stragrande maggioranza di questi emigrati non voterà. Si sarebbero potute mettere in atto iniziative per facilitare il voto come, per esempio, il rimborso del treno, oppure allestire seggi volanti su bus o caravan targati Cd (in aggiunta alle sedi diplomatiche) e dislocati in luoghi vicini ai centri di maggior residenza dei connazionali. Invece nulla è stato fatto, neppure una corretta informazione, per facilitare il diritto di voto. E’ in atto un vero e proprio boicottaggio per evitare il voto estero: il governo, memore della amara sorpresa della tornata precedente, vuole limitare al massimo il diritto al voto dei nostri emigrati. Con la scusa di evitare gli sprechi si operano tagli alla democrazia! I cittadini che vivono all’estero sono discriminati nei loro diritti civili e politici: sono considerati, ancora e sempre, cittadini di serie B! Ci sembra corretto chiedersi come mai il Mae trova sollecitamente i fondi per ripianare i buchi di bilancio nelle spese di rappresentanza, spesso inutili e pleonastiche, e non per garantire il diritto al voto con adeguati stanziamenti? E, ancora, come mai non si è levata la protesta del Cgie e dei Comites europei contro queste discriminazioni al limite della costituzionalità ? Probabilmente perché in questi organismi di rappresentanza dei cittadini emigrati, congelati nella loro attuale composizione, non rinnovati a scadenza, si concretizza nei fatti quel bipartitismo che si vuole imporre al nostro Paese.

Messaggi

  • Se poi l’organizzazione sta messa così... chissà cosa ci attende per il futuro?!


    Original Message -----
    From:
    To: ; <bruxelles@pdci-europa.org

    Subject: MISERIA

    Care compagne e cari compagni, chissà cosa ci attende nel futuro
    che miseria.
    Veramente, che miseria.
    Sul vostro sito, nella pagina dedicata al Direttivo è ora possibile
    godersi la foto del vostro capo supremo, Roberto Galtieri, con sulla
    testa la scritta "Omnia sunt communia" che significa "Tutte le cose sono
    di tutti".
    Motto ripreso dal libro Q di Wu Ming.
    Questa frase, messa sulla sua pelata testa, è ridicola.
    Per lui nulla è di tutti, tutte le cose sono sue, e basta.
    Di nessun altro
    Qualcuno tempo fa ricordava il fiume di incarichi politici che detiene e
    sfoggia :
    Membro della Direzione
    Membro del Comitato centrale
    Segretario di Federazione
    Direttore Responsabile del Sito
    Direttore Responsabile di quel giornale nato e sparito, tal AURORA
    Praticamente Tesoriere (la vostra tesoriera non può esercitare, il conto
    corrente è in Belgio)
    Praticamente Responsabile Organizzazione (il vostro respons. organizzzione.
    non conosce il partito)
    Portavoce della Petizione Rai
    Segretario di Bruxelles e del Belgio (dopo la fuoriuscita di tutti i
    militanti oggi è lui, da solo, che fa tutto).
    E sicuramente qualche altro incarico adesso mi sfugge.

    Quindi, le cose di chi sono? Sue, soltanto sue.
    Tutti gli altri sono soltanto delle inutili comparse.
    Che buffonata quella scritta.
    Sta facendo sorridere tutti.

    Sempre sul vostro sito alla voce Belgio é possibile leggere un’altra
    assurdità, un’altra miseria.
    Un’attacco a testa bassa contro Dino Calò, dimissionario segretaio del Belgio
    da tutti conosciuto come una magnifica persona.

    Attacco dovuto sicuramente al fatto che Calò ha partecipato all’iniziativa di
    Vendola a rue Rouppe ed è addirittura intervenuto.

    Viene definito da Galtieri come Tullius Detritus il crea zizzanie nelle
    storie di Asterix, che, come dice Galtieri ha svolto un lavoro velenoso oggi
    neutralizzato grazie alla tenacia del lavoro di alcuni presunti compagni.
    CHI ?
    Dice anche che la sezione oggi, senza Dino Calò, ha ripreso le sue attività e
    sta crescendo.
    CON CHI?
    Si sta cercando addirittura un altro locale perchè le sezioni adesso
    sarebbero due.
    FORMATE DA CHI?
    Una da lui, Galtieri ed un’altra da Nachira?

    Carissime e carissimi,
    a Bruxelles non c’è anima viva, tanto che Galtieri passa il suo tempo solo
    come un cane dentro una sezione completamente vuota.
    Deserta.

    E’ così che lo scorso mercoledì è stato visto da un centinaio di persone che
    hanno partecipato ad una assemblea con Niki Vendola.
    Altro che crescita e doppia sezione.
    Per chi passava per strada dalle finestre si vedeva un Roberto Galtieri
    completamente solo che si leggeva dei vecchi volantini. Che figuraccia.
    Con lui non c’era neanche il fedele Nachira.
    Era solo come un cane in una notte che piove.

    Come pure era solo come un cane al presidio di rue de Marteau a Bruxelles.

    Lo stuolo di nuovi compagni dove erano?

    A provare quanto affermo ci sono le foto esposte sul sito.
    Provate a guardarle e trovatemi un solo compagno belga del PdCI presente.
    Nessuno !!!
    Era completamente solo.

    Quelle foto doveva evitare di pubblicarle, sono una prova inconfutabile di
    quanto affermo e dico.
    Dategli una attenta occhiata.

    E’ solo.
    Completamente solo.

    Quest’uomo è alla frutta e lo sa bene, ma cerca di mostrare ciò che non c’è.
    Che squallore imbrogliare i compagni.
    Mostra una falsa spavalderia che le prossime elezioni dei Comites
    sbugiarderanno.

    Prenderà un pugno di voti, se li prenderà, lui e quell’altro bluff che è la
    sezione di Bruxelles di Rifondazione Comunista.
    Anche li c’ è soltanto il segretario, Mario Gabrielli, di militanti neanche a
    parlarne.
    Ma a sentire tutti e due, dietro di loro la gente fa la fila.
    Poveracci.

    Per i Comites, da come mi è stato riferito, i compagni del Belgio faranno
    dell’altro, si presenteranno autonomamente.
    Nulla più a che fare con quest’uomo falso, ipocrita e bugiardo che risponde
    al nome di Roberto Galtieri.

    A proposito dei Comites dico ai compagni, quelli non infestati da Galtieri,
    che do la mia disponibilità ad una candidatura.
    Se la cosa può tornarvi utile.

    Concludo questo mio intervento dando la mia massima solidarietà al Compagno
    Dino Calò, persona seria ed onesta che non merita simili becere illazioni.

    Vi abbraccio Franca

    P.S. Forza Catania forza Zenga.

    • Cara Franca Simoncelli
      sei così male informata che non sai neanche qual’è il cognome del compagno, che non è "Calò" ma Calà.
      E che Calà non è mai stato segretario del Belgio.
      E che quell’epiteto "tullius detritus" non si riferisce a lui, ma a ben altro personaggio.
      Probabilmente quello stesso che ti ha raccontato tutte le fregnacce che tu scrivi qui.
      Informati, datti una rinfrescata e poi se mai ne riparliamo.
      Se è una questione solo di essere male informata, e non di essere proprio in malafede. Ma del resto, già con quel tuo "do la mia disponibilità a una candidatura", dai certamente un’idea di chi sei.