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il tracotante di Arcore

Publie le mercoledì 16 settembre 2009 par Open-Publishing
4 commenti

  il tracotante di Arcore -
di Paolo De Gregorio, 16 settembre 2009

Mi sembra, per la prima volta, vedere spegnersi quel beffardo sorriso maturato in anni di impunità e di frequentazioni di giovani ragazze, sostituito da un ghigno nervoso e cattivo di chi vede nemici dappertutto e di chi sente vicina la fine.
Il problema è proprio quello stupidamente negato da Veltroni, è il berlusconismo, irripetibile concentrazione di intreccio tra politica, affari, mafia, denaro, corruzione, monopolio dei media, leggi ad personam, che ha profondamente alterato le regole democratiche.
Tutto questo ha portato la politica ad un livello di astio e di rozzezza mai visti prima.
Visto che la “sinistra sparita” non si accorse, quando era al governo, di questa ferita alla democrazia, che doveva essere sanata con una dura legge sul conflitto di interesse, dobbiamo sperare solo che Fini, riesumando AN, possa far cadere questo governo, la cui fine rappresenterebbe il fallimento del progetto PDL e quindi la fine politica del tracotante di Arcore.
Se si spaccasse il PDL, una parte consistente dei vecchi democristiani all’interno di questo partito, consigliati dalla antiberlusconiana CEI, potrebbero convergere verso l’UDC del sempreverde Casini, e i giochi politici si riaprirebbero finalmente senza Berlusconi, percepito anche all’interno del suo partito come un padrone che comanda. La cosa è fattibile e possibile, dipende solo da Fini che dovrebbe saper sfruttare il momento di totale sputtanamento di re Silvio, indicare la sua incapacità di affrontare la crisi e la sua sottovalutazione con il solito ottimismo di facciata (mentre nei prossimi mesi aumenterà ulteriormente la disoccupazione), ed egli può porsi in alternativa al berlusconismo con la possibilità di non essere più l’eterno secondo.
Ci vergogniamo un po’, ma siamo qui a sperare che AN si ricostituisca e torni la vecchia DC aiutata dalla Chiesa e ciò faccia finire il berlusconismo.
Ma c’è poco da scherzare: Berlusconi e la Lega non hanno niente a che fare con la democrazia, sono pericolosi, e prima spariscono meglio è.
Paolo De Gregorio

Messaggi

  • Una destra senza Berlusconi e la lega fatta da AN ed UDC? impossibile, non ci sono proprio i numeri. Fini nel migliore sei casi può racimolare il 12% dei votie Casini il 6% ma, attenzione, a quanti seggi corrispondono col maggioritario?La lega e berlusca sono maggioritari in tantissimi collegi mentre AN ED UDC per cui insieme racimolerebbero (forse) il 5% dei deputati. Dove vanno con questi numeri?Morale?Dovremo sopportare il tracotante di Arcore ed il tracotante di Ponte di Legno per molti anni e cioè finchè la natura non ci metterà una pezza!michele

    • Beh, veramente il maggioritario - almeno per le elezioni politiche - non c’è più dai tempi della "porcata" Calderoli.

      Che, pur con assurdi sbarramenti ed altre infamie ( tipo il divieto di preferenza), si ispira comunque al proporzionale e non al maggioritario.

      Ma comunque non è questo il problema .... Berluskoni è già largamente minoranza nel paese ... alle ultime europee, mi sono sgolato di dirlo, lui e la Lega ( e quindi anche Fini e c. insieme a loro) non sono andati oltre il 45% dei votanti e sotto il 25% del numero totale degli elettori, compresi quindi anche gli astenuti ...

      Ma evidentemente, anche tra i compagni, sta cosa non si vuole proprio comprendere ed analizzare ...

      Altrimenti senza "bau bau", o comunque con un "bau bau" evientemente debole ( guardare pure la scarsissima audience del megaspot di ieri da Vespa), dovessero poi uscire fuori le magagne nostre ?

      Cioè l’oggettiva incapacità di presentarci come alternativa VERA a Berluskoni e a tutta questa destra ( Fini compreso) ?

      Meditate, gente, meditate ....

      K.

  • Le statistiche dicono tutto ed il contrario di tutto. Spesso leggo che Berlusconi sarebbe in minoranza perchè solo il 25% degli italiani ha votato per lui ma se questo è vero, come mai ce lo troviamo come presidente del consiglio?

    • Perchè alle elezioni politiche del 2008 Berlusconi aveva preso quasi il doppio dei voti.

      Elementare, Watson ...

      Ma il fatto che poi alle europee abbia dimezzato il consenso reale dimostra che non è nè onnipotente nè invincibile.

      E’ vero che la valenza delle europee, pur importanti, è diversa da quella delle politiche ma è anche vero che è proprio Berlusconi che trasforma ogni tipo di elezioni in un referendum sulla sua persona.

      La verità vera è comunque un altra.

      Se il centrosinistra, come con Prodi, fa sul piano sociale una politica oggettivamente di destra è poi persino ovvio che sullo stesso terreno Berlusconi finisce per risultare fatalmente più credibile.

      Il problema è fare una politica totalmente alternativa a quella del Berlusca.

      E qui, conoscendo i polli della "sinistra istituzionale", compresa quella cosiddetta "radicale", la vedo buia ....

      Raf