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la "libertà" non è uguale per tutti

Publie le venerdì 15 dicembre 2006 par Open-Publishing
3 commenti

la “libertà” non è uguale per tutti
a cura di Paolo De Gregorio – 14 dicembre 2006

Esco per una volta dalla stretta attualità cercando di togliermi un peso dallo stomaco, visto che, ogni volta che sento quelli della destra parlare di “libertà”, somatizzo la cosa con aumento della pressione e digestioni difficili.
Questa mia reazione collerica è motivata dal fatto che l’uso del termine “libertà”, come se questo concetto fosse assoluto e interpretato da tutti nello stesso modo, è un imbroglio, e portarlo ossessivamente nel linguaggio politico è motivo di grande confusione e nasconde il fatto che spesso ciò che è una mia libertà, per un’altra persona è una ingiustizia o una oppressione.
La LIBERTA’ non esiste, esistono moltissime libertà che nella quasi totalità vengono offerte dal denaro e godute da chi lo possiede.
Se cerchiamo di fare l’elenco delle libertà che si può permettere una persona che ha un reddito di mille euro al mese, che vive in un quartiere di periferia dove è difficile anche uscire di casa, e che è anche peggio per milioni di pensionati al minimo e con problemi di salute, possiamo concludere facilmente: nessuna libertà.
La maniacale ripetitività con cui Berlusconi si propone campione di libertà è in realtà espressione di un fatto vero, egli parla con entusiasmo delle libertà proprio perché il suo denaro gliele ha permesse quasi tutte, fino a quella massima di diventare capo del governo, grazie ad un potere di visibilità garantitogli dal possedere 3 reti televisive nazionali.
Oggi esistono solo due classi sociali, che non hanno più alcun contatto tra loro, che hanno interessi fortemente opposti, culture alternative, realtà di vita lontanissime, e sono espresse una, da tutto il lavoro autonomo, l’altra dal lavoro salariato, dal precariato, dai disoccupati, dai milioni di pensionati di sopravvivenza.
La classe dominante trova naturale il fatto di possedere tutti i mezzi di produzione e di informazione e, appunto, domina imponendo cosa produrre e cosa consumare, attraverso un apparato tutto di sua proprietà, che produce, pubblicizza con i media, distribuisce nei suoi punti vendita. Questo è un potere assoluto e la politica è subordinata ad esso, e oggi destra e sinistra cercano solo il consenso della Confindustria inchinandosi al suo potere.
Non solo, ma vengono insistentemente chiesti provvedimenti che diminuiscano le tasse, che rendano più flessibile e precario il lavoro salariato, che si taglino le spese sociali, in particolare quelle di sanità e pensioni, si favorisce una immigrazione tutta ad uso e consumo dei datori di lavoro che da questi disperati pretendono tutto e ricattano gli operai italiani.
Ma il danno maggiore arrecato alla classe sociale che obbedisce, non decide nulla, non fa carriera, fa lavori ripetitivi da automa e che oggi teme di perdere anche questi, è il danno mentale a persone senza più speranze o illusioni, abbandonate anche dalla sinistra che accetta il dominio capitalista, e che ha portato buona parte di questa classe a votare Berlusconi, nella sciocca speranza di avere qualche briciola da raccogliere sotto il tavolo.
Le “libertà” di questo popolo subalterno, che non legge, non si informa, non parla, e non crede a niente, sono tutte da conquistare e si chiamano assegno di disoccupazione se non hai un lavoro, assistenza sanitaria veramente gratis, scuola gratuita compresa l’università per i figli dei salariati, pensione sociale a 60 anni per chi non ha reddito, e un numero adeguato di case popolari da poter affittare facilmente a canone equo.
Le uniche libertà che non si comprano col denaro sono quelle ideologiche e quelle religiose, ed esse non sono in pericolo, perché nessun tipo di regime e nessuna repressione sono mai riusciti a comprimerle, e al giorno d’oggi non fanno più paura perché le ideologie sono in declino e la religione cattolica sta a parole con i poveri, ma nei fatti difende la tradizione capitalista.
Chiedo alle persone che mi leggono di diffidare fortemente delle persone che straparlano di “libertà”, e di riflettere sul fatto perverso che un giornale, pensato e finanziato solo per appoggiare la politica del suo padrone, si chiami “Libero” e che schiera fra i suoi “giornalisti” il signor Farina, spione a libro paga della CIA.
Viva la libertà.
Paolo De Gregorio

Messaggi

  • undi 18 décembre 2006 (20h12) :
    Bellaciao, le parasite de l’information alternative
    6 commentaires

    Bellaciao, le parasite de l’information alternative

    Bellaciao, site partisan et sectaire censure tous ceux qui n’obéissent pas à son idéologie. De plus, il pille les autres sites, reprend des articles sans jamais indiquer la source ; parfois, il attribue l’article à une personne autre que son auteur pire il change le contenu de l’article ou encore le titre. Bellaciao ne connaît ni foi ni loi ; aucune déontologie, aucun respect de la propriété intellectuelle. Le narcissique Roberto passe son temps à se prendre en photos avec les politiques, l’information spectacle et ces centaines de textes publiés par jours font de Bellaciao le TF1 et le Macdo de l’info alternative.

    De plus Bellaciao exploite à l’écœurement son histoire de condamnation sachant que Roberto est simplement assigné en justice en tant que témoin assisté en vue d’une éventuelle mise en examen et non mis en examen comme ils le prétendent , il suffit de lire leur texte. Ils prennent les gens pour des cons.

    Nous devons lutter contre ces parasites du net pour sauver l’information alternative.

    Merci de diffuser cette information

    De : anti-parasite
    lundi 18 décembre 2006

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    Commentaires de l’article

    Bellaciao, le parasite de l’information alternative
    18 décembre 2006 - 20h21 - Posté par 90.**.240.***

    Et qui êtes-vous, monsieur l’Antiparasite ?

    James Cognard (28)

    Répondre à ce message

    Bellaciao, le parasite de l’information alternative
    18 décembre 2006 - 20h29 - Posté par 66.***.184.***

    Bonsoir, je dois surfer anonyme pour pouvoir participer aux interventions.

    BELLACIAO au nom de la liberté d’exression enlevez notre baillon.

    Intact Saphir

    Répondre à ce message

    Bellaciao, le parasite de l’information alternative
    18 décembre 2006 - 20h38 - Posté par 217.***.148.**

    je ne suis pas dans le détail,

    mais je constate qu’un article poste dimanche a 11h29 et commenté a 12h et quelques avait disparu a 13h30....

    ce qui prouve que je surfais ce dimanche et que le modérateur de bellacio aussi..

    et qu’il n’a pas aimé mon article.. (on peut le trouver sur http://www.altercommunistes.org/spip/spip.php?article246)

    j’ai écrit pour demander, mais pour l’instant, no comment

    ca ne me gêne d’ailleurs pas qu’un site défende une ligne éditoriale.. il suffit de le dire clairement

    je ne crois pas au journal "apolitique"... même sur le net !

    pam@utopies.org

    Répondre à ce message

  • Due domande al volo:
    1) lei, signor de Gregorio, sa per caso chi è il "padrone" del giornale Libero. Corollario a questa domanda: quale sarebbe la "politica" di questo padrone?

    2) lei definisce il signor Farina "spione a libro paga della CIA". In particolare, a quale sentenza definitiva fa riferimento? Oppure, frequenta lo stesso giro di amici del signor Farina, tanto da poter vantare una apporfondita conoscenza delle sue attività extra editoriali.

    gio

    • Non sono De Gregorio, francamente non so chi sia l’editore di Libero ( anche se non ho difficoltà a comprendere l’orientamento di questo giornale).

      Quanto a Farina, mi sembra però abbia ammesso tranquillamento il suo "assoldamento" da parte dei servizi, il che in se non è un reato penale ( quindi non serve alcuna sentenza definitiva che lo stabilisca) ma certo è cosa che deontologicamente fa a pugni ed è incompatibile con la professione e comunque con la credibilità di giornalista .....

      Rafaniello