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la INNSE insegna: come diceva e faceva il Che niente si ottiene senza la lotta

Publie le sabato 8 agosto 2009 par Open-Publishing
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Riceviamo questo post da un gruppo di operai che ce ne chiedono la pubblicazione in solidarietà alle lotte degli operai della INNSE che paiono aver aperto uno spiraglio per la salvezza della fabbrica.
Volentieri pubblichiamo questo contributo in loro onore.

Cari Hildita, Aleidita, Camilo, Celia e Ernestino,
se un giorno dovrete leggere questa lettera é perché non sarò più
tra voi. Quasi non vi ricorderete di me e i più piccoli non mi
ricorderanno affatto. Vostro padre é stato un uomo che agisce come
pensa ed é stato certamente fedele alle sue convinzioni.
Crescete come bravi rivoluzionari (che vuol dire buona condotta, serietà,
amore alla rivoluzione, cameratismo). Studiate molto, per poter dominare
la tecnica che permette di dominare la natura.
Ricordatevi che ognuno di noi, da solo, non vale niente.
Soprattutto siate capaci di sentire nel più profondo di vuoi stessi ogni
ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo.
E’ la qualità più bella di un rivoluzionario.
Arrivederci, bambini miei, spero di rivedervi ancora.
Un grande bacio e abbraccio da papà

Per quale motivo il Che ha questa pericolosa abitudine di continuare a nascere?
Più lo insultano, lo manipolano, lo tradiscono, più egli nasce. E’ il maggior nascente del mondo.
Non sarà perché il Che diceva quello che pensava e faceva quello che diceva?
Non sarà per questo che continua a essere così straordinario
in un mondo dove le parole e i fatti si incontrano raramente,
e quando si incontrano non si salutano perché non si conoscono?
Eduardo Galeano

Che Guevara non fu, come a molti piacerebbe, un uomo del “suo tempo”.
Continua qui l’articolo pubblicato da crazyhorse70

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