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Se la questione non fosse seria c’è da sbottare dalle risate sul ritiro di Piero Marrazzo in convento. Glielo avrà suggerito il suo consulente per la cura dell’ immagine? Mizzica, che pensata geniale!Dopo le storiacce di Via Gradoli,che c’è di meglio per allontanarsi dal mondo, per stare soli, riflettere, ritemprare lo spirito con letture educative, pregare, partecipare alla vita monastica, sostare a lungo nella cappella del monastero, intrattenersi con frati dalla testa aureolata dalla fede e dalla comunione con l’alto dei cieli? Peccato che
questa funzione rigeneratrice dell’anima e della reputazione del ritiro in convento forse è soltanto un cattivo ricordo
letterario dei romanzi ottocenteschi o dei film di Materazzo in cui Yvonne Sanson già moglie o promessa ad Amedeo Nazzari sfugge al suo destino di donna perduta ritirandosi in convento con tante angeliche monachelle, una madre superiora rigorosa ma buona, un grande copricapo alato bianchissimo sulla testa ed una veste bianca a simboleggiare la purezza della nuova vita.
Ma forse la realtà dei monasteri e dei seminari oggi è diversa e forse è più vicina a certe descrizioni boccaccesche della letturatura del cinquecento anche se finora non abbiamo mai saputo di transessuali in ritiro spirituale o vestito del saio marrone o bianco dei monaci. Inoltre certi monaci come quelli di Mazzarino hanno avuto tristissima fama di estortori e di grassatori non dissimili dai carabinieri che gli hanno svuotato il portafoglio ed il libretto di assegni.
Dopo il coraggioso intervento della moglie sulla stessa lunghezza d’onda di quello della signora Sircana (la famiglia resta unita), un periodo di rigenerazione spirituale è proprio quello che ci vuole per mettere una lunga parentesi tra il prima ed il dopo.
C’è una grande voglia di "comprensione", di capire, di perdonare, di guardare avanti che trasuda da tutti i giornali, dalla televisione, dall’intera oligarchia. Anche l’Avvenire, giornale dei vescovi, scrive: E’ legittimo stigmatizzare le debolezze di un uomo pubblico, e trarne, sul piano politico e morale, le inevitabili conseguenze, ma non puo’ diventare motivo per massacrare la dignità sua e la sensibilità di coloro che lo amano o che gli sono legati." Ma il massacro della dignità sua è stato fatto dal momento che ha scelto di frequentare pericolosi luoghi di prostituzione transessuale magari vicini al giro della delinquenza. E la sensibilità di coloro che lo amano non viene oltraggiata da chi mostra scandalo per la vicenda ma da chi da anni è incallito frequentatore di prostituti che si spingono fino a dichiararsi "fidanzati" come il trans Natalie che vanta una relazione di oltre sette anni...
Sappiamo bene che il moralismo bacchettone non è la lente migliore per leggere questi eventi. La mentalità delle persone si è evoluta. Oggi essere omosessuali non è più una cosa di cui vergognarsi come ai tempi di Pasolini. Ma c’è sempre per tutti una etica a cui attenersi. Frequentare prostitute o prostituti non è lecito a tutti. Se hai moglie e figli e sei importante uomo pubblico non devi andare in Via Gradoli esponendosi al rischio anzi alla quasi certezza di essere spiato e ricattato. Se poi ci vai con la macchina blu e con mazzette di euro in tasca e magari con la scorta è segno non di sventatezza ma di arroganza. L’arroganza del potere che si ritiene aldisopra delle leggi e delle regole sociali. Il principe di Lampedusa ogni tanto sfuggiva ai casti amplessi della moglie che penetrava attraverso un buco della camicia da notte recandosi in carrozza in un quartiere di Palermo da una donna alla quale dava una pezza di tessuto a compenso. . Il Marrazzo dava cinquemila euro, la somma che Berlusconi ( a detta della D’Addario) dava ad una escort dalla quale era stato ben soddisfatto. Troppi soldi in mano ad una oligarchia di politici che godono di stipendi eccezionali. Quanto guadagna il Presidente della Regione Lazio? Trecento, cinquecentomila euro l’anno? Tutti questi soldi che fluiscono regolarmente mese per mese nelle tasche del "politico" sono causa della corruzione dilagante nei gruppi dirigenti.
Messaggi
1. il ritiro di Piero in convento, 27 ottobre 2009, 15:56, di e = mc2
La morale della e nella Chiesa ha un significato diverso.
luigi
2. il ritiro di Piero in convento, 27 ottobre 2009, 18:15
Credo che debba essere stigmatizzato, evitando ogni facile moralismo bacchettone, il fatto che un pubblico amministratore, pagato con soldi pubblici, possa tranquillamente permettersi di pagare 5000 euri ad un trans, che poi sono 20mila al mese se il succitatato si limita ad una frequentazione settimanale !!
Deve avere un bello stipendio, se a sua volta non si finanzia i vizi con metodi , diciamo così, un po’ disinvolti !!
Questo signore si illude ora, andandosene in convento, di potersi rigenerare, ripulire, riscattare e redimere, magari con il Papa che va a trovarlo, consolandolo a mo’ di pecorella smarrita, per poi riprendere come niente fosse a fare politica e magari rientrare in Rai, dove certamente gli avranno conservato il posto, risultando in aspettativa come tutti i giornalisti temporaneamente prestati alla politica !!
Male comunque che gli vada potrà pur sempre andarsene in quiescenza, riscuotendo una pensione, che certamente gli potrà ancora consentire qualche visitina alle vecchie amiche trans, magari con frequentazione solo mensile !!
Ma poi in convento pagherà la retta opppure albergherà ad ufo dai frati, magari sdebitandosi accudendo l’orto o intrattenendoli con allegri aneddoti di "mi manda rai tre" ??!!
MaxVinella
1. il ritiro di Piero in convento, 27 ottobre 2009, 20:46, di viviana
Tutti discorsi intili. Poi in convento non c’è nemmeno andato. La sua è la reazione di un uomo che si sveglia da una intossicazione profonda e si vergogna di quello che ha fatto per anni. E’ una reazione non di normale amministrazione, visto come hanno reagito altri allo sputtanamento come Mastella o Mele o Berlusconi, mostrando fino all’ultimo una efferatezza che non desta pietà. Invece Marrazzo adesso fa pena. Non so e non riesco a pensare come possa essere ritrovarsi schiavo di qualcosa di cui ci si vergogna profondamente e vederla piazzata davanti al resto del mondo, come in una gogna senza appello. Non deve essere bello, affatto. Eppure quel suo comportamento così poco furbo, così poco protetto era inconsciamente portato ad essere scoperto, come la colpa lo sovrastasse prim’ancora di averne coscienza e volesse arrivare al redde rationem. Che brutta storia! Mi dispiace per lui e umanamente non penso che possa uscirne. Per prendere certe brutte abitudini bisogna essere abietti come B; se invece si hanno ancora troppe tracce di coscienza e di rispetto di sé, è finita, non c’è più redenzione, perché chi conserva una coscienza deve poi presentarsi anche di fronte ad essa
viviana
2. il ritiro di Piero in convento, 27 ottobre 2009, 21:24
Cara Viviana, forse sarò un cinico vetero-comunista, ma a me Marrazzo non fa affatto pena !!
Credo che sarebbe più opportuno riservare questi sentimenti, per rimanere in Italia e non pensare anche ai drammi del terzo mondo, a tutte quelle situazioni di decine di migliaia di operai con i figli da sfamare che stanno perdendo il lavoro ed il loro status sociale , proprio per colpa di quel ceto politico corrotto, immorale e depravato, a cui appartiene anche Marrazzo, che mette al centro del proprio sistema di valori l’edonismo, l’arrogante arrivismo, l’avidità di ricchezza e di potere ed il disprezzo per gli altri !!
Cara Viviana, scusami , ma non riesco proprio a provare pena per questa persona !!
MaxVInella
3. il ritiro di Piero in convento, 28 ottobre 2009, 07:56, di e = mc2
Nessuna pietà e non ispira neanche pena, concordo con Max!
L’ho contattato più volte, nella sua veste di Governatore, chedendogli di adoperare sensibilità politica per la Sanità in generale, pur moralizzandola per quanto opportuno e necessario, ed in particolare per i tagli che hanno colpito anche le Strutture Oncologiche della Regione Lazio.
Interessato anche il suo Assessore dell’epoca per la specificità, Battaglia, il quale ha replicato stizzito sul Corriere della Sera ad un mio espresso invito, permettendosi di dichiarare che talvolta gli ammalati oncologici sono agitati.
Non l’avesse mai fatto; me lo sono mangiato crudo, nella circostanza, anche con messaggi e-mail ai loro indirizzi di Posta Elettronica e tramite il mio Blog.
E questi sono i personaggi per i quali si chiede pietà e sentimenti di pena, oggi?
Giammai; solo l’augurio, di vero cuore di dover percorrere strade ben più tremende - dentro tunnel nei quali spesso non si intravede la luce dell’uscita - che non quelle del piacere sessuale a spese, anche, della collettività.
Con "rabbia" e con rancore.
luigi
4. il ritiro di Piero in convento, 28 ottobre 2009, 13:18, di viviana
Da studiosa di psicoanalisi, constato qualcosa su cui Freud si è sprecato: la condanna delle donne a Berlusconi per le escort è tassativa ma la condanna degli uomini a Marrazzo per i trans è molto più aggressiva e personalistica. La donna rifiuta una concezione esistenziale fondata sull’uso delle donne e sulla sessualità vissuta come mercato e abuso. Gli uomini con Marrazzo si sentono direttamente minacciati in qualcosa che li tocca nei loro desideri inconsci. Freudi direbbe che tanto astio prova una omosessualità latente, infatti ciò che più ci affrettiamo a condannare, dimostrando un eccesso di zelo, può nascondere una segreta attrazione, per cui, esagerando con la condanna e la ripulsa, si tenta in realtà di dimostrare la nostra estraneità a certe attrazioni fatali, e paradossalmente si rivela il contrario.
A me che sono donna, questo zelo micidiale fa un po’ ridere, del resto lo stesso Freud diceva che ogni uomo ha una omosessualità latente e basterebbe vedere le intimità fra i calciatori per dargli ragione. Certo, qualcuno ha detto che se Marazzo fosse stato una donna certe cose non sarebbero successe.
L’omosessualità fra donne non è mai stata considerata una cosa seria, fa un po’ ridere, mentre contro l’omosessualità maschile gli uomini tirano fuori una furia rabbiosa, sia che siano di dx che di sx. E allora gatta ci cova. Non per niente i peggiori nazisti nei lager facevano ai prigionieri gay esattamente lo stesso tipo di violenza che si fa stuprando una donna, lo stesso atto.
Se una donna politico fosse tacciata di essere gay non credo che la sua carriera ne sarebbe sconvolta più di tanto. Ma per un uomo pensare di aver creduto a un politico e scoprire che va con dei trans gli fa cadere il mondo, per cui farà a gara per trovargli altri addebiti non sessuali per marcare l’estraneazione. Una donna lo guarderà come un confuso, un alienato, un malato, a meno che non accetti le sue tendenze e le riconosca pubblicamente, dopodiche’ diventa una persona come un’altra.
Dopo il primo tentativo di negare tutto, Marrazzo è caduto nella disperazione
La sua vita politica è finita e dubito che la sua vita famigliare reggerà. Non sono cose che una donna sopporta volentieri.
Di colpo si è visto sparire tutto, la sua vita e la sua doppia vita, un crollo di immagine a cui il suo io non ha retto. Paradossalmente la sua condotta portava esattamente a questo: allo smascheramento. Andare sempre dalle stesse trans anche se era stato messo in guardia da almeno 2 anni, e sapere come la dx usi la diffamazione come strumento letale e comunque andare sempre nello stesso posto, e con l’auto blu che è facilmente riconoscibile. Ha agito come un cieco, come se volesse farsi scoprire. Il suo senso di colpa lo ha portato precisamente a questo, come un altro che dentro di lui cercasse l’espiazione.
E che in questa sciagura abbia pensato anche solo per un attimo a B come a un salvatore dà il senso di una perdita totale di lucidità. Ma come può un qualunque italiano fidarsi di B? E’ mai stato fedele a qualcuno? A qualcosa? Una idea? Un ideale? Una moglie? Un amante? Una promessa? Non c’è in Italia persona più infida, malevola, perversa di lui, e questo disgraziato gli ha creduto? Ha creduto davvero che il suo soccorso fosse buono e vero?! Siamo oltre i confini della razionalità.
Marrazzo non è il tipo che usa le accuse rovesciandole come un onore, come fa Berlusconi, che delle sue veline fa argomento di vanteria personale e se qualcuno lo accusa di collusione con la mafia risponde proclamando Mangano eroe d’Italia, o rovescia le accuse di evasione fiscale dichiarando che evadere è un diritto. Berlusconi non avrà mai problemi di coscienza, delle sue iniquità se ne vanta, se ne fa diritto e privilegio. Continua a ripetere che è l’uomo più invidiato d’Italia!
Ma con Marrazzo non siamo nel caso di Luxuria o di Vendola. Questo è un uomo tormentato, che non è coerente con se stesso, che è attratto da cose che sente come colpe e vergogne. E allora c’è un problema di identità che può travolgerlo
viviana
5. il ritiro di Piero in convento, 29 ottobre 2009, 09:23
Le teorie psicanalitiche si applicano sempre e soltanto ai ricchi ed ai potenti per giustificarne i comportamenti e cercare di comprenderne le cause : si parla di "ego", di identità, di inconscio , di alienazione e si sollecitano gli strizzacervelli a fornire le loro dotte interpretazioni !!
I poveracci invece, specie se extracomunitari e clandestini, sono sempre e soltanto degli "stronzi" brutti, sporchi e cattivi da confinare nei CIE o spedire a marcire in galera anche se hanno rubato solo una mela !!
La società borghese è così !! Cosa ci vuoi fare !!
MaxVinella
6. il ritiro di Piero in convento, 29 ottobre 2009, 21:08, di nando
SONO D’ACCORDO CON TE MAX,IN QUESTA SOCIETà CAPITALISTA E BORGHESE CHI CI RIMETTE SONO SEMPRE I PIù DEBOLI E I POVERACCI!!!!!!!!!!