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notiziario sulle lotte dei lavoratori 12-15/10/2004
Publie le venerdì 15 ottobre 2004 par Open-Publishing**************************************************************************
* NOTIZIARIO a cura del Centro di Documentazione e
Lotta 12-15/10/2004 *
* http:\it.geocities.com\verbano\archivi\lc08_04.htm
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SOMMARIO: Fiat Arese, General Motors, Morte sul
lavoro, Sciopero scuola in Campania, Tabacchificio
Mindo, Fiat, Call Center Poste, Aticarta, Precarietà
in Trentino, Alcatel e Ixfin, Magneti Marelli, Asm, Ex
Dalmine, Intersile e Carisiel, Alenia, Longoni Sport,
Syndial, Sardegna, Fiat cassino, Manuli, Colussi
AGGIORNAMENTI su http:\it.geocities.com\cen_doc_lotta
12 ottobre 2004
FIAT ARESE: MOBILITA’
La Fiat spiega che dal 31 dicembre scatta la mobilita’
perche’ finisce la cassa integrazione e quindi i 494
lavatori di Arese rimarrebbero senza copertura
salariale. L’anno scorso alla scadenza del periodo di
cassa integrazione, il governo aveva concesso, con un
provvedimento straordinario, la proroga di un anno,
cosa che potrebbe ripetersi anche per il 2005.
L’obiettivo e’ di consentire ai lavoratori di
ricollocarsi nell’ambito delle iniziative varate dalla
Regione Lombardia.
Interviene sulla vicenda Corrado delle Donne dello
Slai Cobas: "l’azienda ha convocato oggi alle 15.30
tutti i delegati sindacali per comunicare la richiesta
della procedura di mobilita’ per i 494 lavoratori".
"Anziche’ incontrare i lavoratori - ha commentato
Delle Donne riferendosi al presidente del Lingotto,
che oggi con la mediazione della Questura di Milano,
aveva dato la disponibilita’ ad incontrare alcuni
rappresentanti dello Slai-Cobas - Montezemolo ha
deciso di licenziare i lavoratori e lo comunica
tramite i suoi dirigenti. Avra’ la risposta che si
merita".
E sembra proprio sfumare l’ipotesi dell’incontro
annunciato questa mattina, quando i lavoratori avevano
sbarrato la via d’uscita dal Politecnico di
Milano-Bovisa per contestare il presidente del
Lingotto, costretto a percorrere alcune vie contromano
con l’aiuto della polizia per evitare il picchetto.
Dalla questura si apprende che "non e’ stata
comunicata alcuna disponibilita’ del presidente della
Fiat Luca Cordero di Montezemolo ad incontrare i
lavoratori dell’Alfa Romeo di Arese".
GENERAL MOTORS: 12MILA POSTI TAGLIATI IN EUROPA
(KATAWEB)
Il colosso Usa dell’auto General Motors taglierà 12
mila posti in Europa, circa un quinto del totale dei
suoi addetti nel Vecchio Continente. Lo anticipano il
Financial Times e la Frankfurter Allgemeine Zeitung,
secondo i quali oltre la metà dei tagli sarà
concentrata in Germania e in particolare alla Opel. In
Germania sono due gli stabilimenti a rischio, a
partire
dal prossimo anno. La drastica ristrutturazione della
Gm fa seguito al fallimento del progetto Olimpia, che
prevedeva forti tagli dei costi in Europa per far
tornare in utile le società del gruppo. Secondo il FT,
"i tagli alla Opel potrebbero aiutare la rivale
Volkswagen a superare lo scoglio dei negoziati coi
sindacati, mostrando ai lavoratori tedeschi cosa può
avvenire se rifiuteranno di tagliare del 30% il costo
del lavoro, come chiede l’azienda".
14 ottobre 2004
MORTE SUL LAVORO A CAMPAGNA (Indymedia)
Un anziano commerciante di frutta a Salerno e un
giovane operaio a Campagna sono ieri morti in
incidenti sul lavoro. La piaga più volte denunciata e
che sembra essersi incancrenita in Campania, ieri ha
fatto altre due vittime. Raffaele Rendina, 70 anni, di
Scafati, è stato investito dal camion di un collega in
manovra nell’area riservata alla sosta dei mezzi.
Ancora avvolta nel mistero invece la morte di
Salvatore Guerriero, 23 anni, di Eboli. Al suo secondo
giorno di lavoro alla torrefazione "Gioia" di Campagna
è stato trovato morto all’inizio del turno di lavoro.
Ha battuto la testa non si sa se per un malore o per
una caduta da una scala. Vito Gioia, titolare
dell’omonima società di torrefazione è accusato di
omicidio colposo.
VERTENZA SCUOLA: SCIOPERO REGIONALE IN CAMPANIA
http://ilmattino.caltanet.it/
Incrocerà le braccia, domani mattina, il personale
docente e non docente della scuola salernitana. Lo
sciopero, a livello regionale, sarà articolato
dall’astensione dal lavoro nella prima ora per le
attività antimerdiane e l’ultima ora per le attività
pomeridiane. La protesta è stata organizzata dai
sindacati confederali della scuola, Cgil, Cisl e Uil.
Sono molti i motivi dello sciopero. In primo piano la
drammatica situazione dei docenti per il sostegno: 561
i posti che non verranno coperti. A conti fatti e
nonostante l’effettiva necessità sancita da una seria
documentazione medica non di parte ma, redatta anche
da funzionari dell’Asl su certificazioni del medico di
famiglia, a Salerno e provincia sono stati richiesti
2.276 docenti a favore dei meno fortunati e ne sono
stati accolti solo 1.715. Ma secondo il ministro per
la pubblica istruzione, Letizia Moratti, la scuola
salernitana non ha subito alcun taglio agli organici.
Ed è molto strano che al dicastero romano sfuggano
invece dati molto seri e per gli insegnanti ordinari.
Solo per quanto riguarda le scuole elementari i tagli
sono di 53 professori giustificati per il calo delle
iscrizioni; nelle scuole medie inferiori i professori
in meno sono 107. Mancano all’appello 200 insegnanti
di sostegno che si affiancano ai 561 di quelli negati.
TABACCHIFICIO DI SPARANISE
http://ilmattino.caltanet.it/
Fumata nera nel primo faccia a faccia di ieri tra i
sindacati e la nuova proprietà (Andrea Sguazzino e
Mario Natale) del tabacchificio di Sparanise dopo la
recente attivazione della procedura di messa in
mobilità per i 62 dipendenti fissi. I titolari dello
stabilimento, ora denominato Mindo, hanno confermato
la decisione motivandola col fatto che il quantitativo
di tabacco attualmente in giacenza, circa 47.000
quintali, risulta di poca entità rispetto alle
potenzialità lavorative degli impianti e all’organico
a disposizione. Da qui il ricorso al licenziamento
collettivo, per il quale tra i lavoratori tutti,
compresi anche quelli stagionali, c’è molta
preoccupazione.
FIAT: SCIOPERO http://www.kataweb.it/
L’adesione allo sciopero di due ore, a Mirafiori, è
stata secondo i sindacati del 70% con punte dell’80%.
L’agitazione è stata proclamata da Fim, Fiom, Uilm e
Fismic contro il piano di riorganizzazione di Fiat
Auto. Circa mille lavoratori si sono mossi dalle
Carrozzerie per raggiungere il presidio degli operai
in cassa integrazione della Powertrain (ex
Meccaniche), in corso da due settimane contro la fine
della produzione del motore a Mirafiori. Per la Fiat
l’adesione degli operai allo sciopero è stata del
23,8% alle Carrozzerie e del 15% alle Presse.
CALL CENTER POSTE: PRECARI RICONVERTITI?
http://www.ilquotidianocalabria.it
I lavoratori interinali del call-center di Poste spa,
in procinto di fare i conti con la scadenza del
proprio contratto, accolgono benevolmente la proposta
dei consiglieri provinciale e comunale di Rifondazione
comunista, Omar Minniti e Nino De Gaetano. In questo
senso secondo quanto espresso dai due consiglieri
l’azienda potrebbe utilizzare una parte delle
maestranze in esubero per i servizi del centro
notifiche integrato, frutto, quest’ultimo, di un
recente accorrdo tra Comune di Reggio Calabria e Poste
spa. Il centro "Sin" o gli uffici postali, quindi,
"potrebbero essere una chiave per una soluzione
ottimale per tutti, sia per Poste spa che in questo
modo non disperderebbe le professionalità e le
competenze da noi acquisite in questi anni andando a
colmare anche carenze di personale, sia per noi che
conserveremmo il posto di lavoro", dicono i
lavoratori. Silenzio da parte dei diretti responsabili
chiamati in causa. I lavoratori fanno rpesente che
"con la razionalità necessaria si può trovare il modo
di salvaguardare 57 posti di lavoro e altrettantte
famiglie che, diversamente, sarebbero gettate sul
lastrico". Il contratto scadrà il sette gennaio. La
Cgil per domani alle 10,00, ha organizzato una
conferenza stampa per discutere appunto del caso "Call
center Poste spa".
ATICARTA: I LAVORATORI PAGANO LA PRIVATIZZAZIONE
http://www.ladige.it/
Il comitato lavoratori cassaintegrati Aticarta esprime
la sua rabbia. Rabbia perché ritenuti "esuberi"
"perciò parcheggiati in cassa integrazione in attesa
di rottamazione. Per noi "eletti" questa fine sarà
certa, ma purtroppo sarà anche la logica conclusione
per i rimanenti lavoratori. La crisi di questa
fabbrica deriva soprattutto dalla privatizzazione del
polo fumo che a Rovereto ha già causato la chiusura
dell’ex Filtrati e il forte ridimensionamento
occupazionale della Manifattura. Purtroppo, con
amarezza e rabbia, dobbiamo registrare che, ancora una
volta, i lavoratori sono gli unici a pagare i costi di
un’operazione per la quale sono girati più di 4500
miliardi delle vecchie lire. Fino ad una decina d’anni
fa lavorare era considerato sinonimo di sicurezza, ora
anche queste, alla pari di tante altre, chiudono
lasciando i lavoratori e la comunità trentina a terra.
Ma - continua la nota del comitato - a Rovereto tutto
tace: Comune, Provincia e sindacati intervengono a
disastro avvenuto con compitino di fare i pompieri.
Paradossalmente questi "rappresentanti" perdono più
tempo e soldi per discutere di strade e, peggio, di
finanziamenti e prebende per loro che dei problemi
concreti dei loro amministrati".
ENTI TRENTINI: FABBRICA DI PRECARI
http://www.ladige.it/
"La prevista trasformazione in fondazione degli
istituti di ricerca costituisce un ulteriore sviluppo
del processo di precarizzazione del lavoro trentino,
in quanto consentirebbe con più facilità di impiegare
figure professionali come i ricercatori, gli
informatici e in generale i lavoratori della
conoscenza mediante il ricorso a contratti atipici
(collaboratori a progetto, contratti a termine ...)".
È quanto afferma la Rete del precariato sociale di
Trento. "Gli enti territoriali trentini rappresentano
oggi un luogo di produzione di precarietà, disegnando
un futuro di incertezza soprattutto per le nuove
generazioni definito da una medesima condizione di
assenza di diritti (ferie e malattia non pagate ...) e
di forte dipendenza personale".
ALCATEL E IXFIN http://ilmessaggero.caltanet.it/
Da mezza Italia a Roma per scandagliare il fondo dove
da mesi si è incagliata la ex Ixfin : riunione
tesissima, quella di ieri alla Presidenza del
Consiglio convocata da Gianfranco Borghini per
discutere il caso Oliit, 1.800 addetti in tutta
Italia, 50 a Rieti. Dialetti diversi ma comune la
richiesta di chiarezza rispetto alla situazione.
Intanto Rieti va nella lista degli stabilimenti da
salvare benché lo stabilimento non ci sia più da un
pezzo. Intanto in casa Alcatel arriva (sia pure
firmato solo da Uilm in contrasto con Fim e Fiom)
l’accordo sulla mobilità: 3, come annunciato, i posti
da tagliare a Rieti. Nella spaccatura sindacale si
inserisce poi la rivolta dei dipendenti del
Laboratorio Ricerca e Sviluppo: "La rsu non ci
rappresenta, vogliamo due nostri rappresentanti alla
riunione di Lunedì dal sindaco".
MAGNETI MARELLI: SCIOPERO
http://ilmessaggero.caltanet.it/
Ieri i lavoratori di sistemi di sospensioni della
Magneti Marelli di Sulmona hanno scioperato compatti
contro quelli che, in un comunicato sindacale, la Fim
Fiom Uil Ugl Rsu definisce "atteggiamenti vessatori e
provocatori da parte dell’Azienda". Il Direttore della
Sevel in visita allo stabilimento sulmonese si è
"imbattuto" nella provocazione fatta dall’azienda nei
confronti dei lavoratori con ridotta capacità
lavorativa. I cosiddetti invalidi, infatti, sono stati
letteralmente parcheggiati nel corridoio non potendo
attendere alle loro quotidiane e consuete mansioni di
lavoro. L’accusa mossa dalla Amministrazione
sembrerebbe quella di non poter usufruire del lavoro
degli invalidi perché non produrrebbero abbastanza per
l’azienda ma, a quanto pare, solo adesso, il
responsabile di stabilimento se ne è reso conto! Un
atteggiamento che è stato censurato dagli stessi
lavoratori e dai sindacati. Da troppo tempo si assiste
a modi di agire e irregolarità che mettono a rischio
la sopravvivenza dello stabilimento. L’Azienda
dovrebbe dire con chiarezza quali sono le sue
intenzioni per il futuro. Ed è proprio per conoscere
le intenzioni della Magneti Marelli su Sulmona che le
Organizzazioni sindacali chiederanno un incontro
urgente con i vertici nazionali di Magneti Marelli
Sistemi Sospensioni.
ASM: STATO DI AGITAZIONE
http://ilmessaggero.caltanet.it/
Arriva lo stato di agitazione per i lavoratori
dell’Asm. In una nota inviata a tutte le parti in
causa, le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil
e Cisal hanno individuato alcune iniziative da
intraprendere. "Organizzeremo - si legge - una
manifestazione per informare i cittadini sul grado di
sporcizia della città, mentre sospenderemo tutte le
prestazioni straordinarie. Inoltre vogliamo verificare
la legittimità della costituzione della Srl e
richiedere, eventualmente, lo scioglimento. Siamo,
infine, rimasti interdetti leggendo le dichiarazioni
del presidente che addebita la mancata raccolta
semplicemente ai continui guasti degli automezzi".
EX OPERAI DALMINE: BLOCCATA AUTOSTRADA
http://www.salernonotizie.it/
Alcune decine di ex dipendenti della Dalmine hanno
occupato stamani per quasi un’ora l’autostrada
Napoli-Salerno nei pressi dell’uscita di Torre
Annunziata, in entrambi i sensi di marcia, provocando
gravi disagi alla circolazione automobilistica. Gli
operai hanno chiesto un incontro in prefettura.
INTERSIEL E CARISIEL
http://www.giornaledicalabria.it/i
I lavoratori Carisiel e Intersiel di Cosenza, riuniti
ieri in assemblea nella sala comunale Commenda di
Rende hanno indotto alcuni consiglieri comunali a
prendere una posizione. Chiesto un incontro con
Telecom Italia (che ha assorbito Carisiel e Intersiel)
per scongiurare che 240 lavoratori perdano il posto di
lavoro(sono già stati dichiarati dalla Telecom 30
esuberi!). La manifestazione di ieri è stata
organizzata dai sindacati confederali e dalle Rsu.
ALENIA: STATO DI AGITAZIONE http://it.biz.yahoo.com/
Al termine di un’assemblea dei lavoratori dell’Alenia
di Pomigliano d’Arco, in merito alla realizzazione di
alcune parti del Boeing 7e7, e’ stato deciso di
proclamare uno stato di agitazione. Nel corso
dell’incontro i segretari confederali di Fim, Fiom e
Uilm hanno illustrato i contenuti dell’incontro
tenutosi con i vertici dell’azienda.
15 ottobre 2004
LONGONI SPORT: SALVI I DIPENDENTI
http://www.laprovinciadilecco.it
Accordo raggiunto a Roma sulla Longoni Sport di
Barzanò (Lecco) acquistata dal gruppo Cisalfa. Dopo
tanti annunci, si è finalmente stabilito che al Gruppo
Giacomelli Sport subentrerà Cisalfa. A tutti i
lavoratori verrà riconosciuta l’anzianità. Tuttavia, i
negozi della Longoni Sport non riapriranno
immediatamente. Cisalfa ha annunciato di volere
procedere ad una ristrutturazione dei locali. Da
lunedì, per esempio, i dipendenti di Barzanò potranno
ritornare a lavorare, ma il negozio riaprirà alla
clientela solo tra la fine di novembre e l’inizio di
dicembre. E identica sorte toccherà anche agli altri
punti vendita, per i quali è prevista una riapertura
programmata nel tempo.
SYNDIAL: TRE GIORNI DI SCIOPERO
http://www.unionesarda.it/
Si dicono completamente insoddisfatti dei risultati
ottenuti nell’incontro dei giorni scorsi con i vertici
della Sindyal, i rappresentanti sindacali della
federazione unitaria lavoratori chimici. E, pertanto,
propongono uno sciopero, in tutti i settori produttivi
della chimica di Porto Torres, di 64 ore, a partire da
oggi alle 14.
Le proposte dell’azienda sono da considerare del tutto
insufficienti, in particolar modo per quanto riguarda
l’applicazione del turn-over: a fronte di una carenza
di organico turnista di 40 unità, che diventeranno
circa 70 al prossimo 30 dicembre, l’azienda propone
un inserimento di 10 unità, con un percorso che
riprenderà a gennaio 2005. Tale proposta è stata
ritenuta insufficiente per la realizzazione di un
accordo sindacale e per questo motivo è stato
dichiarato uno sciopero di 64 ore con riduzione delle
produzioni su tutti gli impianti a partire dalle ore
14 del 15 ottobre.
PROVINCE SARDE: A RISCHIO 30 DISINFESTATORI
http://www.unionesarda.it
Gli operai addetti alla disinfestazione potrebbero
trovarsi senza lavoro dal 1° novembre. Colpa dei tagli
che la Regione ha deciso sui finanziamenti che
tradizionalmente venivano assicurati alle Province.
L’allarme è stato lanciato dagli assessori
all’Ambiente delle quattro Province sarde che si sono
ritrovati ad Oristano per dibattere i problemi
derivanti dall’insufficienza di trasferimenti
finanziari da parte della Regione. I quattro assessori
hanno concordato la predisposizione urgente di un
documento comune da sottoporre all’attenzione
dell’assessore regionale competente ed alla
commissione consiliare regionale di riferimento. Per
quanto riguarda Oristano diventa preoccupante non
soltanto la situazione della disinfestazione, ma anche
quella del personale, tutto assunto a tempo
determinato. Infatti, essendo insufficienti i
finanziamenti regionali, se non verranno trovate
risorse nel bilancio della Provincia, i 30
disinfestatori verranno licenziati e le zanzare
torneranno a proliferare.
FIAT CASSINO: 700 IN CIG http://www.corriere.it/
Decisi due mesi di cassaintegrazione per 700
lavoratori della Fiat di Cassino. Dall’8 novembre al 9
gennaio è stato stabilito il fermo parziale della
linea B dello stabilimento. Un provvedimento che
interessa 3450 lavoratori che a turno osserveranno un
periodo di sospensione dal lavoro. In questo periodo
sarà ridotta la produzione della Fiat Stilo. Il blocco
produttivo è stato stabilito per permettere i lavori
di ristrutturazione degli impianti, in vista della
produzione della nuova automobile che sostituirà la
Croma.
MANULI: MOBILITA’ PER 24 http://www.ecodibergamo.it/
Chiusura di tutte le attività produttive a Boltiere e
trasferimento delle stesse nello stabilimento polacco.
È il quadro che si è delineato ieri mattina,
all’Unione industriali di Bergamo, dove la direzione
della Manuli Rubber Industries Spa ha convocato le
rappresentanze sindacali per annunciare la cessazione
delle attività produttive a partire dal 1° gennaio
2005 e la contestuale intenzione di mettere in
mobilità tutti e 24 gli addetti produttivi. A
Boltiere, in quella che era la storica Hydrofit
(acquisita nel ’95 dal gruppo Manuli, quando i
dipendenti erano 160) sono 33 i lavoratori operativi:
per i nove impiegati tecnici, al momento, l’azienda
avrebbe garantito la permanenza a Boltiere. La notizia
della volontà di chiusura delle attività produttive
alla Manuli, ieri dall’Unione industriali è rimbalzata
subito allo stabilimento di Boltiere, dove i
lavoratori sono stati convocati immediatamente per
un’assemblea straordinaria che ha decretato
immediatamente lo stato di agitazione e lo svolgimento
di un’ora di sciopero.
EX GHIGI: SCIOPERO http://www.corriereromagna.it/
Oggi i lavoratori del pastificio Colussi (ex Ghigi) di
Rimini scioperano per quattro ore, si tratta delle
ultime rispetto alle dodici decise dai sindacati
nazionali di categoria all’annuncio di vendita
dell’area e della chiusura dello stabilimento. Appare
assai incerto il futuro dei 70 lavoratori, e a fronte
di ciò i sindacati hanno chiesto a Comune e Provincia
di aprire un tavolo per l’occupazione.
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