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la famiglia ferita!

Publie le sabato 10 febbraio 2007 par Open-Publishing

  la famiglia ferita!
a cura di Paolo De Gregorio – 10 febbraio 2007

Non è una cosa seria ciò che dicono il Vaticano e la destra italiana (sempre uniti) su quelle quattro regolette dei “DICO” che danno qualche sollievo a unioni di fatto che già si collocano volontariamente fuori del matrimonio e della dottrina sociale e morale della Chiesa.
Queste persone non hanno nulla a che fare con la famiglia tradizionale, hanno già fatto scelte autonome, spesso coraggiose, sovente vivono dei legami più duraturi dei matrimoni cattolici, sono milioni e chiedono semplicemente di avere delle regole socio-economiche che rendano la loro vita meno faticosa e difficile.
Questo accanimento di preti e destra contro queste norme, peraltro già vigenti in buona parte dell’Europa, svela una estrema sfiducia nella coerenza dei cittadini di fede cattolica, che potrebbero abbandonare il sacro matrimonio in favore dei “DICO”, rivelando quanto i principi cattolici in materia di matrimonio siano fragili e inadeguati di fronte ai grandi cambiamenti culturali ed esistenziali delle persone.
Perché è di questo che si tratta, la Chiesa ha perso molto potere proprio tra i suoi fedeli che divorziano, convivono, sono tolleranti verso gli omosessuali, ricorrono alla pillola e all’aborto, usano il preservativo, alla faccia di tutte le feroci reprimende e gli integralismi della religione.
Quanto ai politici di “destra” che difendono a spada tratta le tesi vaticane, c’è da sbellicarsi dal ridere perché sono tutti divorziati, o gaudenti, oppure interpretano il loro matrimonio in modo molto estensivo e mai secondo l’ortodossia che invocano per gli altri, visto che (ciliegina che offro ai navigatori) i parlamentari hanno già da tempo ottenuto una normativa tipo Pacs, per la loro corporazione, senza che il Vaticano dicesse una parola.
La famiglia non è una istituzione immobile e non va difesa in quanto tale, essa subisce tutte le modificazioni e le trasformazioni della società civile e senza dubbio i rapporti tra le persone evolvono verso forme meno rigide, meno inquadrate, più libere e il buon legislatore deve semplicemente prendere atto di questa evoluzione e adeguare le norme per tutti.
Paolo De Gregorio