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notiziario sulle lotte dei lavoratori 19-22/10/2004

Publie le venerdì 22 ottobre 2004 par Open-Publishing

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* NOTIZIARIO a cura del Centro di Documentazione e
Lotta 19-22/10/2004 *
* http:\it.geocities.com\verbano\archivi\lc08_04.htm
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SOMMARIO: Opel, Metro, Reggia di Caserta, Cub,
Agricoltura, Tml 15, Call Center, Comunità Alburni,
Aitras, Parmatour, Star, Multiservizi, Arin,
Disoccupati, Finmatica, Aticarta, Abithi, Oliit, Lsu,
Inalca, Moto Guzzi, Opel, Metro, Reggia di Caserta,
Cub, Agricoltura, Tml 15, Call Center, Comunità
Alburni, Aitras, Parmatour, Star, Multiservizi, Arin,
Disoccupati, Finmatica, Aticarta, Abithi, Oliit, Lsu,
Inalca, Moto Guzzi, Gilardi, Candy, Sardegna, Donora
Candy, Finmatica


AGGIORNAMENTI su http:\it.geocities.com\cen_doc_lotta


19 ottobre 2004

SCIOPERO ALLA OPEL http://www.ilmanifesto.it/

Quinto giorno di sciopero ieri per lo stabilimento
della Opel di Bochum per protesta contro i 12mila
tagli dell’organico annunciati dalla capogruppo Gm. Il
sindacato indica che le astensioni dal lavoro
avrebbero già provocato difficoltà nella produzione
dell’Astra in altri impianti tedeschi della Opel.

METRO: ACCORDO SULL’INTEGRATIVO
http://www.ilmanifesto.it/

Il contratto integrativo del gruppo Metro - siglato a
luglio, approvato con il 76% di sì al referendum tra i
lavoratori, ratificato ieri da sindacati e azienda -
interrompe l’ormai consolidato andazzo di dividere la
platea dei lavoratori tra vecchi e nuovi assunti. Per
la prima volta l’accordo integrativo vale per tutti i
4.700 dipendenti Metro e per tutti i 38 magazzini
italiani della multinazionale tedesca, leader in
Europa del cash and carry (le vendite all’ingrosso).
Il superamento delle disparità di trattamento sarà
graduale, ci vorranno alcuni anni perché vada a
regime. Grazie alla mobilitazione dei lavoratori e al
sostegno delle Rsu, una vertenza durata 18 mesi si è
chiusa all’insegna non della frammentazione, ma
dell’unità. L’aumento salariale annuo è di 1.300 euro
(+40% rispetto all’integrativo precedente). Tutti i
lavoratori godranno di sei sabati di riposo l’anno, il
lavoro domenicale non sarà obbligatorio. L’integrativo
resterà in vigore fino a nuovo accordo. Il
riconoscimento dell’ultravigenza è importante perché
molte aziende (ci ha provato anche Metro) in mancanza
di un nuovo accordo considerano defunto quello
precedente.
La mensa è stato lo scoglio più duro della trattativa.
L’azienda, applicando alla lettera il decreto legge 66
sull’orario di lavoro, pretendeva di restringere il
servizio mensa solo a chi svolge più di 6 ore
continuative. In questo modo oltre la metà dei
dipendenti Metro sarebbero rimasti senza mensa. La
soluzione trovata soddisfa il sindacato. Il pasto (30
minuti) si consumerà a fine turno, fuori dall’orario
di lavoro. Ma l’orario settimale scenderà da 38 a 36
ore. Una pausa caffè di 15 minuti porta l’orario
effettivo a 34 ore e mezza. Il tempo perso da una
parte viene recuperato dall’altra. E al conto vanno
aggiunte le 12 ore retribuite annue per la formazione.
Solo su un punto il sindacato non l’ha spuntata. La
piattaforma cercava di porre un freno alle assunzioni
precarie. Il tentativo è stato bruciato dal contratto
nazionale di categoria che sul punto ha concesso
parecchio (il numero degli apprendisti può arrivare al
50% del totale dei dipendenti).

20 ottobre 2004

SCIOPERO ALLA REGGIA DI CASERTA
http://lnx.casertasette.com

Il sindacato autonomo Flp-Bac ha proclamato lo stato
di agitazione dei lavoratori della Reggia di Caserta e
non esclude iniziative di sciopero "se non si arriverà
in tempio brevi ad una definizione delle problematiche
con la direzione della Soprintendenza". Sul tappeto
c’é la questione della gestione del personale di
vigilanza e la mancanza di programmazione per le
manifestazioni e il blocco della mobilità interna.

CUB: SCIOPERO GENERALE CONTRO LA FINANZIARIA
http://www.kataweb.it/

La Confederazione unitaria di base (Cub) ha annunciato
uno sciopero generale per il 3 dicembre prossimo
contro la Finanziaria del Governo Berlusconi e per la
difesa e il rilancio del sistema previdenziale
pubblico in opposizione a quello che viene definito
"lo scippo del Tfr attraverso la modalità del
silenzio-assenso". La decisione è stata presa dal
Consiglio nazionale della Cub che si è riunito, con
120 rappresentanti delle 20 organizzazioni sindacali
che compongono il sindacato di base, a Firenze.

OCCUPAZIONE: AUMENTI NELL’AGRICOLTURA
http://www.miaeconomia.com/

Aumentano complessivamente di 42mila unità gli
occupati del settore agricolo impegnati sia come
lavoratori dipendenti che come indipendenti, e, a
tutt’oggi sono quasi un milione i lavoratori impegnati
nelle campagne del nostro Paese. È quanto emerge da
un’analisi della Coldiretti sulla rilevazione delle
forze lavoro effettuata dell’Istat nel secondo
trimestre del 2004. Dall’analisi risulta che, rispetto
allo stesso periodo del 2003, in agricoltura è stato
registrato un aumento complessivo del 4,7%, con nette
differenze tra Nord (+5%), centro (+13,3%) e sud
(+2%). Notevole la presenza di lavoratori stranieri. I
dati evidenziano che è straniero un lavoratore
agricolo su dieci, e che la presenza di immigrati
rappresenta una componente strutturale indispensabile
alla crescita del settore. Gli oltre 90mila lavoratori
stranieri occupati nei campi provengono per il 67,3%
dall’Europa dell’est, e sono impegnati, in
maggioranza, nella raccolta della frutta e nella
vendemmia, in attività di raccolta di pomodori,
ortaggi e tabacco, mentre l’allevamento del bestiame
incide solo per il 10,6%.

21 ottobre 2004

TML 15: SCIOPERO http://www.giornaledicalabria.it/i

I lavoratori e le lavoratrici della Società Tml 15 di
Lamezia Terme hanno proclamato lo sciopero ad
oltranza, per il ritardo nei pagamenti dei salari. "I
lavoratori e le lavoratrici - è detto in una nota -
sono stanchi di sobbarcarsi l’onere di una situazione
che ancora ad oggi non ha prospettive di sviluppo
certe. Le responsabilità di questa situazione di crisi
vanno ricercate comunque in chi, frettolosamente, ha
deciso di defilarsi, pensando erroneamente di
scaricarsi di ogni responsabilità, e facendo finta di
dimenticare che questa iniziativa industriale è sorta
con i soldi pubblici".

CALL CENTER: TRIPLICATI GLI ADDETTI
http://www.miaeconomia.com

Intervistatori telefonici, televenditori, addetti
all’assistenza clienti, addetti al recupero crediti,
consulenti finanziari; è assai vario il mondo dei call
center, un fenomeno globale che sta investendo tutti i
settori produttivi ma sopratuttto Tlc, Tv e Internet.
Un boom che in quattro anni ha fatto triplicare il
numero degli addetti che passano così da 73mila a
192mila. Dati alla mano, secondo quanto rilevato
dall’Osservatorio Contact Center, lo sviluppo del
settore è stato vertiginoso anche a causa degli
strumenti della legge Biagi, con gli oltre 10mila
contratti a progetto conclusi nel corso del 2004. In
Italia, la maggiore concentrazione di call center è in
Lombardia e Lazio (rispettivamente con 22.100 e 16.100
postazioni-operatore). Seguono poi le 8.800 postazioni
di Sicilia e Sardegna, le 6.300 del Piemonte, le 6.000
dell’Emilia-Romagna, le 5.350 della Toscana e le 4.800
della Campania.
Complessivamente l’età media degli addetti è di 28
anni, con una prevalenza significativa di donne (62%).
Elevato anche il livello di istruzione: il 67% degli
operatori sono diplomati e il 31% laureati. I
lavoratori dei call centre sono dunque prevalentemente
giovani: hanno maggior dimestichezza con le nuove
tecnologie, tempi di apprendimento brevi e una
maggiore disponibilità ad un lavoro flessibile, per
certi aspetti molto stressante. L’attività è infatti
spesso caratterizzata da sovraccarichi di lavoro,
rigidi sistemi di controllo, monotonia e ripetitività
dei compiti, forte intensità dei ritmi, saturazione
dei tempi.
Per il campione intervistato, la Legge Biagi produrrà
nei call center un significativo aumento della
flessibilità (45% delle aziende intervistate), ma i
tempi di attuazione saranno necessariamente
medio-lunghi (39%). Sempre secondo il parere degli
intervistati le forme contrattuali più valide sono i
contratti a progetto (50%), la somministrazione di
lavoro a tempo determinato (44%) e il part-time
riformato (37%).

COMUNITA’ ALBURNI: SI INCATENA PER AVERE LO STIPENDIO
http://www.lacittadisalerno.quotidianiespresso.it/

Si era incatenato al termosifone dell’ufficio turismo
della comunità montana "Alburni" di Postiglione per
protestare contro il mancato pagamento dello
stipendio, ieri mattina a mezzogiorno ha riscosso
l’assegno presso il servizio tesoreria. La vicenda
vede protagonista uno dei circa duecento idraulici
forestali assunti dalla comunità. Tremila euro è la
somma che gli è stata accreditata, l’equivalente di
tre mesi di lavoro. Un gesto, il suo, che ha colto
tutti di sorpresa, in primis i dipendenti dell’ente
comunitario. Come i suoi colleghi, l’uomo non aveva
potuto, lo scorso mercoledì, percepire lo stipendio di
luglio e agosto.

AITRAS: REVOCATO SCIOPERO http://www.lasicilia.it

Si è concluso positivamente l’incontro di ieri che si
è tenuto presso l’assessorato regionale ai trasporti:
le associazioni di categoria hanno quindi deciso di
revocare lo sciopero del 30 ottobre prossimo. Tra le
priorità la rivisitazione della norma sull’orario di
partenza dei tir dalla Sicilia.

PARMATOUR: PREOCCUPAZIONE PER I LAVORATORI
http://www.gazzettadiparma.it

Parmatour è in vendita: l’ex galassia del turismo dei
Tanzi si appresta a cambiare padrone. Non si sa ancora
se come gruppo, nella sua complessità, o un pezzo alla
volta. L’incertezza resta grande: anche e soprattutto
per i dipendenti. Perchè se il futuro è un enorme
punto interrogativo, il presente non è affatto roseo:
al primo ottobre, infatti, i dipendenti assunti con
contratto a tempo indeterminato (considerando anche le
16 che sono in maternità) erano 444, di cui ben 163
sono attualmente in cassa integrazione.

STAR: 21 IN MOBILITA’ http://www.gazzettadiparma.it/

La direzione aziendale dello stabilimento Star di
Corcagnano ha comunicato alla Rsu e alle segreterie
dei sindacati alimentaristi Flai, Fai e Uila di voler
aprire una procedura di mobilità per 21 lavoratori (3
impiegati e 18 operai). Il confronto è stato
immediatamente interrotto e martedí si è tenuta
l’assemblea dei dipendenti in sciopero. La Star
continua a realizzare utili (nel 2003 25 milioni di
euro di utile netto). Flai, Fai e Uila di Parma non
sono disponibili per operazioni che minerebbero il
futuro dello stabilimento depauperandolo di personale
qualificato. Dopo lo sciopero di martedí è stato
dichiarato lo stato di agitazione e ulteriori forme di
lotta verranno messe in atto nei prossimi giorni. Lo
stabilimento è di proprietà della Star ( famiglia
Fossati) dal 1965, quando fu acquisito dalla Boschi.

MULTISERVIZI: 5 GIORNI DI SCIOPERO
http://www.lasicilia.it/

A conclusione dell’assemblea tenuta da tutte le
maestranze che lavorano nella società Multiservizi di
Caltanisetta, i sindacati Cgil, Cisl e Uil provinciali
e di categoria, hanno deciso di attuare un’azione di
lotta contro l’azienda, proclamando cinque giornate di
sciopero di tutti i lavoratori e le lavoratrici. La
vicenda è esplosa ormai da parecchie settimane, quando
cinque lavoratori della Multiservizi, addetti alla
verifica dei passi carrabili, ha ricevuto notizia del
licenziamento. Alla data del 5 ottobre, termine
indicato per la conclusione del rapporto di lavoro, i
lavoratori erano stati messi in ferie, e si era detto
che l’accordo tra Provincia e Multiservizi sarebbe
stata prolungata. Ma evidentemente, il rischio di
licenziamento permane. Anzi potrebbe estendersi ad
altri 11 dipendenti.

ARIN: OPERAI SI INCATENANO
http://ilmattino.caltanet.it

Per protestare contro il licenziamento, 67 operai
edili dipendenti di quattro ditte appaltatrici
dell’Arin, ieri mattina si sono legati con catene e
lucchetti ai cancelli della sede Arin a Ponticelli e
hanno iniziato un nuovo sciopero della fame. La
protesta è stata decisa, secondo la nota della Fillea
Cgil, dopo che i vertici Arin hanno disertato la
riunione del 18 ottobre con l’assessore Oddati per
trovare una soluzione. Da 9 mesi gli operai sono senza
lavoro e salario.

DISOCCUPATI NAPOLETANI: ALCUNE AZIONI DI LOTTA
http://ilmattino.caltanet.it

Due blitz dei disoccupati riaccendono improvvisamente
i riflettori sull’emergenza lavoro. La prima avviene
nel cuore del centro, in quella piazza del Gesù più
volte presa di mira per inscenare proteste; la seconda
sceglie come obiettivo l’aeroporto di Capodichino, e
precisamente la sala passeggeri dello scalo. Due
azioni apparentemente scollegate tra loro, con
protagonisti differenti sigle dell’universo dei
disoccupati. I primi a entrare in azione sono gli
iscritti al "Movimento di lotta per il lavoro-Sedile
di Porto". Una decina di disoccupati, approfittando
della pausa pranzo degli operai che lavorano al
restauro della facciata del Gesù Nuovo, riescono a
introdursi in chiesa e a salire sui ponteggi. Quando
le maestranze si accorgono di quello che sta
succedendo è già troppo tardi: nove iscritti al
Movimento sono già in alto, a una quindicina di metri
d’altezza. Sospesi nel vuoto: minacciano di lanciarsi
giù, scandiscono a gran voce slogan e protestano
contro i ritardi nella pubblicazione delle date dei
corsi di formazione. Passano le ore, cala il sole ma i
senzalavoro non demordono. Mantengono la loro promessa
e ribadiscono che senza assicurazioni politiche
passeranno anche tutta la notte su quei ponteggi
larghi solo 80 centimetri. Intorno alla zona viene
creato un cordone di isolamento. A Capodichino tocca
agli iscritti al "Coordinamento di lotta per il
lavoro". Fedeli a un copione che conoscono ormai a
memoria, i disoccupati entrano alla spicciolata nello
scalo aeroportuale, per poi radunarsi a un segnale
convenuto e convergere (con tanto di striscioni) nella
sala passeggeri. Un blitz in piena regola. Dalla
Questura vengono fatti convergere numerosi agenti del
reparto celere in assetto antisommossa. Fortunatamente
non ci sarà bisogno di loro perché i disoccupati
lasciano aperti i varchi indispensabili a chi deve
imbarcarsi sui voli in partenza e a chi defluisce dal
settore degli arrivi. Poco dopo le 19 sul posto giunge
anche il dirigente della Digos, il vicequestore
Giuseppe Bisogno. Grazie alla sua mediazione i
disoccupati decidono di interrompere la loro protesta:
via gli striscioni e stop ai cori con i quali si
sollecita - ancora una volta - il ritardo nella
comunicazione via Internet delle date di partenza dei
corsi. I protagonisti dell’occupazione sono stati
identificati: nei loro confronti è già scattata una
denuncia. "Siamo di fronte all’ennesimo ritardo
nell’avvio dei corsi di formazione, che era stato
fissato per il 25 ottobre - dichiara Monteleone,
portavoce del Movimento - alla data di oggi non si
conoscono né luoghi, né orari dei corsi".

FINMATICA http://ilmattino.caltanet.it/

È il giorno della verità per Finmatica, e per i 130
dipendenti dell’azienda salernitana. Questa mattina si
terrà l’incontro, al Ministero del Lavoro, per
decidere se procedere al licenziamento dei lavoratori,
così come l’azienda vorrebbe, oppure alla
cassintegrazione straordinaria in vista di una
ristrutturazione aziendale, così come le
organizzazioni sindacali hanno chiesto. Dalla riunione
di oggi, quindi, o Finmatica s’incammina verso un novo
percorso di attività oppure sarà chiusura e quindi
licenziamenti certi.

ATICARTA: CIG PER 200 http://www.denaro.it/

Cassa integrazione per i dipendenti Aticarta di
Pompei. Ai duecento operai stanno per arrivare le
lettere della Aticarta spa del gruppo Reno De Medici
che annunciano la cassa integrazione guadagni
straordinaria (comunicazione art.1, comma 5 legge
223/91). Il piano di rilancio della De Medici prevede
il passaggio dalla carta bianca alla carta riciclata.
Sembra che grazie al piano si possa prevedere un
ritorno al lavoro per circa 110 dipendenti. Se su 197
almeno una quarantina sono in età pensionabile, il
problema riguarderebbe "solo" una cinquantina di
lavoratori.

ABITHI: CHIUDE http://ilmessaggero.caltanet.it/

Dal trenta ottobre 221 dipendenti della Abithi srl
saranno ufficialmente a spasso, si è conclusa infatti
con la cessazione dell’attività ufficializzata ieri
pomeriggio presso l’ufficio del lavoro provinciale di
Pescara, la crisi dell’azienda di Pianella. Ora
restano gli ultimi colpi di forbice per i 221
dipendenti rimasti in azienda per concludere l’ultima
produzione che dovrebbe servire agli imprenditori per
pagare due mensilità di stipendio arretrate.

OLIIT: LA VERTENZA S’INASPRISCE
http://ilmessaggero.caltanet.it/

Il fallimento decretato dal Tribunale di Ivrea ha reso
ancor più drammatica la situazione dei lavoratori
della Oliit di Chieti che ieri si sono presentati in
massa in Provincia: volevano (erano più di cinquanta)
far sentire la loro voce durante il Consiglio
Provinciale dedicato alle problematiche degli anziani
ma sono stati dirottati nella sala della Giunta dove
hanno incontrato il presidente Coletti, il vice
Aimola, l’ex presidente Mauro Febbo, ed i capigruppo
consiliari di tutti i partiti. Il fallimento mette a
rschio anche la cassa integrazione che attualmente
riguarda quasi tutti i 177 lavoratori. Secondo Di
Matteo (Cgil) già da oggi la fabbrica deve essere
occupata, "bisogna controllare che la macchine non
prendano il volo".

LSU: SCIOPERO IN SABINA
http://ilmessaggero.caltanet.it

La settimana calda degli Lsu sabini è diventata
rovente per lo sciopero dei Lavoratori socialmente
utili della V Comunità montana (Montepiano Reatino) e
del Comune di Fara. Al Comune di Fara tutti e 35 i
lavoratori hanno scioperato. Al Montepiano Reatino si
contestano le decisioni del Governo centrale che ha
negato un prestito di vitale importanza e, senza fondi
a disposizione, due progetti strategici restano nel
cassetto. Il tutto in un quadro che mette a forte
rischio il posto dell’intero organico di Lsu, 70
famiglie che d’ora in poi vivono senza alcuna
certezza.

INALCA: 70 IN CIG http://ilmessaggero.caltanet.it/

L’Inalca, l’azienda di rieti che produce carni in
scatola starebbe per attuare (dal I novembre per due
mesi) la cassa integrazione per 70 dei 230 dipendenti.
Da ieri intanto sono stati messi in ferie "forzate" i
primi 30 lavoratori addetti alla sala disosso. La
notizia della cassa integrazione all’Inalca è
circolata ieri pomeriggio. Da Modena il capo del
personale, Emilio Facioni, non conferma né smentisce
il ricorso alla cig.

22 ottobre 2004

MOTO GUZZI: 220 IN CIG
http://www.laprovinciadilecco.it/

Si aspetta martedì 26 ottobre, quando i sindacati
incontreranno nuovamente la dirigenza aziendale. Il
futuro prossimo di Moto Guzzi passerà anche da lì, dal
faccia a faccia tra i rappresentanti dei duecentoventi
dipendenti che dal 2 novembre finiranno in cassa
integrazione e chi questa decisione l’ha presa. La
motivazione ufficiale è la mancanza di commesse,
legata al clima di incertezza in cui si trova da tempo
la vecchia aquila mandellese. La produzione dei nuovi
modelli, a cominciare dall’attesa Breva 1100, è
slittata da gennaio ad aprile 2005. Difficile
pianificare il futuro quando si faticano ad intuire i
tempi della trattativa che dovrebbe consentire a
Piaggio di rilevare il gruppo Aprilia, a sua volta
proprietaria di Moto Guzzi da quasi quattro anni e
mezzo.

GILARDI: MOBILITA’ PER 21 DIPENDENTI
http://www.laprovinciadilecco.it

E’ sfociato in un’ora di sciopero spontaneo l’incontro
tra rappresentanti sindacali e lavoratori, svoltosi
ieri pomeriggio alla Gilardi di Olginate. Una trentina
circa di operai in tuta blu sono usciti dalla fabbrica
alle quattro di pomeriggio, bandiere del sindacato in
mano, ed hanno rifiutato di chiudere il turno. E’ il
segnale di una preoccupazione che cresce di giorno in
giorno, dopo la decisione dell’azienda di avviare la
procedura di mobilità per ventuno dei settanta
assunti. Questi ventuno esuberi vengono percepiti come
un’operazione di pulizia. Chissà perché è cambiata
l’aria da quando si sono formate le Rsu. Qui alla
Gilardi non sono mai stati abituati ad avere relazioni
sindacali e adesso vogliono fare di testa loro.

GRUPPO CANDY: MOBILITA’ ALLA GASFIRE
http://www.laprovinciadicomo.it

Giorni di tensione alla Gasfire di Erba, dove i
lavoratori ieri hanno incrociato le braccia, per
protestare contro la direzione del gruppo Candy, che
nel piano industriale presentato ai sindacati ha
annunciato la mobilità, concentrata sullo stabilimento
di Donora, nel bergamasco, per 200 lavoratori su 485
occupati. Un ridimensionamento che segue di soli sei
mesi la perdita di altri 90 posti di lavoro, decisi la
primavera scorsa, quando la Candy aveva deciso di
spostare alcune linee di produzione in Repubblica
Ceca.

SARDEGNA: MOBILITAZIONE NEL SETTORE AGRICOLO
http://www.unionesarda.it/

"Sento crescere intorno a me un clima nel quale la
rabbia si accompagna alla frustrazione. Lavoriamo
sodo, cominciamo prima dell’alba, finiamo al tramonto,
ma intorno a noi regna un’insopportabile incertezza".
Nicolino Pes, 48 anni, dà voce dai suoi campi di
Villamar allo scontento dei contadini costretti da
anni a vivere nell’incertezza. "Ci mancava pure questa
storiaccia brutta dello zuccherificio - dice - a
creare ulteriore turbamento. Io sono qui a preparare
il terreno per la semina, ma se non mi danno il via
libera entro due settimane che faccio? E poi non
parliamo dei nodi stoci: il prezzo troppo basso che ci
riconoscono e il prezzo, troppo alto, dell’acqua. Già,
l’acqua, quando c’è, perché quest’anno ne è arrivata,
ma noi in Campidano siamo costantemente alle prese con
la siccità". La svolta nordista di Fin bieticola,
finanziaria dei bieticoltori che ha deciso di far
fuori i contadini del Sud e della Sardegna lanciando
un siluro contro lo zuccherificio di Villasor ha
insomma fatto esplodere con maggior fragore il bubbone
di un settore che da anni va avanti con troppe
incertezze. La Sardegna non può rinunciare a questo
importante settore produttivo, che coinvolge 1.200
aziende, e quasi seimila lavoratori nell’indotto. Il
futuro è tutto da costruire, ma intanto c’è
l’emergenza di una campagna di semina che rischia di
non partire. E di quasi trecento operai (83 stabili,
duecento a tempo) alle prese con una crisi inattesa e
brutale. Ecco perché stamane nelle vie di Cagliari
tute blu e contadini marceranno insieme

TRASPORTO LOCALE: SCIOPERO http://www.kataweb.it

Stop del trasporto locale, oggi, per lo sciopero
nazionale proclamato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil,
che lamentato "lo stallo delle trattative per
pervenire a un nuovo accordo contrattuale". Il
contratto di lavoro della categoria è scaduto il 31
dicembre scorso. Autobus, tram e metropolitana si
fermeranno per tutta la giornata, anche se i sindacati
confederali ribadiscono l’impegno di attuarlo nel
pieno rispetto delle regole. Saranno salvaguardate le
fasce protette. I mezzi pubblici funzioneranno perciò
la mattina presto e nel pomeriggio. L’articolazione
oraria varierà da città a città. A Roma il trasporto
locale si fermerà dalle 8.30 alle 17.00 e dalle 20.00
alla fine del servizio. A Milano dalle 8.45 alle 15.00
e dalle 18.00 in poi.

PUBBLICO IMPIEGO E SCUOLA: SCIOPERI

Proseguono a macchia di leopardo gli scioperi nella
scuola. Dopo la Campania, venerdì scorso, sono partite
mercoledì 20 ottobre le astensioni dal lavoro a
scacchiera di tutto il personale, proclamate dai
sindacati confederali a sostegno dei rinnovi
contrattuali, contro i tagli previsti dalla
Finanziaria e per chiedere un piano di investimenti
pluriennale per il settore. Insegnanti, personale
amministrativo e dirigenti scolastici incrociano le
braccia alla prima ora di lezione o di servizio; il
personale in servizio nel turno pomeridiano sciopererà
all’ultima ora. Oggi si fermano Emilia Romagna,
Umbria, Abruzzo, Lazio e Molise. Il 25 Lombardia,
Calabria e Sicilia, il 26 Veneto e Sardegna, il 27
Liguria e Piemonte, il 28 Trento, Bolzano, Valle
d’Aosta. Esaurito questo pacchetto di scioperi
regionali, il 29 ottobre è in calendario una giornata
nazionale di mobilitazione. Ultima tappa di questo
percorso di mobilitazione sarà il 15 novembre lo
sciopero generale del settore (con una manifestazione
a Roma) che, per la prima volta, seppure su
piattaforme diverse, vedrà fianco a fianco nella
protesta sindacati confederali, Cobas e Gilda.
Prosegue, infine, lo sciopero nel pubblico impiego per
il rinnovo del contratto. L’astensione dal lavoro
interessa i lavoratori della sanità, degli enti
locali, delle agenzie fiscali e dei monopoli.

DONORA CANDY: SCIOPERO http://www.ecodibergamo.it/

Due ore di sciopero questo pomeriggio (dalle 14.30
alle 16.30) e manifestazione al centro commerciale "Il
Borgo" di Romano di Lombardia per distribuire
volantini a sostegno della protesta contro i 185
esuberi annunciati dall’azienda (su 470 dipendenti). È
quanto hanno deciso ieri i lavoratori della
Donora-Candy di Cortenuova al termine delle assemblee
di fabbrica e delle due ore di sciopero proclamate a
livello di gruppo dal coordinamento sindacale di
Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil di Candy.

FINMATICA: CIG PER 130 http://www.salernonotizie.it

Accordo raggiunto presso il Ministero per per le
Attività Produttive dove era in discussione la sorte
dello stabilimento salernitano di Finmatica. Ai 130
lavoratori un anno di cassa integrazione. L’accordo
raggiunto in serata. Ora si spera in nuovi acquirenti.
In prima fila "Opera 21"

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VOGLIAMO DOCUMENTARE L’ATTUALITA’
DELLA LOTTA DI CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO

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