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Fiorello, Italia
Di tanto tam tam dei soliti media dominanti di terra, cielo e mare, ieri sera ho finalmente visto il “Viva Radio 2 minuti” di Fiorello. Non l’avevo fatto prima per un profondo fastidio e antipatia che sento per il Fiorello, che trovo un classico esempio di “artista” raccomandato e montato, battutista di battute da asilo che si ride da solo, pessimo cantante che si crede tutto il contrario, imitatore improbabile, piacione da “sotto-il-sorriso-niente”, opportunista degli spazi di una televisione pubblica che accoglie i peggiori carrieristi della televisione privata, prodotto insigne di quella “televisione deficiente” nata tra gli anni ottanta e novanta e che ebbe il suo massimo “splendore” nella monocrazia berlusconiana di Raiset e che ancora oggi si ricorda con l’infelice volto di un Panariello.
Il programma in sé conferma tutti questi giudizi e pregiudizi (a volte i “pregiudizi” servono, quando evitano di cadere due volte sulla stessa pietra, quando la pietra è già ben conosciuta). Ma oltre a questo, è interessante vedere come Fiorello e questo suo programma rispecchino bene ancora una volta certi tipici caratteri italici, di quelli che ci rendono “famosi” nel mondo e che poi si traducono nella pratica quotidiana di “monnezza” politica, economica, sociale e… urbana. Infatti, il programma in principio si fissa il tempo-sfida di “2 minuti”, con tanto di contatore all’angolo dello schermo tv, ma furbescamente aggira la regola stabilendo arbitrariamente “cos’è varietà” e cosa no, tra le canzoni, le chiacchiere, gli ospiti, etc. Alla fine il programma dura una mezz’ora, ma tant’è: aveva due minuti a disposizione, sì, ma “è furbo” e si compiace di ciò, tra gli applausi festanti del suo popolo. Ma non basta: addirittura, nel programma di ieri, pur con queste furbizie, si è “sforato” di sei secondi: tremendo, contatore in rosso, arriva una lettera, che succede, ci cacciano? Ma no, è il direttore generale della Rai che, per meriti acquisiti, “abbuona” sei secondi di tempo al programma – diremmo più propriamente, glieli “condona” –, tripudio generale, contatore di nuovo pulito a zero, tutti contenti, arrivederci a domani.
E così, ancora una volta, viva l’Italia piaciona, furba, opportunista, e condonata.
24/1/2008
Messaggi
1. fiorello, italia, 24 gennaio 2008, 14:34
Fiorello è un mediocre. Cosa sa fare? Cantare? si, ma molto male. Imitare?si, ma non certo come un Gigi sabani. Fa ridere? a me no, e non può certo essere paragonato ai grandi comici italiani. Sarecitare?non mi pare (meglio il fratello...il che è tutto dire). Nonostante questa sua assoluta mediocrità, il fiorello nazionale impazza nelle tv )mediaset e rai e indifferente) e nelle radio italiane. E’ un mediocre che ha reso "simaptico" un fascista come La Russa..è uno squallido personaggio, specchio fedele di quest’itaòlia di merda!!!!!!!!!!!!!!!
2. fiorello, italia, 24 gennaio 2008, 17:55
Meno male,
Pensavo di essere l’unico a cui sto Fiorello non piaceva.
Per non usare definizioni più consone al senatore Barbato.
Opportunista
Cerchiobottista
Lecchino all’ennesima potenza.
Beh,
adesso scopro che siamo almeno in tre.
Tubal
1. fiorello, italia, 25 gennaio 2008, 09:38
una raccoltina di firme anche su questo "caso"? Facciamo un girotondino attorno alla rai?! Aspettiamo il vate grillo prima di decidere?
2. fiorello, italia, 25 gennaio 2008, 09:49, di mariogab
Stasera cenando, la notizia dell’esito della votazione
al Senato l’ho sentita al telegiornale di France 1. Ho
cambiato immediatamente a Rai 1, ma chi c’era? Il
signor Fiorello che leggeva una nota dal Senato... con
una battuta trita, scontata e penosissima su Rita Levi
Montalcini.
All’estero credono ancora, poveri loro, che l’Italia
sia un paese di cui valga la pena dare in diretta una
notizia come la fine di un governo. In Italia, invece,
non sono capaci neppure di interrompere un momento una
guitteria di quart’ordine.
Ma questa è l’Italia, e questi sono gli Italiani che
vi abitano.
Degnamente rappresentati, senz’altro, da chi in
Parlamento aggredisce un collega al grido di "troia,
checca, frocio", di chi sputa, di chi strepita, di chi
mangia e beve e sporca come un maiale.
Molto, molto degnamente rappresentati.
Buon divertimento, compagni... non vi invidio, davvero.
"Ve lo meritate, Alberto Sordi"
3. fiorello, italia, 31 gennaio 2008, 18:06
... e ci meritiamo pure nanni moretti! Aggiungo io!