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La Sapienza di Roma e’ la piu’ grande universita’ europea.
Si inaugura l’anno accademico e il rettore decide, motu proprio, di invitare il Papa. Ma sono tempi adatti ad atti simili? Gli animi non sono abbastanza accesi? Si deve creare ogni giorno qualche nuova provocazione?
67 docenti protestano con lettera al Rettore, giudicando incongrua la decisione. Radio Vaticana grida alla censura!? Il Papa accetta l’invito e l’universita’ si riempie di manifesti di protesta mentre si organizza la settimana anticlericale. La lettera dei 67 cervelloni cita Ratzinger che dichiara la giustezza del processo a Galilei. I docenti ribadiscono che scienza e cultura devono essere laiche e l’ateneo e’ aperto a studenti di ogni religione e credo e non puo’ essere monopolizzato da una fede.
Tra i firmatari Luciano Maiani, da poco nominato presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e il fisico Andrea Frova, autore con Mariapiera Marenzana di un libro su Galileo e la Chiesa.
Le ingerenze integraliste tracimano. Non pago di interferire quotidianamente nei fatti politici dello Stato e di boicottare i referendum, Ratzinger ha pensato bene di entrare a pie’ pari nell’universita’. Ma, vista l’alta probabilita’ di disordini, chiede alle forze di sicurezza italiane di blindare l’Ateneo per proteggerlo.
E’ stato detto che il paradosso e’ che questa Universita’ e’ stata fondata da un papa. Ma che importa se essa e’ nata come universita’ pontificia? Questo non crea alcun diritto per nessuno. Sarebbe come dire che, siccome gli Asburgo Lorena erano granduchi di Toscana, i discendenti potrebbero oggi vantarci dei diritti. Che sciocchezze!
Quel che si dimentica e’ che il 20 settembre 1870 ci fu la presa di Roma, annessa al Regno d’Italia. In quella data fini’ il potere materiale dello Stato pontificio, reintegrato poi solo sul piccolo territorio del Vaticano.
Molte istituzioni di oggi occupano fisicamente edifici storici che un tempo erano adibiti ad altro o avevano funzioni simili, oggi regolate in modo diverso
Possiamo forse fare paragoni tra l’odierna amministrazione comunale di Firenze e quella dei Medici, solo perche’ il Palazzo e’ lo stesso?
E che paragone possiamo fare allora tra un’antica universita’ della Chiesa e una universita’ laica? Proprio nessuno. Alla Sapienza non esiste nemmeno l’insegnamento della teologia!
L’errore e’ stato quello del Rettore della Sapienza di voler riesumare fantasmi sepolti. Errore che ha trovato facile consenso in un Papa pronto a tracimare ovunque gli sia reso possibile.
Viste le sue continue interferenze nelle faccende italiane, sarebbe stato gia’ discutibile invitarlo in un momento qualsiasi, spostare la data dell’inaugurazione dell’anno accademico per farla coincidere con l’arrivo papale diventa un atto di consegna al Vaticano, un atto di servilismo senza giustificazioni possibili.
E poi, quando sara’ alla Sapienza, cosa fara’?
Sara’ una riunione privata a porte chiuse tra atei devoti o una dichiarazione generale coram populo? Commentera’ la famigerata “Scienza a Vita” di Ruini? Rinnovera’ l’attacco alla 194? O fara’ uno spot contro i preservativi? Predichera’ agli studenti la castita’ come unica contraccezione? O la sudditanza delle studentesse al maschio in gonnella? Difendera’ la pedofilia come l’ultima frontiera dell’ “amate pargulos”? Attacchera’ l’illuminismo, il laicismo e il materialismo? Leggera’ gli atti del cardinale Bellarmino al processo a Galilei? Riprendera’ la tesi geocentrica? O affermera’ scientificamente la nuova tesi papocentrica?
Se la cosa dovesse procedere, chiediamo la stessa accoglienza e difesa per i vegani ai macelli generali, i pacifisti al Pentagono, il Dalai Lama in Vaticano, i no global al WTO.
Ma ci basterebbe Odifreddi in udienza alla Santa Sede. In diretta tv.
Forse qualcuno dimentica che questo e’ il Papa che fin dal suo primo apparire ha ribadito il suo Sillabo. La condanna all’illuminismo e al razionalismo. La supremazia della fede sulla ragione? E della Chiesa sullo Stato? Il Papa del ritorno al latino e del rifiuto delle nuove liturgie.
Il Papa che ha rifiutato di ricevere il Dalai Lama.
Quello che ha imposto il creazionismo che fa della Genesi la prima verita’ scientifica.
Che ha riabilitato il tribunale dell’Inquisizione ma ha condannato Darwin e l’evoluzionismo. Mentre papa Voitila aveva affermato che esso era ben “più di una teoria”.
Che e’ andato in Sudamerica a negare i genocidi dei conquistadores e vantando una presunta civilizzazione cristiana.
Che in Africa non ha saputo fare di meglio che mettere all’indice ogni preservativo.
Che di fronte a un’umanita’i 6 miliardi di persone che in breve tempo potrebbero decuplicarsi impone il suo veto alla pianificazione famigliare.
Che si e’empre opposto a un’educazione sessuale nelle scuole.
Che appartiene a una “scuola di pensiero” che si e’assativamente opposta a qualunque parita’emminile.
Una scuola che ha rifiutato il voto a suffragio universale, la scolarizzazione obbligatoria, i movimenti sindacali e sociali.
Che continua a considerare le donne un elemento a parte, subordinato e privo di diritti, che nella gerarchia clericale non deve contare nulla.
E vorrebbe che in Parlamento contasse il partito dell’Opus dei.
Ma poi, considerando che l’attacco al degrado di Roma era un pretesto per chiedere fondi per le cliniche private, potrebbe essere solo essere un passo mercantile per chiedere altri fondi per le scuole confessionali.
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Nuovo Masada n. 613. La bolgia infernale
Messaggi
1. il papa inaugura la sapienza, 15 gennaio 2008, 18:19, di viviana
<<Non pare al momento che la rinuncia sia certa.
In questi tempi, grazie alla Moratti e soci (e il caro D’Alema) abbiamo assistito al proliferare delle scuole e università cattoliche, sovvenzionate dallo Stato, senza però controlli da parte dello Stato, sono diventate facili laureifici (del resto la Moratti aveva inventato anche la laurea on line), vere madrasse cristiane, fucine di integralismo. Queste scuole sono in linea con la pervasività dell’induzione cattolica, dalla scuola materna in su.
Avendo lavorato in una di queste scuole, posso dire che i controlli sugli insegnanti erano nulli, vi insegnavano anche docenti non laureati, il trattamento dei lavoratori era pessimo e i compensi sotto un livello accettabile e infine che i diplomi venivano praticamente comprati.
Solo a Roma di università cattoliche ce ne sono 4, di cui 2 sotto inchiesta per lauree facili.
Coi tempi che corrono e un Papa che come parla fa scandalo, avremmo preferito che Ratzinger avesse inaugurato uno dei suoi atenei, magari per richiamarlo ad una più stretta osservanza della legge e dell’etica (visto anche che in molti collegi universitari, oltre che alla compravendita di lauree e diplomi, si sono verificati anche casi di pedofilia)
Poiché si immagina che la sua lectio magistralis avesse un contenuto religioso attinente alla fede cattolica, si chiede che interesse questo abbia per una università laica, frequentata da agnostici, atei o persone di altre fedi.
Sentiamo che molti invocano la libertà di parola per tutti, ma Ratzinger non è un comune personaggio della cultura moderna, che può, a buon diritto, accettare l’invito a tenere una lezione in un ateneo pubblico. Noi non riusciamo a vedere in Ratzinger un personaggio come un altro, per l’alto livello di provocazione insito in ogni cosa che fa.
Non vediamo in lui una cultura che possa aiutare il mondo di oggi, ma una ambizione smisurata, un potere che ogni giorno aumenta sopra ogni cosa e che considera lo Stato italiano non un paese estero da rispettare ma una preda da riconquistare.>>
viviana
1. il papa inaugura la sapienza, 15 gennaio 2008, 18:20, di viviana
Non pare al momento che la rinuncia sia certa.
In questi tempi, grazie alla Moratti e soci (e il caro D’Alema) abbiamo assistito al proliferare delle scuole e università cattoliche, sovvenzionate dallo Stato, senza però controlli da parte dello Stato, che sono diventate facili laureifici (del resto la Moratti aveva inventato anche la laurea on line), vere madrasse cristiane, fucine di integralismo. Queste scuole sono in linea con la pervasività dell’induzione cattolica, dalla scuola materna in su.
Avendo lavorato in una di queste scuole, posso dire che i controlli sugli insegnanti erano nulli, vi insegnavano anche docenti non laureati, il trattamento dei lavoratori era pessimo e i compensi sotto un livello accettabile e infine che i diplomi venivano praticamente comprati.
Solo a Roma di università cattoliche ce ne sono 4, di cui 2 sotto inchiesta per lauree facili.
Coi tempi che corrono e un Papa che come parla fa scandalo, avremmo preferito che Ratzinger avesse inaugurato uno dei suoi atenei, magari per richiamarlo ad una più stretta osservanza della legge e dell’etica (visto anche che in molti collegi universitari, oltre che alla compravendita di lauree e diplomi, si sono verificati anche casi di pedofilia)
Poiché si immagina che la sua lectio magistralis avesse un contenuto religioso attinente alla fede cattolica, si chiede che interesse questo abbia per una università laica, frequentata da agnostici, atei o persone di altre fedi.
Sentiamo che molti invocano la libertà di parola per tutti, ma Ratzinger non è un comune personaggio della cultura moderna, che può, a buon diritto, accettare l’invito a tenere una lezione in un ateneo pubblico. Noi non riusciamo a vedere in Ratzinger un personaggio come un altro, per l’alto livello di provocazione insito in ogni cosa che fa.
Non vediamo in lui una cultura che possa aiutare il mondo di oggi, ma una ambizione smisurata, un potere che ogni giorno aumenta sopra ogni cosa e che considera lo Stato italiano non un paese estero da rispettare ma una preda da riconquistare.
viviana
2. il papa inaugura la sapienza, 15 gennaio 2008, 18:21, di viviana
Perché chiedete che il messaggio sia messo dentri virgolette se queste poi lo fanno sparire?
viviana
3. il papa inaugura la sapienza, 15 gennaio 2008, 20:57, di viviana
E così finì poi che il Papa non andò
Figuraccia tripla.
Doveva andarci come "messaggero di pace": Ma quale pace? Alla fine ne usciva una guerra!
Bell’articolo di Roberto Cotroneo sull’Unità! Dice che l’invito del rettore è stata una gaffe: non si invita un Pontefice a inaugurare un anno accademico. Nessuno lo fa, non ha alcun senso. Come non si invita Benedetto XVI non si invita il Dalai Lama né il Rabbino capo di Roma. Il pontefice può far visita all’università di Roma, ma l’inaugurazione di un anno accademico è un evento laico, scientifico e intellettuale. E il papa non è un intellettuale, è un papa, che è cosa assai diversa.
Il rettore si sarà chiesto: Chi più importante di lui? Peccato che l’università sia un’istituzione scientifica, dove insegnano atei e credenti, e tra i credenti ci possono essere cattolici o protestanti, buddisti o induisti, anglicani o ebrei.
E allora come gli è venuto in mente? Gli è venuto in mente perché la scelta non è stata intellettuale, ma vanitosa e opportunista. Risultato: un pasticcio, e un boomerang. Perché è di cattivo gusto contestare un papa, ma anche metterlo in una situazione imbarazzante. Perché questo non è un papa qualsiasi. E’ uno si è espresso in modo netto, e più volte, sul fatto che la scienza deve essere subordinata alla religione. Ma l’università non si sente subordinata a nessuno. Sono stati ridicoli gli striscioni come le veglie di preghiera. Il Papa non è una star da portare in processione. Non abbiamo bisogno di dargli visibilità ne ha da solo, e se deve parlare contro la pena di morte è meglio lo faccia con una enciclica e dal soglio di Pietro. A Oxford o Cambridge nessuno inviterebbe l’Arcivescovo di Canterbury. Ognuno faccia il suo mestiere.
Ecco il nuovo cattolicesimo: quello opportunista. È tutto un compiacere in modo smaccato le gerarchie ecclesiastiche. A dx come sx. Una cosa mai vista. In cui la vanità del Papa ci è cascata in pieno.
Ma ancora qui stiamo?
E per la par condicio:
Staino:
“Il Papa vuol parlare all’inaugurazione dell’anno accademico a Roma”.
“Ottimo! Cosi’ poi domenica uno dei professori dissidenti da a parlare dalla finestra di piazza San Pietro".
viviana
2. il papa inaugura la sapienza, 16 gennaio 2008, 08:54, di michele
Al momento in cui scrivo sembrerebbe che il Papa ha rinunciato all’inaugurazione dell’anno accademico con annessa visita. Naturalmente il solito codazzo di politici servi del Vaticano ne ha approfittato per gridare allo scandalo, alla censura, al laicismo cattivo e forcarolo ecc.Io vorrei solo far notare che Papa B. XVI si è espresso molte volte volte contro la scienza e gli scienziati, contro la laicità, contro quei valori che proprio le università dovrebbero rappresentare. Lungi dal mettere un freno alle sue esternazioni puntualmente riprese da tutti i giornali e telegiornali italiani ( e solo italiani)osservo come mi sembra inopportuno invitare a casa mia colui che si è sempre espresso contro di me, sarebbe come se invitassi a pranzo colui che mi ha appena dato una bastonato sul ginocchio o come se invitassi Totò Riina all’inaugurazione dell’anno giudiziario.E’ credibile?
3. il papa inaugura la sapienza, 16 gennaio 2008, 11:06
Il rettore di un’ università laica invita un leader religioso all’inaugurazione del proprio anno accademico, il leader religioso è stato anche per più di 30 anni professore universitario, 67 docenti su 4500 democraticamente manifestano la loro opposizione appellandosi ad un discorso scritto 18 anni prima che tra l’altro termina così: “La fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più grande.”Non aveva il diritto di farlo, non era l’occasione giusta”, ok, ma intanto l’invito era fatto, che fare? Esprimere solamente il dissenso in nome del pluralismo di informazione che dovrebbe contraddistinguere l’università? Troppo poco: mobilitazione per la “libertà di espressione e di pensiero” (sì, ma quale?), la tensione aumenta, il papa non lo vogliono proprio, ok detto fatto, il papa declina l’invito. Vittoria della scienza laica, della democrazia, del sapere libero e della libertà di espressione. Almeno a Ratisbona gli integralisti islamici avevano attaccato il discorso dopo che l’aveva letto, qui “c’era il rischio” che durante il suo intervento sulla pena di morte il papa citasse l’aborto, rischio da non correre secondo uno dei firmatari sempre in nome della libertà di espressione.
Com’era la frase di Voltaire? “Non sono d’accordo con ciò che dici, ma mi batterò fino alla morte perché tu possa esprimerti” che si sia clericalizzato anche il filosofo illuminista?
Saluti
Fabio
1. La Sapienza: fuori il papa dall’Università!, 16 gennaio 2008, 12:05, di mariogab
Guarda Fabio, che quella frase di Voltaire è quanto di più a sproposito viene citato, perché è solo una comoda scusa fighetta per difendere l’indifendibile. Quella frase può essere buona per qualche discussione da salotto, ma non quando si tratta di cose serie, come quelle che riguardano la vita e la libertà delle persone. Vita e libertà che i clericali e i religiosi in generale si affannano da sempre a voler impedire, condizionare, dirigere.
EBBBASTA AHOOOO!!!!!!!!
I professori e gli studenti hanno tutto il diritto - anzi, direi proprio il dovere - di manifestare il loro dissenso per una porcata del genere, e di farlo non solo con le parole ma anche con le azioni. E se il signor Ratzinger si è cagato sotto perché le contestazioni "gli rovinano l’immagine", peggio per lui; torni nella sua tana a predicare alle sue pecorelle (anzi pecoroni).
E tornando a Voltaire, anche grazie a lui in Francia non si sognerebbero nemmeno di invitare il signor Ratzinger, o il signor Dalailama o quant’altra accozzaglia clericoreligiosa, a inaugurarre l’anno accademico alla Sorbona. Pensaci Fabio, prima di citare frasi a vanvera e a sproposito.
Vedi on line : Facciamo breccia - NO VAT
2. La Sapienza: fuori il papa dall’Università!, 16 gennaio 2008, 12:12, di mariogab
Non so perché però nel messaggio di prima non è uscita la firma - Mario - e il link che ho messo a "Facciamo breccia - NO VAT" : http://www.facciamobreccia.org
Aggiungo che la vignetta di Staino è geniale, e anche quella di Vaurosul Manifesto: "Il papa no va all’Università. Se proprio ci tiene, può sempre iscriversi ad un corso per la terza età!"
Mario
4. il papa inaugura la sapienza, 17 gennaio 2008, 16:02
grazie, mi hai illuminato più di Voltaire. ecco la vera scienza e la vera laicità! Adios
Fabio