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i fatti della sapienza

Publie le giovedì 17 gennaio 2008 par Open-Publishing

"Se però la ragione - sollecita della sua presunta purezza - diventa sorda al grande messaggio che le viene dalla fede cristiana e dalla sua sapienza, inaridisce come un albero le cui radici non raggiungono più le acque che gli danno vita. Perde il coraggio per la verità e così non diventa più grande, ma più piccola. Applicato alla nostra cultura europea ciò significa: se essa vuole solo autocostruirsi in base al cerchio delle proprie argomentazioni e a ciò che al momento la convince e - preoccupata della sua laicità - si distacca dalle radici delle quali vive, allora non diventa più ragionevole e più pura, ma si scompone e si frantuma. "
Così termina il discorso del Papa come risulta da Repubblica ; così sarebbe terminata la lectio magistralis dell’inaugurazione dell’Anno Accademico di una Università statale nel nostro paese .
Certo , i titoli dei giornali evidenziano che il Papa , immediatamente prima, dichiara che non vuole e non può imporre la fede cristiana a nessuno ; il che , stante il fatto che non è più possibile disporre di prigioni del Sant’Uffizio e di roghi , è effettivamente vero.
Ma il discorso, estremamente ben fatto , colto è abilissimo, dopo una lunga e dotta disquisizione sull’università medievale , porta alle conclusioni che sopra ho riportato ; della superiorità della fede sulla ragione , senza discussioni e senza remore , senza se e senza ma .
Ed a questo punto valgono alcune considerazioni :
  il Papa fa bene a fare il suo mestiere ; può anche dire che gli omosessuali ( i “sodomiti “ secondo una lectio un po’ antica ma che rende l’idea sull’atteggiamento di questa gerarchia ecclesiastica) bruceranno all’inferno ; questo è un problema di chi fa parte della Chiesa, e chi ne fa parte dove confrontarsi con il suo capo che legittimamente fa il capo.
  Il rettore ed il Senato Accademico non potevano non aspettarsi che il Papa , invitato come teologo, come grande studioso di filosofia e di teologia quale egli è , avrebbe alla fine toccato il tema del rapporto fra conoscenza e fede, con i risultati che solo uno sprovveduto non poteva aspettarsi. Pare invece che l’intenzione di costoro fosse quella di invitare comunque un nome “ grosso” , senza pensare alle conseguenze del caso ; tutto ciò ritengo nell’ambito di quelle operazioni di marketing che da qualche anno fanno le Università quasi dovessero ogni anno lanciare un nuovo prodotto ; a questo punto avrebbero potuto invitare Ancelotti, reduce dai trionfi nel paese del Sol Levante, scelta molto meno rischiosa di quella invece effettuata.
  Alcuni docenti, scocciatissimi da questo continuo genuflettersi di tutti e di tutto a gerarchie ecclesiastiche varie , hanno richiamato il fatto che la lectio magistralis in un’università non religiosa non poteva essere fatta dal Papa , da quello che per il Belli era "Cristo in tera" . Ben venga il Papa a fare il Papa inaugurando cappelle ( come fece Woitila) o all’interno di una giornata di studio su Sant’Agostino ( come ha fatto il Papa a Pavia) ; ma l’affidare l’inaugurazione dell’anno accademico ad uno che dice che la scienza deve sottostare alla religione proprio no.
  A questo punto , stante il fatto che gli studenti della Sapienza si erano un po’ agitati, quasi tutti hanno detto che si voleva impedire al Papa di parlare ; invero nessuno impediva al Papa di venire in Università e di parlare , ma un gruppo di studiosi aveva urbanamente dissentito . Dissenso garantito dalla Costituzione non solo italiana , ma di tutti i paesi occidentali ; costituzione che tutela le cosiddette libertà borghesi in senso storico, cioè quelle nate con la Rivoluzione Francese, evento che tuttora nella storiografia cattolica viene considerato come apocalittico .
  Da ciò il gran rifiuto del Papa , il suo Aventino in Vaticano ( se mi si permette il gioco di parole) ; Papa che con franchezza dimostra di essere un po’ vigliacchetto , stante il fatto che i suoi predecessori, compreso il vituperato e vituperabile Pio XII , avevano affrontato sul campo situazioni di tensione e mai si erano tirati indietro . Forse questo Papa , cresciuto unicamente nelle cancellerie Vaticane , non ha idea di cosa sia l’odore della polvere ; certo per un credente non deve essere di tanto conforto sapere che il proprio Papa , se c’è un po’ di difficoltà, molla i pappafichi e si chiude in casa , dimostrando una tempra non proprio da missionario.
  E di seguito i vituperi di tutti , proprio tutti , senza quasi e senza ma , contro i 67 . I quali hanno esercitato un proprio diritto costituzionale in modo pacato e gentile ; perbacco ben potrà nell’Italia del XXI secolo uno studioso , ma anche un cittadino comune , lamentarsi per questa interferenza continua papista !!! Gli è che, come spesso se non sempre accade , tutti sono pronti a dire : non sono d’accordo con te ma sono disposto a farmi uccidere per fare sì che tu possa parlare , come è accaduto per il Pansa in merito ai suoi libri revisionisti. Ma quando il parlare dà fastidio, ecco l’invocazione alla censura, l’insulto , l’anatema.
In conclusione : una bella figuraccia da parte di tutti , nessuno escluso , con eccezione di quei pochi , pochissimi che in questa vicenda hanno dimostrato coerenza , virtù che nei nostri connazionali è ahimè assente