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la disinformazione e un ghetto

Publie le mercoledì 24 giugno 2009 par Open-Publishing

Ho accolto spesso delle compagnia italiane
dando loro appuntamento nel mio quartiere Barbes luogo reputato per aver accolto
gran parte dell’immigrazione magrebine e senegalesi (ex colonie francesi)dagli anni sessanta
uscendo dalla metro hanno avuto un po paura dei "vucumbra"
che si accalcano all’uscita della metro e che non sapevano come comportarsi
nell’attesa di ritrovarmi prese dal panicato,allora ho loro spiegato che questi non sono
dei vucumbra ma sono francesi e che in questo caso siamo noi le straniere
é stato un po difficile spiegarglielo ,far capire che queste persone sono nel loro paese malgrado il colore della pelle ,le ho anche spiegato che i pericoli non vengono con
la gente per strada di colore anche se tanta ma spesso ma fra le persone che ci paiono sicure , il vicino ,il cogniato l’amico dei genitori,tutto italiani che fossero,come mi é accaduto.e che invece non ho mai fin ora avuto problemi con una persona di colore
di origine magrebina o senegalesenel mio quartiere
E vero che i ghetti sono da deplorare ma ed é vero che la non informazione é anch’esso
un ghetto che tiene le persone chiuse nelle proprie paure.