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difendere Emergency?

Publie le domenica 18 aprile 2010 par Open-Publishing
2 commenti

  difendere Emergency? -
di Paolo De Gregorio, 18 aprile 2010

Visto che questa organizzazione è attaccata da “volpini” come La Russa e la Santanchè, che sono gli unici a credere in quella ridicola messa in scena con la regia dei servizi inglesi ed afgani, dove i medici vengono accusati di fiancheggiare il terrorismo, voglio anche io dire la mia opinione, in modo semplice e scarno, tanto ho verificato nel tempo che chi non vuole capire e, soprattutto, non vuole valutare i fatti, nemmeno se sei Dante Alighieri ti sta a sentire.

 Emergency è una associazione umanitaria, con una forte impronta ideologica cristiana, che occupa uno spazio lasciato vuoto dalla Croce Rossa Internazionale, che è ormai una organizzazione controllata dalla politica e non si muove se può dare fastidio a disegni politico-militari, che preferiscono il silenzio sui massacri che fanno.
 Dopo 15 anni di impegno e ospedali in mezzo mondo, a fronte di un progetto che parlava non solo di aiuto umanitario, ma soprattutto di uno strumento capace di incidere per ottenere la PACE, Emergency non ha alcun peso nel far finire o evitare guerre, e quando dà fastidio basta una banale provocazione per chiuderne l’attività.

 Pur rispettando profondamente il lato umanitario e civile e il coerente impegno di persone di qualità, sono fermamente convinto che se questa disponibilità militante e questo enorme sforzo organizzativo fosse rivolto in Italia, contro la partecipazione a questa ignobile aggressione all’Afghanistan, contro la Nato e gli USA, che ci hanno coinvolto in una guerra che ha il solo scopo di controllare un territorio dove devono passare gasdotti e oleodotti, avremmo avuto sicuramente dei risultati, non solo contro tutte le guerre, ma nel far capire chi sono i veri terroristi.
Siamo noi cristiani occidentali che, in spregio alla nostra religione e alla nostra Costituzione, partiamo con armi e bagagli per muovere guerra a paesi sovrani, che hanno il solo torto di possedere petrolio o altre importanti materie prime.
Naturalmente cianciando di diffusione della democrazia e di lotta al “terrorismo”, dove i “terroristi” sono i patrioti che vogliono cacciare dalle loro terre le truppe straniere.

E’ di enorme importanza politica e culturale, gettare il peso di ogni organizzazione che veramente vuole la PACE, sulla uscita del nostro paese dalla Nato, sulla chiusura delle basi americane (compreso Aviano e Ghedi Torre che custodiscono 90 bombe nucleari), sulla fine del lucroso commercio di armi che le nostre fabbriche producono, sulla cancellazione del nostro esercito che deve essere sostituito da una guardia nazionale con compiti di sola difesa del territorio.
Sono sicuro che Gino Strada, se percorresse questa strada, si troverebbe con molti meno finanziatori e amici e rischierebbe di più che fra le montagne afgane.
Paolo De Gregorio

Messaggi

  • Quanto dici nelle conclusioni è realisticamente vero ...

    Ma in tutta franchezza mi sembra una delle solite "provocazioni" di molti bloggers tese ad attirare l’attenzione e nulla più.

    Emergency, che oltretutto non ha origine peculiari cattoliche ma anzi è molto laica, svolge appunto un opera civile ed umanitaria in zone di guerra.

    Operazione insostituibile visto che ormai la Croce Rossa o simili istituzioni sono gestite politicamente dai vari governi ed hanno quindi perso qualsiasi "terzietà" e credibilità .... pure quella che avevano avuto nei due conflitti mondiali ...

    E quindi non credo proprio che Emergency dovrebbe smettere questa attività per riciclarsi in organizzazione politica pacifista che agisce in Italia.

    Casomai, ed Emergency lo sta facendo con l’apertura di strutture a Palermo ed a Milano, il problema è quello di fare anche da noi la stessa attività medico/umanitaria rispetto ai migranti e comunque rispetto a chiunque ne abbia bisogno.

    Il movimento contro la guerra, nel quale peraltro Emergency non ha mai negato la propria partecipazione, è comunque un’altra cosa e se innegabilmente quasto movimento, pur possente almeno fino al 2006, ha perso forza e coesione ciò è dovuto alle timidezze della cosiddetta "sinistra radicale" ed anche dell’associazionismo più peculiarmente "pacifista" rispetto al governo Prodi ed alla sua sopravvivenza.

    La vicenda della lotta contro l’allargamento della base Nato di Vicenza ed il tradimento parlamentare di questa lotta da parte della "sinistra radicale " ( remember la crocefissione dei poveri senatori Rossi e Turigliatto ?) è stato, piaccia o non piaccia, una specie di spartiacque.

    Certo questo non ha impedito che anche fino al 2008 ( penso alla visita di Bush a Roma) ci siano state possenti manifestazioni contro le guerre anche senza la presenza della cosiddetta "sinistra radicale" di governo, espulsa di fatto dal movimento ed autorelegatasi pateticamente in poche centinaia in Piazza del Popolo mentre per il centro di Roma sfilavano almeno centomila manifestanti contro la guerra.

    Ma il danno ormai era fatto ... e le colpe sono chiare, Emergency non c’entra ....

    Radisol

    • Ho letto spesso o ho sentito dichiarazioni o interviste di Gino Strada. La sua laicità mi sembra indiscussa, tant’è che lui e la moglie sono sempre stati chiamati ’missionari laici’.

      Se poi la pace, la fratellanza, l’aiuto a chi soffre fanno parte anche del Vangelo è un altro discorso. Si può dire che fanno parte anche del Buddismo o dell’Islam migliore.
      Nulla vieta a mondo laico e mondo confessionale di avere degli scopi in comune.
      Ma sono poi i fatti che contano

      Io so che nella campagna per la pace, Gino Strada ha dato immediatamente la sua adesione. Il mondo della Chiesa nella sua maggioranza ce l’ha rifiutata

      viviana