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– disarmo e ambiente: due urgenze –
a cura di Paolo De Gregorio – 1 maggio 2007
Lo scrittore ebreo Etgar Keret, 40 anni, residente in Israele, fa una riflessione che condivido pienamente, ecco le sue parole: “diventeremo meno arroganti, abbiamo pagato un prezzo con la guerra (in Libano, ndr) stiamo imparando la lezione. Abbiamo capito di non essere invulnerabili e questo potrebbe accelerare la spinta per arrivare ad un accordo di pace”.
Personalmente disprezzo i primitivi che fanno le guerre, tanto più quando queste sono ispirate da identità religiose e da un disegno egemonico, che nel caso di Israele è stato ispirato dagli interessi geopolitici degli Usa.
Per questo mi duole ammettere che è stato il campo di battaglia e qualche arma in più a disposizione degli Hezbollah a ridimensionare l’arroganza israeliana, che ricorreva con estrema leggerezza alla forza grazie alla enorme superiorità tecnologica fornita loro dagli Usa, facendo vigliaccamente il tiro al bersaglio contro i palestinesi con elicotteri, carri armati, aerei, contro le pietre o poco più.
Gli israeliani sono stati cinicamente usati dagli Usa che avevano bisogno di un forte alleato in Medio Oriente per continuare a controllare tutta l’area petrolifera, sono stati protetti e riempiti delle armi più sofisticate per imporre con la forza l’egemonia occidentale nella regione.
Deve essere chiaro a tutti che senza l’ingerenza Usa lo scontro in quell’area sarebbe stato circoscritto, gli odi non sarebbero cresciuti a dismisura, e gli ebrei, come i bianchi in Sudafrica, avrebbero avuto spazio nella nazione Palestinese.
L’aggressione all’Iraq, l’aggressione all’Afghanistan, le minacce all’Iran, sono avventure in cui l’Occidente perderà se non avrà il buon senso di fare fagotto in fretta, perché ogni giorno in più, ogni massacro di civili, naturalmente per sbaglio, ogni prepotenza, ogni governo fantoccio, fanno crescere la rabbia e la voglia di vendetta di un miliardo di islamici che supereranno le loro divisioni proprio con il collante del risentimento anti-occidentale.
L’Impero inglese si è dissolto, quello Usa, della stessa razza anglofona e cristiana, è in crisi, e la pretesa di continuare a guidare il mondo con la forza militare comincia a farsi dura.
La Cina sta realizzando una spettacolare penetrazione in Africa cacciando soldi, commerciando, offrendo infrastrutture in cambio di materie prime, senza bisogno di eserciti e invasioni, anche se ne avrebbe la forza.
La chiusura delle 900 basi militari americane in tutto il mondo, lo scioglimento della Nato e del vetusto Patto Atlantico, sono le sole cose che servono alla PACE e ogni area geopolitica deve trovare il suo equilibrio senza interferenze, né condizioni.
Tra l’altro vi è la assoluta necessità di destinare le enormi risorse destinate agli armamenti per finanziare la riconversione di tutto il sistema industriale, dei trasporti, energetico, da inquinante e distruttivo, a ecologico e sostenibile e questo impegno gravoso e arduo fa della pace e del disarmo una priorità urgente, senza la quale si va verso il disastro di centinaia di milioni di persone alla fame e alla sete che premeranno sulle nazioni più fortunate (che probabilmente li accoglieranno a cannonate, da buoni cristiani).
Paolo De Gregorio
Messaggi
1. disarmo e ambiente: due urgenze, 5 maggio 2007, 23:53
la Cina ha aumentato del 12 per cento gli stanziamenti militari,questo te lo dimentichi? o ti va bene? allora se ti va bene vattene in Cina!! sai quante nefantezze contro l’ambiente e contro i diritti umani hanno perpetrato i cinesi nel corso della loro storia? questo lo dimentichi?o ti va bene? e allora se ti va bene vattene in Cina!!! Quello che si e’ chiuso per sempre e’ stato lo scellerato Patto di Varsavia con tutto quello che ne e’ conseguito,sai i sovietici che facevano scoppiare bombe atomiche sulla testa dei loro connazionali? questo lo sai? o ti va bene? La storia ha parlato chiaro,certe ideologgie sono state sepolte sotto le macerie del muro di Berlino,non te ne sei accorto? dovremmo chiudere le basi americane per aprire quelle cinesi?? prima andatevene tutti in Cina o in Iran o in Afganisthan,vivete come loro e poi ne’ parliamo,queste dichiarazioni bitonzole vi si rivolteranno contro,contateci!