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pdl e pd uniti dagli interessi economici

Publie le sabato 26 dicembre 2009 par Open-Publishing
25 commenti

Pdl e PD uniti nello sfruttamento dei consumatori e dei lavoratori


Ipercoop apre a Brancaccio quartiere dominus mafioso Graviano ed ha altri programmi. Da anni non sento più parlare di lotta ai supermercati, di difesa del piccolo commercio, di difesa ai consumatori. Sono convinto che Pdl e PD siano legati da grossi interessi economici, da una vera e propria spartizione dei consumatori (gregge) italiani. Oppure mi sbaglio?

Deputati e Senatori di PDL e PD collaborano nella abrogazione di leggi che garantiscono diritti ai lavoratori. Ora sono impegnati a favorire l’arbitrato per impedire ai lavoratori di ricorrere al giudice. Difendono insieme la legge Biagi ed il precariato di cinque milioni di infelici sfruttati e ricattati a quattrocento euro al mese.....

Le regole della Biagi valgono alla Coop come e nello stesso modo dei supermercati privati........

Messaggi

  • Caro Pietro, ormai più che di partiti parlerei di comitati d’affari che lottano tra loro per accaparrarsi le ricchezze e le risorse del paese !!

    E’ chiaro che il lavoro sporco ( narcotraffico, commercio di armi, smaltimento rifiuti, etcc) lo lasciano fare alle varie mafie, che poi compensano i padrini politici portando voti e versando soldi nelle casse dei partiti e nei conti correnti all’estero dei vari leader !!

    Il sistema bancario e la finanza si occupano invece di ripulire i capitali sporchi e allocarli al sicuro nei paradisi fiscali !!!

    In Italia le cose sono sempre funzionate così e non da oggi !!

    MaxVinella

  • Pietro, sto’ cercando di fare qualcosa in Puglia (Taranto). Mi trovo evidentemente da solo, e vedo che le mie notizie non hanno eco.

    Sto’ provando del volantinaggio ed appeso dei manifesti contro il riciclo di denaro fatto dalla grande distribuzione e altri negozi alimentari.

    Qui al Sud (da dove scrivi?) vi e’ una grossa collusione tra criminalita’ organizzata (ndrangheta - mafia) e vendita di alimentari. E’ storicamente accertato che, sin dal dopoguerra, la criminalita’ organizzata ha denetuto il potere sulla distribuzione di alimentari. Parole povere: molti supermercati, macellai ecc. ecc. si sono serviti di capitali sporchi per avviare le attivita’. In seguito le attivita’ hanno dovuto fare quello che la criminalita’ organizzata ha voluto. Considera che molti proprietari di negozi e supermercati (se non i manager proprio) sono affiliati ad una o ad altra associazione per delinquere.

    Questo naturalmente i comunisti non lo hanno capito! Molti credono che fa bene reclutare compagni tra le righe delinqeunziali poiche’ sono ribelli. Niente di piu’ sbagliato. Qui nel meridione, si fa’ un favore alle forze neoliberali se si reclutano i mafiosi o ndranghetani nel sttore alimentare.

    Per concludere: Marco Rizzo e’ venuto a Carosino (TA) per fare un discorso su lotte proletarie. Avendo conosciuto un po’ di comunisti popolari mi sono avvicinato per sentire quello che diceva. Naturalmente non mi ha cagato nemmeno di striscio, e la mia politica me la devo portare avanti da solo (e con la mia compagna). Megli cosi’.

    Pero’ anche io ho avuto il sentore che PD e PDL + Lega COOPERATIVE + Grande distribuzione mangiano nello strsso piatto (tanto per utilizzare un’espressione tipicamente meridionale!)

    datemi una mano, per favore. un piccolo aiuto da annozero e che tempo che fa non guasterebbe, grazie.

    Sal Fiore

    http://www.salvatorefiore.com

    • Mii... Ci vorrebbe qualcuno davvero bravo per riuscire ad aiutarti: dici che il Sud langue in mano alle organizzazioni che detengono il controllo della distribuzione alimentare, e nello tempo stesso infanghi un imprenditore cooperativo che investe nello stesso territorio portando un modello alternativo!

      Le Cooperative del Nord stanno rischiando i loro soldi ed il loro tempo per portare un modello diverso da quello che lamenti tu, e tu ne parli così?

      Tutti gli imprenditori privati che sino ad ora hanno provato ad aprire a Catania e Palermo sono scappati, o stanno scappando, a gambe levate, e tu accogli in questo modo l’unico sistema di imprese che ancora ha la determinazione di provarci?

      Ma dove sarebbero le affinità della Coop con gli imprenditori locali, che impiegano la manodopera in nero? Ma ti rendi conto di quello che dici?

      Spero sinceramente che la tua posizione sia isolata. Che quello che hai espresso rappresenti solo te, la tua compagna e poche altre persone.

      Ciao.

      Calò.

    • Caro Calò, pur non condividendo la posizione estrema di Sal Fiore, anch’io però non credo nella "missione salvifica" delle Coop nel sud dominato dalle mafie !!

      Per poter ivi operare sono certamente scesi a compromessi se non direttamente con le mafie locali , ma con i "cacicchi" del luogo in funzione di mediatori d’interessi !!

      Per potere impiantare ogni e qualsiasi attività nel sud controllato dalla criminalità organizzata o paghi il "pizzo" o resisti solo qualche mese !!

      Certo le grandi organizzazioni come le Coop hanno svariati modi per sdebitarsi con le mafie , come ad esempio acquistare da fornitori locali , avvalersi di servizi di trasporto controllati dagli amici degli amici, impiegare personale "raccomandato" o fornire supporto nel riciclare capitali !!

      E’ chiaro che una grande struttura come quella della lega Coop può mettere in campo ed utilizzare sinergie ben diverse da quelle di piccolo e medio operatore privato e può quindi trovare più facilmente forme di coesistenza con le mafie locali .

      Anche sulla vantata "diversità del modello" nutro qualche dubbio !!

      Ho avuto anch’io nel passato occasione di intrattenere rapporti professionali con le Coop e posso affermare con assoluta certezza che le differenze con gli altri operatori privati sono davvero minime, anche perchè se non accetti integralmente le regole (sporche!!) dell’economia capitalista non sei competitivo e finisci subito fuori mercato !!

      Non puoi cioè permetterti ad esempio di fare contratti migliori ai dipendenti o vendere a prezzi molto diversi da quelli della concorrenza e/o fissati dai cartelli dei produttori !!

      Le coop, specie nelle regioni rosse, erano e sono poi anche il naturale approdo dei politici trombati, che vengono ivi parcheggiati in attesa di essere successivamente riciclati e rimessi in gioco.

      MaxVinella

    • Qui si sta parlando soprattutto dell’aspetto legato al commercio.

      Ma parlando di Coop e della Sicilia, come non dimenticare la stretta alleanza a Catania tra cooperative edilizie "rosse" ed i cosiddetti "Cavalieri del lavoro", cioè i palazzinari legati al clan Santapaola e denunciati da Pippo Fava che per questo fu assassinato ?

      Vogliamo poi parlare della Coop. Muratori di Ravenna, coinvolta in tutte le cosiddette "grandi opere", dalla Tav al futuristico ponte di Messina, quasi sempre insieme alla famigerata Impregilo ?

      Qualciuno ricorda quegli strani operai col passamontagna calato che seguivano i poliziotti picchiatori dopo l’assalto al presidio di Venaus ?

      Qualche giorno dopo dovettero giustamente scappare portandosi dietro le loro attrezzature, quando la popolazione controcaricò e cacciò sia la polizia che loro ....

      Raf

    • Se poi vogliamo parlare delle Coop diverse da quelle della grande distribuzione alimentare, il discorso si fa ancora più spinoso !!

      Le Coop edilizie e/o di lavoro sono ormai aziende alle quali di cooperativo gli è rimasto solo il nome!!

      Operano infatti in stretta sinergia con le altre grandi imprese private e stringono accordi con le stesse per spartirsi i grandi appalti , manipolando le gare e formando di fatto un unico grande cartello !!

      Non importa chi vinca le gare, tanto poi l’impresa aggiudicataria convolgerà le altre tramite i sub-appalti e si spartiscono insieme la torta.

      Questo tipo di comportamenti fa si che venga del tutto a mancare la concorrenza e gli enti pubblici, come stazioni appaltanti, vedono sempre di più aumentare il costo delle opere e peggiorare la loro qualità.

      Senza trascurare il fatto che molte opere producono anche insanabili danni ambientali ed all’ecosistema, senza che nessuno poi se ne faccia carico o ponga i necessari correttivi.

      Le collusioni con la casta politica sono la piena normalità : in Toscana i relazione ai lavori per l’alta velocità è stata rinviata a giudizio metà giunta regionale ed anche qui i lavori erano cogestiti dalle Coop e dall’Impregilo.

      Le Coop sono organiche a questo sistema e illudersi che si possano fare dei distinguo è da ingenui o da mistificatori!!

      MaxVinella

    • Per la precisione i lavori per l’Alta Velocità risultano appaltati al Consorzio CAVET, costituito da Impregilo, Tecnimont e per il resto da due Coop : Cmc e Crpl !!!!!!!

      Più organici di così non c’è verso !!!

      MaxVinella

    • Caro Max, hai detto bene: chi non può competere, è fuori dal mercato. Che sia per questo che le Cooperative di Consumo badano ai costi? ;o)

      Io preferisco che nel mercato restino imprese sane, che non colludono con le mafie ed applicano la Legge. Anche se la loro presenza indispettisce i duri e puri della mia parte politica, perché hanno bisogno - storicamente - di avere un nemico interno al Movimento.

      Mi guarderei quindi bene, *molto bene*, prima di sputtanare le imprese che vengono ad investire in zone complesse e difficili come tu le hai ben descritte.

      Spero che alle imprese cooperative che stanno investendo in Sicilia, vada l’appoggio dei compagni che credono nella possibilità di una economia diversa, non che approfittano di ogni occasione per raccogliere un risultato elettorale.

      Per quanto riguarda le CPL, sono d’accordo che occorra una revisione del sistema. Spesso raggiungono dimensioni tali da snaturare la loro originaria missione. E sono anche d’accordo con la necessità di migliorare il sistema di controllo, perché spesso sono delle sovrastrutture utili più a recuperare flessibilità e risparmio di costi che non a promuovere occupazione. Starei però attento anche in questo caso a non buttare via il bambino con l’acqua sporca.... ho esperienza diretta di società di pulimenti, sia cooperative che s.r.l. Non credo di dover specificare che tra le une e le altre passano dieci abissi!!! Non c’è nemmeno la possibilità di fare un paragone tra la modalità di gestire (ed inquadrare, ed assicurare, e retribuire) le persone tra le une e le altre imprese.

      Insomma: fermo restando il rapporto di lavoro secondo legge, preferisco che a risparmiare sul costo siano imprese sane come quelle cooperative piuttosto che le altre!!!!

      Ciao!
      Calò

    • Caro Calò, sono d’accordo con finchè si parla di "vere" cooperative !!

      Molto spesso però si tratta di aziende camuffate da cooperative con il solo fine di poter usufruire di agevolazioni fiscali e meglio accreditarsi presso gli enti pubblici !

      Se poi si scende nel campo delle Cooperative Edilizie , sono quasi tutte finte e utilizzate solo per farsi assegnare terreni a prezzi agevolati nei Piani per l’Edilizia Economica e Popolare !!

      Ciao

      MaxVinella

    • Sì, convengo: le aziende pseudo-cooperative sono nemiche del Movimento in generale e della Cooperazione in particolare. Così come i compagni che militano per opportunismo nella sinistra sono i principali nemici della sinistra stessa.

      Il punto però è che l’impegno di 5 grandi cooperative del Nord a sviluppare al Sud una rete distributiva alimentare alternativa a quelle in mano alle mafie, deve essere salutato con speranza, non con allusioni alla loro volontà di "mangiare nello stesso piatto". Chi ha scritto queste bestialità se ne assume la responsabilità politica e penale, se gli amministratori del blog non ne prendono le distanze condividono però l’una e l’altra.

      Sono amareggiato perché trovo sempre troppa facilità (come in alcuni post - non tuoi - pubblicati in questo thread) nello sputtanare la cooperazione, il sindacato, il PD.

      Ho fatto i capelli bianchi militando nel Movimento cooperativo. Tra le poche convinzioni politiche che mi rimangono c’è quella che la disinformazione la fa la destra. Soprattutto la peggiore destra, quella leghista e quella berlusconiana. Che fa d’ogni erba un fascio per contrabbandare dentro affermazioni retoriche la propria verità assoluta. Mischiare il falso col vero, utilizzate questo per colpire con quello, è da persone non per bene. Non è da compagni. E spero anche che porti sfiga a chi lo fa ;o)

      Ciao.
      Calò

    • Caro Calò, in Italia c’è sempre la tendenza a generalizzare ed estremizzare .

      Io riconosco i meriti del movimento cooperativo,anche perchè ho avuto in passato occasione di collaborarci, e non mi sogno di sputare nel piatto in cui ho anche mangiato !!

      Ciò però mi ha anche permesso di vederne i limiti ed i difetti, che non ho difficoltà a rilevare ed evidenziare !!

      Sicuramente nelle vere Coop, pur accettando le regole dell’economia capitalista, c’è più etica che nelle normali aziende private e c’è maggior rispetto per i lavoratori, i clienti ed i fornitori.

      Di contro ho constatato un eccessivo collateralismo con i partiti di sinistra e la tendenza al clientelismo e a favorire fenomeni di voto di scambio.

      E’ chiaro poi che le Coop hanno costituito per anni la principale fonte di finanaziamento per quei partiti e non sempre in forme trasparenti.

      Il bilancio comunque è a favore del movimento, ma occorre arrestare i fenomeni di degenerazione che lo stanno lentamente trasformando in qualcosa di molto diverso e molto simile , nell’operare, alle normali aziende private.

      Ciao

      MaxVinella

    • Ma infatti il buon Calò, più che difendere il mondo cooperativistico ( che indubbiamente è storicamente pieno di luci ma da un pò di tempo anche di pesanti ombre, almeno sul piano del cooperativismo in edilizia e non solo quello, vedi pure vicenda Consorte/Sacchetti rispetto al cosiddetto "risiko bancario"), stavolta ammette chiaramente di voler difendere soprattutto Pd e Cgil ...

      Il Pd si sputtana da solo quasi ogni giorno .. l’ultima è l’offerta del "salvacondotto" a Berluskoni ... quanto al sindacato, immagino nello specifico la difesa sia per la Cgil, basta farsi un giro in qualunque posto di lavoro ....

      Come esempio lampante, cito soltanto la forsennata campagna di meno di due anni fa, anche della Cgil, a favore della destinazione del Tfr nei fondi pensione privati.

      Chia ha dato retta a quelle indicazioni e si è visto andare in fumo il Tfr degli ultimi tre anni, sa chi ringraziare ....

      K.

    • Non volevo fare un discorso politico, il blog è schierato in maniera sufficientemente (e legittimamente) chiara da farmi capire che sarebbe inutile, o superfluo.

      Solo mettere i puntini sulle i rispetto ad un paio di bestialità che avete detto, o tollerato che venissero dette.

      Torno alla mia cooperativa, che persegue il lucro come tutte le imprese che vogliono rimanere sul mercato. Fiero del fatto che il lucro che contribuisco a perseguire non vada ad arricchire le tasche di un privato, ma venga reimpiegato nello sviluppo della cooperativa stessa. Fiero del fatto di lavorare per una impresa per la quale il lucro è il mezzo e non il fine.

      E vi lascio qui, a vagheggiare di imprese che possono esistere senza competere, e al relativo corollario politico.

      Grazie per il confronto.

      Ciao.
      Calò

    • "E vi lascio qui, a vagheggiare di imprese che possono esistere senza competere, e al relativo corollario politico."

      Chissà se la "sòla" sul Tfr dei lavoratori o l’offerta dalemiana del "salvacondotto" a Berluskoni o il ruolo delle Coop nella Tav o nel Ponte di Messina, ma potrei tranquillamente citare pure la consegna di Ocalan ai turchi, i bombardamenti su Belgrado o la legge Treu sul precariato, fanno parte di questa "sana competizione" che tanto auspichi ....

      Questo a proposito di "colollari politici" ... come dire, a ciascuno il suo ....

      K.

    • Non ho la tua preparazione in materia di giuslavoro, K.
      So però che devo a Treu l’inserimento nel modo del lavoro stabile, essendoci approdato anch’io, come tanti, attraverso rapporti di lavoro interinale. E so anche che se ci fosse stata la Legge Biagi quando ero un ragazzo, ora avrei 4 anni di contributi in più. E con me qualche centinaio di migliaia di miei coetanei che come me, prima di avere un lavoro in regola hanno fatto anni di CoCoCo.

    • Prima della Legge Treu il lavoro interinale ed i Co.co.co non esistevano proprio ...

      E, al di là delle finte statistiche di Tremonti e Berluskoni ( ma che evidentemente piacciono pure al Pd), statistiche per le quali basta un giorno all’anno di chiamata interinale per risultare un occupato, la disoccupazione giovanile era allora comunque minore di adesso ...

      E comunque non è che l’aver creato forme di schiavismo, sia pure temporaneo, sia una cosa della quale vantarsi ... il fatto stesso che si finisce per elogiare non solo la Treu ma pure la Biagi la dice lunga rispetto a quali aberrazioni può portare la logica della "competitività" e del "meno peggio" ...

      L’abbiamo visto in quell’anno e mezzo di governo Prodi ... anzi, di governo Padoa-Schioppa ....

      K.

    • Ricordo che D’Alema a sostegno della legge Treu affermava che è comunque preferibile un lavoro precario e/o interinale, che un lavoro a nero !!

      Il risultato è stato che per i giovani è praticamente sparito i lavoro a tempo indeterminato e che il lavoro nero è aumentato a dismisura !!

      Accettare questa logica del gioco "a ribasso", significa che tra un pò qualcuno dichiarerà che è pur sempre meglio un lavoro a nero sottopagato che nessun lavoro !!

      MaxVinella

    • Il lavoro non lo producono le leggi, ma l’economia. prima del 1970 non c’era uno straccio di legge che lo regolasse: non la 863, non lo Statuto, nulla. Eppure tra gli anni 50 e 70 c’è stato il maggior sviluppo dell’occupazione di tutti i tempi. E si sono fatti tutti una pensione più certa e superiore a quella che avremo noi.

      Le Leggi hanno il compito di regolare il lavoro che il mercato richiede, non hanno la forza di creare lavoro. Per questo quello di cui parlate, il lavoro a tempo pieno ed indeterminato, magari solo feriale e magari con turni fissi, è sparito da almeno vent’anni. Non lo trovi più a Roma, come non lo trovi a Londra, a Parigi, a Madrid. Per non parlare di Mosca o Tirana ;o).

      Forse c’è ancora qualcosa all’Avana, ma non ne sarei così sicuro.

      Dal Ministro del Lavoro, dai Sindacati e dai partiti politici mi aspetto la capacità di normare al meglio le opportunità, non di fare filosofia su un mondo che non c’è più, e su alternative che non esistono in nessuna parte del mondo.

      Ad esempio: far sì che chi fa il co.co.co. abbia almeno contributi ed assicurazione. Questo è quanto prevede ora la legge Biagi, se lo avesse permesso qualcun’altro qualche anno prima, io e migliaia di altre persone avremmo anni di contributi in più.

      Fortunatamente Treu ha reso possibile anche in italia il lavoro interinale. Senza quello non avrei il lavoro fisso che ora ho. O chissà quando lo avrei trovato. L’alternativa qual’era? Gli U.P.L.M.O.? Le Sezioni circoscrizionali per l’impiego che avrebbero dovuto mettere assieme domanda ed offerta?? Ma ROTFL!

      — - ---

      La vostra obiezione di coscienza nell’affrontare con realismo le cose, lascia un vuoto che altri colmano. Rompere sull’interinale, lascia il vuoto in cui la Lega di turno ci infila lo staff leasing. Boicottare il supplementare, fa nascere il lavoro a chiamata. La puttanata dei 36 mesi massimi di contratto, sta facendo lasciare a casa frotte di contrattisti che prima o poi sarebbero passati fissi.

      Ciao.
      Calò

    • Insomma, alla fin fine c’ha sempre ragione la Confindustria ... e questo sarebbe comunque il migliore dei mondi possibili ...

      A parte il fatto che Mosca e Tirana non hanno più da tempo "governi comunisti", ammesso poi che quei regimi militar/burocratici possano mai essere stati considerati tali, la pura "gestione dell’esistente" francamente non mi interessa ...

      La verità è che il Pd, fin dalla defenestrazione di Occhetto nel 1994 ( a paragone di errori compiuti, un D’Alema o un Veltroni avrebbe meritato la fucilazione), ha rifiutato non solo il "comunismo" ma pure ogni ipotesi di tipo socialdemocratico, trasformandosi in un partito liberal/liberista la cui unica aspirazione è appunto la "gestione dell’esistente".

      E comunque, su quel terreno ad essa più congeniale, finirà sempre per essere più credibile la destra, magari ripulita col tempo dagli eccessi di Berluskoni e della Lega, che non una finta "sinistra".

      Ed il Pd morirà di consunzione, ammesso che sia mai veramente nato ...

      Raf

    • ... ti guardiamo noi, della razza di chi rimane a terra....