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il Parlamento vuole risparmiare..

Publie le martedì 10 luglio 2007 par Open-Publishing

 il Parlamento vuole risparmiare -
a cura di Paolo De Gregorio – 10 luglio 2007

Come al solito le decisioni in Italia si prendono con molta comodità, e risultano ridicolmente inadeguate, come dimostra la risoluzione degli uffici di Presidenza del Senato e della Camera riguardo il ridimensionamento dei privilegi dei parlamentari.
La delibera propone (dalla prossima legislatura!) di portare a 5 anni il periodo di tempo necessario per ottenere la pensione di parlamentare, mentre oggi è scandalosamente fissato a 2 anni, sei mesi e un giorno.
Praticamente a 65 anni, chiunque sia stato parlamentare per più di 2 anni e 6 mesi, riscuoterà una pensione a vita di oltre 3 mila euro (che è l’importo minimo).
Pensioni che diventano spaventosamente alte per i politici di professione con molte legislature alle spalle.
La vera riforma di salute pubblica e che darebbe un po’ di credibilità al Parlamento è semplice:
 dopo due mandati elettorali non si è rieleggibili, proprio come il presidente USA. Ciò renderebbe il Parlamento costantemente rinnovato e la politica non sarebbe un mestiere, ma una breve parentesi per poi tornare al proprio lavoro
 il Parlamento non eroga più pensioni, perché non è il suo ruolo istituzionale. Durante
il mandato di ciascun parlamentare (per un massimo di 2 legislature) paga i contributi previdenziali previsti per l’attività lavorativa svolta prima della elezione: se il parlamentare è un operaio il Parlamento provvederà a versare i contributi per quella qualifica, se un parlamentare è avvocato i contributi saranno versati ai fondi pensione della sua categoria in base all’importo che risulta dalla sua dichiarazione dei redditi.
Questa sarebbe una riforma vera, senza più privilegi di CASTA e i risparmi per lo Stato sarebbero notevoli.
FACCIAMO UNA CAMPAGNA PER OTTENERE QUESTE RIFORME.
Paolo De Gregorio