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da Piazza Fontana alla ThyssenKrupp la strage è di Stato

Publie le mercoledì 12 dicembre 2007 par Open-Publishing

12 dicembre 1969: Strage di Piazza Fontana.
Dicembre 2007: strage alla ThyssenKrupp.

Nel 1969 la Strage di Piazza Fontana aprì un decennio di stragi compiute dai servizi italiani, così detti "deviati", con la regia dei servizi americani e con la manovalanza delle formazioni fasciste per fermare in modo brutale una classe operaia all’attacco che con determinazione rivendicava i suoi diritti e imponeva il suo ruolo sovversivo contro lo stato di cose presenti.

La strage alla Thyssenkrupp nel 2007, possiamo amaramente dire che sancisce il trionfo del sistema capitale sulla classe operaia.

Molto si sta blaterando in questi giorni da parte di politici, sindacalisti e media in genere sulla "non visibilità" della classe operaia, e su questo si promettono leggi "a tutela"; anche da parte di non rivoluzionari,si dice spesso che in Italia le leggi non mancano: Per i comunisti e per i rivoluzionari c’è il dato incontrovertibile che qualsiasi legge "tutelare" è sottomessa alla legge fondamentale del profitto:la vera Legge Costituzionale di fatto di qualsiasi Stato Capitalista.
Quale legge può tutelare i lavoratori se per il massimo profitto la classe è stata frammentata e
il lavoro è ora precario e quindi sotto posto al massimo ricatto?
Tutti abbiamo saputo che alla ThyssenKrupp si
lavorava per 12 ore nelle peggiori condizioni, e tutti sappiamo che in ogni fabbrica o fabbrichetta o scantinato o impalcatura si lavora allo stesso modo, non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Occorre ribadire con forza che nessuna tutela può venire dal nemico, occorre ricostruire la forza che permette prima di resistere e poi attaccare il padrone e il suo Stato.

Occorre ritrovare la memoria della nostra classe , negata e falsificata da molte teste d’uovo e parassiti di ogni risma.
Infatti se a molti giovani si chiede cosa è stato Piazza Fontana, cosa ha significato non sanno di cosa si parla.
Se gli si chiede di Pinelli, non sanno chi era, sanno solo di Calabresi, ora non si mette più in scena "morte accidentale di un anarchico" ma ben altro!.

E qui bisogna dire con forza che la colpa di tutto questo è nostra, lo Stato fa e tutela i suoi interessi, è normale, non altrettanto normale, per la logica della lotta di classe, che si demandi allo Stato di avere "verità" "Giustizia" e "tutela".
Quando si perpetro’ lo scempio di Piazza Fontana a Milano, si tentò di dare la colpa agli anarchici,
e si scatenò una vera caccia alle streghe.
I compagni contando sulle proprie forze, autonomamente,con determinazione, fecero una controinchiesta che inchiodò lo Stato alle sue colpe.Poi tutto fu demandato alle aule dei tribunali, alle commissioni di inchieste parlamentari e la verità e la giustizia che si ottenne realmente sono le
migliaia di ThyssenKrupp.

E’ impellente uscire da questa logica; è fondamentale rivendicare la Verità e la Giustizia di classe che sarà sempre contrapposta a quella del sistema Capitale e ritrovare l’orgoglio e la fierezza
di questa contrapposizione.
Altrimenti non resta che amaramente constatare che tutte le Thyssenkrupp ci sono per colpa nostra.
E qui non posso non parlare di Genova 2001 e dei processi a quella rivolta collegati.
Come ha detto un compagno nella sua dichiarazione al processo di Genova occorre ritrovare il proprio orgoglio : " sono onorato di aver partecipato da uomo libero ad una azione radicale collettiva, senza nessuna struttura egemone al di sopra di me", perché questa è la verità di classe su la rivolta di Genova, non c’è da chiedere nessuna verità o giustizia allo Stato e ai suoi tribunali, non c’è da chiedere nessuna verità e giustizia a coloro
che sono i veri devastatori e saccheggiatori dell’umanità, meno che mai c’è da chiedere soccorso a coloro che "partecipano psichicamente" e non solo alle devastazioni e saccheggi delle ThyssenKrupp di tutto il mondo.

Se ci riapproprieremo della fierezza dell’essere rivoluzionari, della consapevolezza e della volontà di voler stravolgere questo mondo di infamia

PAGHERETE CARO PAGHERETE TUTTO

ritroverà la sua ineluttabile Verità e Giustizia Storica.

vittoria

L’Avamposto degli incompatibili
www.controappunto.org