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fine di una illusione

Publie le domenica 7 febbraio 2010 par Open-Publishing
3 commenti

La fine di una illusione

La gravissima scelta del Congresso dell’Idv di appoggiare il discusso ed equivoco sindaco di Salerno nella corsa per la Presidenza della Campania compiuta addirittura per acclamazione da un Congresso voglioso di governo e di stare in maggioranza spegne le speranze di un’alternativa morale e politica al bipolarismo tra simili o addirittura eguali. Nonostante l’avvertimento di De Magistris che votare De Luca significa consegnare la Campania alla camorra ed ai casalesi, le pulsioni profonde del Congresso, alimentate dai segnali lanciati da Di Pietro e da Bersani, hanno travolto tutto e tutti. Avevo visto situazioni simili nei congressi socialisti che di fronte alla prospettiva di acquisire comunque un poco di potere non si curavano nè del come, nè del quando, nè delle cose che bisognava almeno
salvare in una azione di governo. La frase di Di Pietro " di opposizione si può morire" preceduta da
quella sulla piazza che "non basta" conclude malinconicamente una fase della politica italiana in cui
il pungolo dell’IDV era riuscito spesso a trascinare il PD lontano dall’abbraccio mortale con il centro destra e dal pensiero unico. Il merito di tutto questo è anche di Casini e della idea di inaffidabilità che ha generato nel PD che lo voleva alleato. I due forni di Casini che poi è il forno solo della convenienza di potere hanno spinto Bersani a trovare una intesa con Di Pietro, a conquistarlo ideologicamente alla sua teoria e prassi della politica che prevede la ricerca dell’accordo con la maggioranza. Bersani ha commissariato il Congresso IDV. Lo ha seguito dalla prima all’ultima battuta ed è riuscito nel suo disegno. Un Di Pietro "moderato" che appoggia De Luca in Campania e smentisce il malcapitato Genchi per le cose che aveva avuto l’ingenuità di dire sul conto del false flag
di Tartaglia, un Di Pietro che potrebbe confluire nel PD diventa una acquisizione importante
per la stabilizzazione a destra del PD che, a questo punto, potrebbe anche lasciare al loro destino gli
espulsi dal Parlamento comunisti e verdi.
Mi auguro a questo punto che tutte le persone che in qualche modo hanno appoggiato Di Pietro a crescere ed a resistere in questi mesi decidano di compiere una scelta diversa e di collocarsi davvero a sinistra. Micromega, il Fatto, i tanti gruppi che fanno capo a Grillo, il popolo viola e quanti altri hanno ammirato e sostenuto il coraggio con cui Di Pietro si è battuto contro Berlusconi infischiandosene financo delle buone maniere ed ha strattonato lo stesso Presidente della Repubblica richiamandolo alle sue responsabilità di custode della Costituzione debbono prendere atto che il moderatismo italiano ha dominato alla grande il Congresso e che il politicismo di gran parte di coloro che sono arrivati all’IDV soltanto per conquistarvi spazi disponibili chiusi altrove l’ha avuto vinta senza bisogno di combattere tanto.
Pietro Ancona

http://www.repubblica.it/politica/2010/02/06/news/bossi_attacca_l_udc_non_conta_niente-2205484/

Messaggi

  • Caro Pietro,
    concordo pienamente con te.

    L’inprinting democristiano di Di Pietro, è emerso in tutta chiarezza proprio nel momento in cui stava per vincere, ossia stava per cogliere il voto di tutti coloro che considerano il PD un non partito e i gruppi fuori del parlamento dei residui di sinistra stavano per convergere sull’IdV.

    Anche io che avevo invitato a votare Di Pietro non lo farò più e non lo voterò più.
    Per me la difesa della Costituzione, la difesa intransigente dell’ambiente, il SALARIO SOCIALE per tuti i disoccupati sono dei dogmi che non possono essere abbandonati.

    Ora che anche Di Pietro sostiene gli inquisiti, ci sentiamo più soli e delusi.

    ciaoa tutti
    paolo

  • quando si abbaraccia una logica istituzionale... prima o poi ci si comporta pensando alla real polik de "se non abbiamo la maggioranza stiamo all’opposizione... e stare all’opposizione logora parecchio". La "deriva" idv era scritta nel suo dna. Aspettarsi una linea "dura e pura" (senza poi stare di nuovo a polemizzare sulle FINALITA’... a cui sembra non interessare più nulla a nessuno... tutti intenti a vedere solo contro CHI ci si schiera...) dai persoanggi dellIDV... è stato il risultato di un viaggio a cui in diversi han voluto credere semplicemente perché non spevano CHE FARE. Così come per i vari beppegrillo e compagnia girotonda o in viola... Game over. Di nuovo.

  • Premesso che i casalesi sostengono Caldoro ex socialista come il pietroancona..
    affidarsi all’inesistente popolo viola, a falliti come il marchese d’arcais che dal suo salotto romano non ne ha mai azzeccata una, o peggio ancora da comici antidemocratici alla beppegrillo, dimostra quante persone senza testa ci siano in giro.
    Ah bella...ciao