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notiziario sulle lotte dei lavoratori 23-25/11/2004

Publie le venerdì 26 novembre 2004 par Open-Publishing

Lavoro - Disoccupazione

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* NOTIZIARIO a cura del Centro di Documentazione e
Lotta 23-25/11/2004 *
* http:\it.geocities.com\verbano\archivi\lc11_04.htm
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SOMMARIO: Embraco, Amianto, Burgo, Pedus, Conad, Ast,
Burgo di Tolmezzo, Fiat T. Imerese, Siap, Sund,
"Insieme", Coats Cucirini, Omicron, Fiat Presse, Moto
Guzzi, Manufat, Comune di Sestu


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23 novembre 2004

EMBRACO: OPERAI IN PIAZZA http://www.ilmanifesto.it

I lavoratori dell’Embraco di Riva di Chieri hanno
sfilato per le vie del centro di Torino. Una
manifestazione partecipata e rumorosa. La decisione di
chiudere nei fatti lo stabilimento lascia poco spazio
alla serenità. C’è rabbia, e stupore per una decisione
che nessuno si aspettava. La multinazionale brasiliana
Embraco ha annunciato la settimana scorsa l’apertura
della procedura di mobilità per 812 lavoratori su 924.
Di fatto ha decretato la chiusura dello stabilimento
di Riva di Chieri che produce compressori per
frigoriferi. La Embraco dipende ancora dalla
multinazionale americana Whirlpool, ed è per questo
che ieri i brasiliani si sono tirati indietro
nell’incontro all’Amma, l’associazione delle industrie
metalmeccaniche torinesi. Per questo i lavoratori
hanno chiesto un incontro con la Whirlpool.

AMIANTO http://www.ilmanifesto.it

Carlo Farina, a lungo dirigente delle officine
Casaralta a Bologna è stato condannato ieri a un anno
per omicidio colposo plurimo: il processo riguardava
la morte di 16 operai, che a lungo hanno lavorato alla
coibentazione delle carrozze delle ferrovie con
l’amianto. Un anno era anche la pena richiesta dal Pm
Flavio Lazzarini, il difensore di Farina ha già
annunciato che impugnerà la sentenza. A Bologna c’è un
morto per mesotelioma (un tumore incurabile che
colpisce la pleura) ogni 100.000 abitanti; alla
Casaralta, invece, ci sono stati 24 casi su 1000
dipendenti. Quindi una casistica superiore 2400 volte
al normale. I famigliari degli operai morti erano già
stati risarciti un paio di anni fa in seguito ad una
trattativa con Firema, nuova proprietaria delle
officine Casaralta.

CARTIERA BURGO: SCIOPERO http://www.ilmanifesto.it/

Due ore di sciopero, oggi, in tutti gli stabilimenti e
le sedi del gruppo Burgo, operante nell’industria
della carta, contro i 495 esuberi che l’azienda ha
annunciato a livello nazionale. La fermata dalle 13
alle 15, è stata decisa dopo che l’azienda non ha dato
risposte alle richieste sindacali riguardanti il
consolidamento delle attività produttive, la garanzia
su tutti gli stabilimenti, gli investimenti
commerciali ed industriali, la scelta di soluzione non
traumatiche per gli esuberi denunciati a livello
nazionale ed ancora, l’utilizzo degli ammortizzatori
sociali straordinari. Dei 495 esuberi gran parte sono
localizzati nel Piemonte: 70 sono nella sede d San
Mauro Torinese e 46 nella fabbrica di Verzuolo, nel
cuneese.

24 novembre 2004

PEDUS: CONTRATTO http://www.ladige.it

E’ stato firmato ieri dalle rappresentanze sindacali e
dell’azienda il nuovo contratto per i lavoratori della
Pedus. In Trentino interessa i 434 lavoratori del
settore della sanificazione. Tra le novità previste,
l’aumento di 500 euro annui quando il contratto sarà a
regime; l’aumento di 4,5 euro domenicale per ogni
domenica lavorata; la conferma dei contratti a termine
attualmente in essere presso l’azienda;
l’inquadramento dei lavoratori nel Labor Fond per la
previdenza integrativa; la possibilità di anticipo del
Tfr e dell’Inail; alcuni passaggi di qualifica.

VERTENZA CONAD: MOBILITA’
http://ilmessaggero.caltanet.it

Si chiude il tavolo istituzionale costituito per
risolvere la vertenza Conad di Monsampolo. Ma si
prospetta l’avvio della procedura di mobilità per i
lavoratori che non accetteranno il passaggio dal Conad
alla cooperativa Tigrai. Su questo punto l’accordo
finale non c’è stato perché i sindacati chiedevano di
lasciare 70 persone alle dipendenze dirette del Conad.
La mediazione della Provincia e del Comune di
Monsampolo ha fatto sì che alla fine la vertenza si
chiudesse in maniera più soft rispetto alle premesse.
Di fronte all’intenzione del Conad di terziarizzare
tutti i 128 dipendenti alla fine i numeri sono stati
meno pesanti. Ma l’apertura della mobilità significa
sempre posti di lavoro in meno in un momento senza
dubbio drammatico per l’occupazione. Il piano
aziendale, infatti, prevede 55 lavoratori in forza al
Conad di Monsampolo e i rimanenti a S.Salvo (40) e nei
punti vendita del Piceno della società alimentare. Il
nodo rimane il passaggio dal contratto Conad alla coop
Tigrai. Molti lavoratori sono intenzionati a non
accettare, come hanno ribadito i sindacati ieri.

ACCIAI SPECIALI TERNANI: SCIOPERO
http://ilmessaggero.caltanet.it/

Ieri sono state proclamate due ore di sciopero per
turno in tutto il gruppo Ast per tenere le assemblee
ed informare i lavoratori. In quella sede si deciderà
se mettere in atto altre forme di lotta e come e
quando. Se non si riaprirà la trattativa entro il 30
novembre il sindacato è pronto ad inasprire le proprie
posizioni con l’intenzione di ripetere le agitazioni
che furono proclamate ed attuate nello scorso mese di
febbraio. La data cui specialmente i lavoratori
guardano con preoccupazione è quella del 7 dicembre,
il giorno in cui i vertici della multinazionale
ThyssenKrupp decideranno su tutto: strategie ed
investimenti.

BURGO DI TOLMEZZO: SCIOPERO http://www.gazzettino.it/

Braccia incrociate ieri allo stabilimento Burgo di
Tolmezzo. Tutti gli operai dell’impianto hanno infatti
hanno aderito allo sciopero indetto nei giorni scorsi
per protestare contro i tagli sui numeri annunciati
dal gruppo Marchi, una scelta drastica che interessa
tutte le cartiere attive in Italia e all’estero. La
mobilitazione si è frammentata in tre parti, seguendo
l’andamento delle turnazioni. Insieme ai dipendenti
del cartificio carnico hanno scioperato anche quelli
di Duino-Aurisina, minacciati da tagli ancora più
forti, e tutti i colleghi Burgo italiani.

FIAT: CIG A TERMINI IMERESE http://www.kataweb.it/

La Fiat ha comunicato ai sindacati che scatteranno
altre tre settimane di cassa integrazione per 1400
lavoratori di Termini Imerese, questa volta dal 20
dicembre al 9 gennaio. Le tute blu già ora sono
costrette ad un stop forzato: sono infatti in cassa
integrazione dal 15 novembre e il rientro è fissato
per il 5 dicembre. Venerdì è fissato un coordinamento
nazionale di Fim, Fiom e Uilm: "Serve una strategia
unitaria e occorre trascinare in questa vertenza anche
i governi nazionale e regionale - ripetono i sindacati
 altrimenti diventerà sempre più chiaro che il dramma
è solo rinviato".

SIAP LICENZIAMENTI http://ilmessaggero.caltanet.it/

Avevano già protestato giorni fa in Consiglio
comunale. Ieri, gli operai interinali licenziati dalla
Siap sono tornati a Palazzo di città dell’Aquila per
spingere l’amministrazione a cercare una soluzione al
loro dramma. "Siamo una ventina, senza lavoro, e non
sappiamo più a chi rivolgerci - ha detto per tutti
Mario Cipollone -. Il dramma è che in Siap c’è bisogno
del nostro contributo, eppure restiamo fuori".

SUND http://ilmessaggero.caltanet.it/

Oggi arriva la tanto attesa firma per la nuova
gestione del Sund. Il titolare della residenza
sanitaria, Federico Tironese, dovrebbe cedere
l’attività al medico di Chieti Scala. Una svolta
finalmente, ma c’è voluta la minaccia di un doppio
suicidio. Due lavoratrici al freddo, per ore, sotto i
colpi del vento gelato, con il pericolo di precipitare
dal dodicesimo piano. E’ stato l’ultimo atto di una
trattativa estenuante, in atto dall’estate scorsa,
quando la Sund srl amministrata da Luciano Carrozza è
entrata in crisi. Alle 23,35 la vicenda si conclude:
Alessandra e Cristina entrano nell’ascensore. Le donne
si fermeranno a parlare con le autorità per circa due
ore al terzo piano della residenza. E nella tarda
serata di ieri Rifondazione propone di sostenere i
dipendenti del Sund oltre che con un prestito
agevolato offerto dalla Caripe, anche con un fondo di
solidarietà degli Enti locali.

COOPERATIVA SOCIALE "INSIEME": SENZA STIPENDIO
http://ilmessaggero.caltanet.it/

In trenta occupano la sala del consiglio comunale di
Terracina. Sono i dipendenti della cooperativa sociale
Insieme che gestiscono per conto del comune il
servizio di assistenza domiciliare. Non percepiscono
lo stipendio da sette mesi ed il Comune deve loro
circa un milione e mezzo di euro per tutti i servizi
gestiti. Il primo cittadino si è detto sorpreso
dall’azione dei lavoratori visto che la società
Factorit, a cui il comune ha demandato la gestione del
credito, avrebbe dovuto far pervenire i soldi molti
mesi fa. "Ora rimarremo chiusi qui dentro fin quando
non prenderemo i soldi. Sette mesi senza stipendio
sono tanti, troppi. E visto che questa storia va
avanti da anni e siamo arrivati ad un milione e mezzo
di euro di debito, ora abbiamo deciso di dire basta".
Il sindaco dice che tra oggi e domani dovrebbe
arrivare un fax dalla società di factoring che
chiarirà l’intera vicenda. Ma gli operatori della
cooperativa hanno deciso di rimanere in aula anche la
notte dandosi i turni per vegliare il loro stipendio.
E intanto ai lavoratori della cooperativa potrebbero
aggiungersi oggi quelli della Slia per una azione
comune.

COATS CUCIRINI http://ilmessaggero.caltanet.it

Al lavoro "a tempo pieno", dal 29 novembre al 30
gennaio, i 75 lavoratori della Coats Cucirini di Rieti
da alcuni mesi in contratto di solidarietà, per
effetto di un drastico ridimensionamento del personale
varato dall’azienda tessile e costato allo
stabilimento di Rieti 35 posti di lavoro. Una
decisione che non tranquillizza affatto i dipendenti.
Scontata, dunque, la partecipazione dei lavoratori
della Cucirini allo sciopero generale del 30 novembre.
Un po’ meno l’assetto interno della fabbrica su orari
e carichi di lavoro

OMICRON: SCADE LA CASSA INTEGRAZIONE
http://ilmessaggero.caltanet.it/

È buio fitto sul futuro dell’Omicron: l’incontro di
ieri in Provincia che doveva servire a fare il punto
della situazione ha dato piuttosto una plastica
rappresentazione dello stato dell’arte del lavoro e
dintorni a Rieti, con la sala Giunta troppo piccola
per ospitare tutti e 80 i lavoratori dell’azienda (da
tre anni in cassa integrazione) e il tavolo troppo
grande per i pochi che hanno accettato di sedervisi.
All’appuntamento non si sono presentati né i titolari
dell’azienda e neppure i rappresentanti delle
associazioni di categoria.

FIAT: CIG ALLE PRESSE DI MIRAFIORI
http://www.kataweb.it/

Tre settimane di cassa integrazione alle Presse di
Mirafiori dal 20 dicembre al 9 gennaio, a causa del
blocco della produzione a Termini Imerese. In
particolare andranno in cassa integrazione 225
lavoratori dal 20 al 26 dicembre, 200 dal 27 dicembre
al 2 gennaio e altri 200 dal 3 al 9 gennaio.

25 novembre 2004

MOTO GUZZI: CIG http://www.laprovinciadilecco.it/

Sono circa una cinquantina i lavoratori della Moto
Guzzi che in questi giorni si trovano in cassa
integrazione, anche se il provvedimento attivato dal
management aziendale riguarda tutti i 220 lavoratori
della casa motociclistica. La cassa integrazione
ordinaria è scattato lo scorso due novembre, e
dovrebbe terminare a metà del mese di gennaio.

MANUFAT: SCIOPERO http://www.laprovinciadicomo.it/

Le lavoratrici della Manufat di Inverigo sono sempre
più decise a dare battaglia contro i 60 licenziamenti
annunciati dalla proprietà. Per questi giorni hanno
organizzato una serie di scioperi contro il piano di
ristrutturazione che prevede un taglio di oltre il 50%
del personale. La prima fermata sarà di un’ora, si
svolgerà domani dalle 13.30 alle 14.30. Il secondo
sarà in concomitanza con lo sciopero generale del 30
novembre ma sarà di 8 ore anziché 4. Le lavoratrici si
mobiliteranno perché vogliono chiarezza sui piani
futuri. Si chiede di prendere in considerazione altri
strumenti oltre a quello del licenziamento come la
cassa integrazione straordinaria e il part-time. E che
rientrino al più presto tutte le lavoratrici che nei
giorni scorsi sono state mandate in ferie.

COMUNE DI SESTU: SCIOPERO http://www.unionesarda.it

Ieri mattina, al termine di una lunga assemblea, i
circa cento lavoratori del Comune di Sestu (CA) hanno
deciso alzare i toni dello scontro contro il sindaco e
l’intera l’amministrazione cittadina. Da giorni le
rappresentanze sindacali avevano comunicato lo stato
di agitazione, minacciando di incrociare le braccia se
non fosse stata raggiunta un’intesa. L’accordo non è
arrivato. Ieri i rappresentati dei lavoratori hanno
convocato tutti i dipendenti fuori dal Municipio,
nella piazza sopra il torrente Rio Matzeu, per
decidere ulteriori forme di protesta. Un dibattito
acceso e appassionato, con impiegati e operai che
hanno denunciato una a una le tante carenze
dell’amministrazione. Varie le ragioni della
mobilitazione. In modo particolare, i comunali
chiedono l’attivazione della cosiddetta progressione
economica orizzontale: in altre parole, benefici
economici che premino la produttività e l’impegno
profuso negli ultimi quattro anni di lavoro. Al
termine dell’assemblea, i lavoratori hanno proclamato
un giorno di sciopero: incroceranno le braccia martedì
prossimo.

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VOGLIAMO DOCUMENTARE L’ATTUALITA’
DELLA LOTTA DI CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO

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