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a cura di Paolo De Gregorio, 17 maggio 2008
I “corvi neri” non perdono occasione per esibire la loro bontà incitando alla accoglienza di immigrati e rom, naturalmente se ciò è a spese dello Stato, e quindi dei cittadini.
La “sinistra, che per anni ha fatto lo stesso discorso sperando in nuovi elettori, finalmente cambia rotta, e la sezione Gramsci di Ponticelli del PD si mobilita al grido “via gli zingari”!
Quando il problema tocca personalmente le tasche o i beni dei “corvi neri” ecco spuntare atteggiamenti sensibilmente meno cristiani, come è recentissimamente successo per i senza casa italiani che si erano accampati in 400 nella “Chiesa del Carmine” di Napoli, per i quali la Curia ha chiesto lo sgombero alla polizia.
Pochi giorni fa abbiamo assistito all’illuminante servizio delle “Iene” che documentava come una handicappata su sedia a rotelle veniva sfrattata da una casa sita in Roma, in via della Polveriera, stabile di proprietà del “padri cristiani maroniti”, malgrado pagasse regolarmente l’affitto, senza nemmeno degnarla di una risposta per una richiesta di qualche mese di proroga.
Dietro il pietismo e il buonismo di facciata, che inganna ancora molti farlocchi, sulla questione immigrazione in Italia le classi popolari, nei cui quartieri si è scaricato il fenomeno, hanno subito un attacco epocale, tutto di marca padronale, che ha creato un enorme esercito di riserva pronto a lavorare in qualunque condizione, che ha segnato il ridimensionamento e il ricatto alle conquiste del lavoro.
L’altra faccia della medaglia è quella islamica, che ha una strategia mondiale di penetrazione in tutto il mondo occidentale con la prospettiva di diventare maggioranza con una politica appropriata delle nascite.
Esercito di riserva per i padroni, strategia islamica internazionale, questi sono i disegni che hanno creato la forte immigrazione e che la “sinistra” abbia parlato di inevitabilità del fenomeno e di accoglienza fa capire perché abbia perso tutto l’elettorato, e la destra abbia vinto le elezioni proprio su questo profondo disagio.
Nessuna forza politica ha fatto questa analisi, né si è mobilitata per respingere questi lucidi disegni. La cosiddetta “sinistra radicale o arcobaleno” si è avvicinata alle posizioni della Chiesa cattolica, a riprova del fatto che tra le masse popolari non ci sta più e non conosce minimamente sentimenti e disagio.
Quando nascerà una forza politica capace di affrontare i nodi del riscaldamento globale e della necessità di decrescere di numero e di produzione industriale, capace di riconvertire tutta l’energia con le rinnovabili, capace di programmare una autosufficienza alimentare con una agricoltura legata ai consumi interni, ci sarà anche la questione immigrazione e il suo blocco dovrà essere totale, senza se e senza ma.
Io non voglio pagare il prezzo di una globalizzazione insensata che ha peggiorato le nostre condizioni di vita, e che mi è stata imposta da capitalisti e preti.
Paolo De Gregorio
Messaggi
1. carità cristiana, 19 maggio 2008, 01:36
Peccato che un’analisi del genere giunga dopo una sconfitta epocale delle sinistre. De Gregorio interpreta il pensiero di moltissime persone di sinistra che vorrebbero vedere i poveri vivere dignitosamente nei loro paesi, aiutandoli ad abbatere regimi corrotti e dittature. Le sinistre di governo, oltre ad agire da ufficio di collocamento per i nostri imprenditori, fanno pure il gioco dei governi ultraliberisti che vantano tassi di crescita altissimi, ma solo perché la ricchezza prodotta in quesi paesi non viene redistribuita per il welfare. Purtroppo ci ritroviamo a vivere in una sinistra in salsa vaticana, Bertinotti docet.