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"disarmo e ambiente" stesso problema

Publie le martedì 6 febbraio 2007 par Open-Publishing
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 "disarmo e ambiente” stesso problema –
a cura di Paolo De Gregorio – 6 febbraio 2007

Credo che la politica non è, né mai sarà amata, per la sua perversa capacità di complicare le cose semplici, renderle incomprensibili ai più, e non essere mai in sintonia con la gente reale da cui è profondamente distaccata.
Un esempio può essere quello della questione della non proliferazione nucleare, che è semplicemente il brutale intendimento di chi già il nucleare possiede (e ne usa il peso per minacciare e ricattare) di impedire ad altri paesi di dotarsene, per continuare ad avere superiorità politica e militare. Però la politica si inventa che vi sono alcuni paesi “canaglia” che forse fra dieci anni avranno l’arma atomica ma sono già un pericolo per l’Occidente, mentre chi possiede già queste armi montate su missili pronti a partire (e che già le ha usate sui civili) sono i “buoni” che per il bene del mondo devono impedire ai “cattivi” di possederle.
La pretesa che altri non posseggano ciò che tu già possiedi è una enorme nefandezza e assolutamente insostenibile in forma di diritto, ma la politica internazionale, l’ONU, riescono a far approvare sanzioni contro l’Iran, rendendole “legali, agli occhi del mondo, come se ciò fosse una cosa legittima e comprensibile.

Nel 1981 l’aviazione israeliana, con atto terroristico, bombardò in Irak il reattore nucleare Osirak, dopo avere per anni ucciso, con i suoi sicari dei servizi segreti, scienziati addetti al programma nucleare irakeno, e sabotato forniture provenienti da Francia e Italia, senza nessuna conseguenza che definisse Israele un paese canaglia e terrorista.
Israele possiede centinaia di bombe atomiche, costruite con l’appoggio decisivo di Usa e Inghilterra, con le quali si sente praticamente invincibile, ed è disposta ad usarle contro tutto il mondo arabo. La prepotenza della politica israeliana si fonda su due semplici fattori: la superiorità militare fornitagli da Usa e Inghilterra, e la copertura politica sempre di questi due paesi. Senza questi appoggi Israele avrebbe dovuto trattare e la PACE ci sarebbe già da molti anni.
La politica europea, se riuscisse a smarcarsi dal vero “asse del male” Usa-Inghilterra-Israele, dovrebbe proporre ed impegnarsi a fondo nell’unica proposta possibile che possa far uscire il mondo dall’incubo atomico, ossia la distruzione di tutti gli arsenali nucleari e il divieto assoluto di posseder anche armi chimiche.

Perché non abbiamo mai assistito ad una campagna contro le armi di distruzione di massa da parte di coloro che difendono i feti surgelati, o dei cosiddetti pacifisti, e perché il Papa parla sempre genericamente di pace senza impegnare tutti i cattolici contro tutti gli eserciti, contro il traffico di armi, per il disarmo atomico?
Umberto Veronesi, una delle poche persone che unisce l’etica a grandi capacità di scienziato, è l’unico che parla di disarmo mondiale, di destinare questi enormi risparmi alla salute, alla educazione, all’ambiente e invita una grande organizzazione come la Croce Rossa, ente predisposto solo a rendere più umane le guerre, a mettersi alla guida di un movimento mondiale per la pace e il disarmo.

Questo dovrebbe essere il principale obiettivo della politica e di quelli che a parole professano il credo “non uccidere” e di chi parla di PACE ma non va oltre le passeggiate, mentre esseri schifosi come Bush pianificano enormi spese militari, parlano di supremazia culturale e religiosa, e creano solo odio e terrorismo.

Il Costarica, che ha abolito l’esercito nel 1949, ha impiegato i soldi risparmiati per la “VITA”. I risultati sono: analfabetismo al 4% contro il 30% dei paesi vicini, e nel paese l’aspettativa di vita (77 anni) è la più alta di tutta l’America Latina. E il Costarica, pur non possedendo un esercito, non è mai stato invaso da nessuno.

Le cose sono semplici ed evidenti, i politici spregevoli le complicano solo per restare immobili e continuare con un modello di società a misura solo di capitalisti e guerrafondai, che sta sprofondando il mondo verso la catastrofe ambientale.
Solo l’eliminazione delle immense spese militari può liberare quella massa di denaro da investire in iniziative capaci di fermare il riscaldamento del pianeta e il suo catastrofico collasso.
La PACE e l’ambiente sono intimamente connessi e oggi, che siamo sulla soglia del non ritorno, questo deve essere il principale e fondamentale terreno di impegno.

Chiedo a Veronesi di sottoscrivere un “manifesto” che contenga tra l’altro questi principi:
 è illegale e criminale qualunque vendita e traffico di armi
 devono essere cancellate tutte le alleanze militari
 ogni nazione ha diritto alla difesa attraverso una guardia nazionale, senza limiti di numero e armamento che coinvolga milioni di cittadini
 sono vietate le basi militari fuori dal proprio territorio nazionale
 sono vietate armi di attacco capaci di portare la guerra fuori dal proprio territorio (portaerei, bombardieri, missili)
 è vietato possedere armi nucleari e chimiche e i loro vettori
 per le controversie si deve istituire un tribunale internazionale, con rappresentanti di tutti i paesi, eletti dai cittadini, da scegliere tra le personalità più stimate e affidabili
 obbligo di investire immediatamente il denaro del disarmo (in Italia circa il 2% del PIL) in salute, energie rinnovabili, istruzione, ricerca.

Mi permetto di chiedere a Veronesi un suo impegno per questo “manifesto” e questa campagna mondiale, sapendo che tutte le vite che ha salvato combattendo il cancro sarebbero nulla rispetto a quelle che si possono salvare impedendo le guerre e fermando la desertificazione del nostro pianeta.
Non ci sarà mai civiltà e democrazia se non si ripudia la primitiva e belluina abitudine di risolvere i problemi con la violenza e tra un po’ non ci sarà più nemmeno il genere umano, se gli uomini continuano ad essere così idioti da spendere somme gigantesche per ammazzarsi e non per salvare la vita del pianeta che sta soffocando.
Paolo De Gregorio

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