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Publie le venerdì 31 marzo 2006 par Open-Publishing
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AGGIOTAGGIO: CROVETTO (EX UBM) CONDANNATO A RISARCIRE CONSOB 2006-03-29 08:54 (New York)
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aggiotaggio: crovetto (ex ubm) condannato a risarcire consob
(ANSA) - MILANO, 29 mar - Prima sentenza in Italia che riconosce l’esistenza di un danno all’organismo di vigilanza, il tribunale di Milano ha infatti condannato un imputato di aggiotaggio a risarcire la Consob che si e’ costituita parte civile al processo in quanto organismo di controllo che tutela l’integrità del mercato. Cosi ieri i giudici della terza sezione penale di Milano hanno condannato Andrea Crovetto, ex responsabile dell1 unità wed di Ubm e attuale dg di Banca imi, accusato di aggiotaggio mani poiativo, a risarcire 30 mila euro alla Commissione di vigilanza della Borsa per ’’danni patrimoniali e non patrimoniali’1.
Crovetto inoltre e’ stato condannato a quattro mesi di reclusione (pena sospesa) e a 10 mila euro di multa.
Dal dispositivo si desume che il tribunale ha inteso applicare un articolo ben preciso del Tuf, quello relativo alle ’’facoltà’ della Consob nel procedimento penale (art. 187-undecies). Secondo l’articolo nei procedimenti che riguardano i reati previsti dagli articoli 184 e 185 del Tuf ’’la Consob esercita i diritti e le facoltà1 attribuiti dal codice di procedura penale agli enti e alle associazioni rappresentativi di interessi lesi dal reato’, inoltre recita sempre l’articolo, l’organismo di vigilanza ’"può costituirsi parte civile e richiedere, a titolo di riparazione di danni cagionati dal reato all’integrità’ del mercato, una somma determinata dal giudice, anche in via equitativa, tenendo comunque conto dell’ offensivita" del fatto, delle qualità’ personali del colpevole e dell’entità’ del prodotto o del profitto conseguito dal reato.
Croyetto nel 2000, quando era responsabile dell’unità wed di Ubm e insieme ad altri due collaboratori, aveva effettuato ’’operazioni simulate ed altri artifici idonei a provocare nella seduta del 31 gennaio 2000’’ del mercato telematico azionario una ’’sensibile’ alterazione del prezzo ufficiale delle azioni di Banca di Roma che in meno di otto minuti porto’ a una variazione negativa dell’1,8% dello stesso titolo, il tutto secondo l’accusa con lo scopo di conseguire un vantaggio per ubm. (ANSA).
BRU/TP -O- Mar/29/2006 13:54 GMT

Messaggi

  • Mercato e regole / Che cosa insegna il caso Crovetto?

    Nei bond «reverse convertible» il rischio della manipolazione

    MILANO * È stata un’operazione di copertura (delta hedging) considerata illegittima a. causare la recente condanna per manipolazione di mercato disposta dal tribunale di Milano nei confronti del dg di Banca Imi Andrea Crovetto. Quest’ultimo, all’epoca dei fatti (2000) responsabile dell’unità organizzativa Web di Ubm (gruppo Unicredito), è stato riconosciuto colpevole di aver autorizzato la vendita di azioni Banca di Roma per spingere all’ingiù il prezzo e far pertanto scattare una speciale clausola di lock in a danno degli investitori che avevano comprato reverse convertible (una particolare forma di obbligazione strutturata) sulle azioni della banca romana.

    La sentenza è rilevante per molti motivi. Per la prima volta un magistrato ha disposto, in aggiunta alla sanzione pecuniaria, un risarcimento di 5O mila euro da versare alla Consob per danni non patrimoniali derivanti dalla lesione dell’integrità del mercato. Poi c’è la fama del personaggio. Nella sua esperienza professionale (prima in Citibank e poi nel gruppo Unicredito) Crovetto ha legato il suo nome alla diffusione in Italia del .mercato dei derivati finanziari. Ed in particolare dei covered warrant che, negli anni del boom tecnologico della Borsa, assecondarono i sentimenti più speculativi degli investitori e di cui Citibank e Unicredito acquisirono posizioni di leadership. Per rendere più consapevoli i risparmiatori sui pericoli che correvano, peraltro, lo stesso Unicredito rese disponibile su Internet una metodologia (kilovar) per pesare con precisione il rischio-derivati. Ora la sentenza insinua il sospetto che, talvolta, quel gioco era truccato. Come?

    La condanna fa seguito ad un’indagine della Consob che ha innescato l’istruttoria dei magistrati. Un reverse convertible è una sorta di obbligazione che paga cedole elevate all’investitore. Ma nell’eventualità che il prezzo dell’azione collegata al bond scenda al di sotto di una certa soglia (la clausola di lock in), quest’ultimo rice ve l’azione "svalutata" al posto del capitale investito. In pratica è come se l’intermediario, in quel momento, esercitasse una put (diritto a vendere) che implicitamente l’investitore gli ha venduto. Nel caso del reverse su Banca di Roma, la struttura era stata confezionata da Mediobanca che, a sua volta, aveva ceduto la put a Ubm. A quel punto la banca ha iniziato a gestire la posizione. I programmi di copertura delle opzioni prevedono, in quel caso, che allo scendere del prezzo dell’azione di riferimento l’intermediario debba comprare azioni salvo liberarsi del suo pacchetto quando lo stesso prezzo giunge in prossimità del lock in. I legali di Crovetto hanno garantito che la procedura è stata correttamente eseguita. La Consob ha invece sostenuto che l’ordine di disfarsi dei titoli è stato impartito in anticipo allo scopo di rompere il lock in ed esercitare l’opzione.

    Il fatto che due collaboratori di Crovetto (quelli che hanno in concreto eseguito l’operazione) abbiano in precedenza patteggiato la pena sembra poter far supporre che qualche elemento di colpevolezza, almeno nei loro confronti, sia stato raggiunto. Ed una problematica a parte potrebbe riguardare lo stesso software di delta hedging che in determinate circostanze potrebbe non essere "a prova di manipolazione", nei fatti spingendo l’intermediario a alterare il gioco del mercato. Probabilmente la Consob potrebbe in futuro validare i programmi in modo da evitare il rischio, e garantire safe harbour (porti sicuri) per la condotta degli intermediari. Quanto a Crovetto Banca Imi gli ha riconfermato la fiducia e rimarrà direttore generale della banca. Il "delta hedging" del suo rischio giudiziario, del resto, non richiede software sofisticati. Considerato il periodo in cui sono avvenuti i fatti (2000) i tempi lunghi della magistratura e il ricorso in appello, sarà sufficiente lasciar passare poco più di un anno perché questa volta scatti, non il lock in, ma la prescrizione.

    RICCARDO SABBATINI, il sole 24 ore p.35, 4 aprile 2006

  • AGGIOTAGGIO: A GIUDIZIO CROVETTO, DUE PATTEGGIANO
    (ANSA) - MILANO, 4 OTT 2005 - L’ex responsabile dell’unità
    organizzativa Web di Ubm, Andrea Crovetto, ora direttore
    generale di Banca Imi, sarà processato il prossimo 23 novembre
    davanti al giudice della terza sezione penale del Tribunale di
    Milano con l’accusa di aggiotaggio manipolativo,
    mentre due suoi coimputati, Anna Maria Procopio e Gianluca Cugno
    hanno patteggiato la pena a due mesi di reclusione convertiti
    nel pagamento di 5.580 euro davanti al gip Piero Gamacchio.
    I tre sono accusati di aver effettuato, il 31 gennaio del
    2000, "operazioni simulate e altri artifici" per alterare, al
    ribasso, il titolo azionario Banca di Roma che dopo aver toccato
    1,147 euro era sceso a quota 1,090 euro. Il mezzo, nella
    ricostruzione del pm Carlo Nocerino, era stato quello di
    immettere nel Mercato Telematico Azionario quattro proposte di
    negoziazione in vendita per 2.122.500 titoli (il 10% del volume
    di scambi della giornata), inserite "con prezzo limitato e a
    livelli decrescenti". Così, in otto minuti, il trend aveva
    avuto una variazione negativa dell’1,8% in meno. Il vantaggio
    per l’Ubm fu la cosiddetta rottura del ’Knock-in’, relativo a
    un’operazione put-barrier, detenuta in portafoglio dalla stessa
    Ubm, "il cui prezzo - è scritto nel capo d’imputazione - , a
    quella data, era determinante per il regolamento di un prestito
    obbligazionario ’reverse convertible’ Mediobanca".
    Per il prestito obbligazionario era stato stipulato un
    contratto di swap, tra la stessa Ubm e la banca emittente, in
    base al quale, in caso di rottura del Knock-in (ribasso del
    titolo sottostante alla obbligazione) il rimborso agli
    obbligazionisti sarebbe avvenuto "sotto la pari" (ovvero con
    consegna dei titoli ribassati Banca di Roma).(ANSA).