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il socialista Del Turco arrestato per tangenti, buon sangue non mente
Publie le martedì 15 luglio 2008 par Open-Publishing– il socialista Del Turco arrestato per tangenti-
(buon sangue non mente)
a cura di Paolo De Gregorio, 15 luglio 2008
Immediatamente, il prode cavaliere, strenuo difensore delle vittime del “giustizialismo”, senza aver letto le carte, assolve il socialista di lungo corso Del Turco, vecchio sodale del suo amico Craxi (a cui Berlusconi deve tutto), accusa i giudici di “teoremi” e minaccia la categoria di altre e più severe sanzioni.
La Repubblica fondata sulle tangenti, la corruzione, gli indulti, l’impunità dei potenti, i condoni, le omissioni, la P2, il Lodo Schifani, le varie mafie, i poteri forti come quello editoriale e televisivo (c’è chi si ostina a chiamarla ancora “democratica”), mostra i muscoli contro i magistrati che con Di Pietro sono gli ultimi a cercare di resistere allo strapotere del malaffare.
Nel caso in specie si tratta del più puzzolente verminaio che c’è oggi in Italia, che è il rapporto pubblico-privato nella Sanità, lo stesso caso della S: Rita di Milano, in cui si manifesta una clamorosa migrazione di denaro pubblico verso le convenzioni con la sanità privata, operazione all’interno della quale emergono falsificazioni, gonfiamenti, rimborsi per prestazioni non effettuate, doppioni, dove si fanno operazioni inutili pur di aumentare i rimborsi, dove si fanno trattative sotto banco con i padroni delle strutture private.
Eppure ciò deve fare comodo sia a destra che a sinistra, perché anche un bambino capisce che il nodo che va reciso è quello delle convenzioni pubblico-privato. Abolire queste convenzioni significa dire una cosa molto semplice e chiara: che il servizio pubblico amministra soldi pubblici e segue una logica non di profitto, e che il privato ovviamente, che segue come logica il profitto, lo faccia liberamente sul mercato, facendo pagare ai privati che lo scelgono le sue prestazioni.
Viviamo in uno Stato che si dice liberista e non si capisce perché la sanità privata non debba vivere di luce propria con i profitti dei suoi clienti privati e basta. Se non gli conviene possono chiudere, come tutte le imprese fuori mercato.
Eppure, se nessuno chiede una cosa così evidente e banale, è segno che da questo meccanismo arrivano soldi alla politica, a beneficio del dominio della CASTA che fa finta di non vedere e non sentire e così alimenta sprechi, malaffare, immoralità.
Paolo De Gregorio