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l’antipolitica sono loro!

Publie le domenica 18 novembre 2007 par Open-Publishing
1 commento

  l’antipolitica sono loro! –
a cura di Paolo De Gregorio – 18 novembre 2007

Non mi appassiona la politica dei politicanti, quella di piccolo cabotaggio, senza ideali né etica, ma sono basito dal fatto che vi è sul tavolo una ghiotta occasione per liquidare per sempre Berlusconi e non si sfrutta questa opportunità.
Nell’Italia repubblicana non vi è mai stato un personaggio così ingombrante e così lesivo per la democrazia come il piduista di Arcore, che ha realizzato buona parte del disegno eversivo di Licio Gelli e che oggi si appella al popolo e non alle regole democratiche, pericolosamente vicino ai modelli culturali del fascismo.
In questo momento è isolato dai suoi stessi alleati che vedrebbero come una liberazione la sua uscita di scena.
Basterebbe concordare tra partiti di governo, Alleanza Nazionale e UDC una legge elettorale, gradita soprattutto a questi ultimi, che contenga tra l’altro anche la ineleggibilità di chi è in conflitto di interesse.
Il paese si aspetta un nuovo corso politico basato su una legge elettorale che riduca drasticamente il numero dei partiti, con lo sbarramento del 5% e il ritorno del voto di preferenza, che consenta una governabilità per 5 anni con maggioranze omogenee sia alla Camera che al Senato, che renda più rapidi i lavori parlamentari e molti altri aggiustamenti.
Con il Cavaliere sdegnosamente sull’Aventino nel suo rifiuto di trattare la materia, sarebbe possibilissimo votare, a maggioranza semplice (senza toccare la Costituzione per evitare la necessità di maggioranza qualificata), una riforma elettorale che sommi governabilità e conflitto di interesse, con il risultato immediato di far sparire tutti i partiti sotto il 5% e pensionare il Berlusca.
Il voto contrario di Forza Italia e dei piccoli partiti sarebbe minoritario e la legge passerebbe sicuramente.
Se questa operazione politica, realistica, giusta e possibile non verrà posta in essere, dovremo seriamente meditare se viviamo in democrazia o nella repubblica di Gelli e la vera ANTIPOLITICA avrà vinto.
Veltroni, Fini, Casini, dimostrate di esistere!
Paolo De Gregorio

Messaggi

  • Il buon Gramsci affermava che tutto è "politica" : alzarsi la mattina, andare a comprare il giornale, ascoltare la radio etc, , Di conseguenza partendo da questo assunto non potrebbe esistere l’ "antipolitica", se non intesa come un agire repressivo ed autoritario, volto ad impedire agli altri l’esercizio delle più elementari libertà e l’affermazione dei propri diritti : in questo senso il fascismo era "antipolitica".

    Parlare di "antipolitica" e accusare i propri avversari politici di tale atteggiamento significa di fatto assurgere al ruolo di demiurghi e riconoscersi in via esclusiva come unici depositari del verbo e supremi custodi di un’ortodossia, che è solo il paravento dietro cui nascondere una precisa volontà egemonica e di dominio.

    Freud affermava che , per mantenere un’accettabile livello di civilltà, esisteva una ben precisa soglia di repressione, superata la quale la stessa si giustificava solo come strumento di dominio e di mantenimento dello status quo.

    I veri antipolitici sono solo coloro che auspicano il superamento di detta soglia e operano nella società per perpetuare il proprio potere, conservare privilegi e per mantenere le distanze sociali e di classe.

    MaxVinella