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petizione per l’abolizione dell’esame di avvocato

Publie le giovedì 8 novembre 2007 par Open-Publishing

IL sistema di accesso alla professione di avvocato ט basato attualmente su esami non regolati dal principio meritocratico nי nella fase di svolgimento, nי in quella di valutazione poichט vi ט uno sbarramento destinato a limitare in modo predeterminato l’accesso di nuovi professionisti al libero mercato previsto invece dall’UE.

Oggi una riforma per l’accesso alla Professione Forense per i praticanti avvocati appare necessaria
L’avvocatura non puע e non deve chiudersi in una "casta" professionale, ma deve essere libera e aperta anche per i nuovi laureati in giurisprudenza. I nostri problemi sono molteplici e vanno dalla formazione all’ inserimento nella professione, nonchי a quello della disparitא di trattamento che riceviamo durante le correzioni dei compiti scritti nelle varie corti d’Appello.

Prima di tutto il biennio di pratica previsto dal nostro regolamento ha poco senso ed infatti in Europa siamo l’unico paese a doverlo svolgere. Gli anni effettivi di tale pratica, poi, sono superiori a due, se si pensa al tempo necessario per crearsi una propria clientela e, sopratutto, a quello intercorrente fra le prove scritte e le prove orali dell’esame di stato, nonchי alla durata di quest’ultime. Alla fine gli anni diventano giא tre (se non addirittura quattro). Sarebbe piש giusto abolirli e fare come avviene per le altre professioni, ad esempio l’ingegnere o l’architetto, che sostengono l’esame di stato subito dopo avere conseguito la laurea. Se questa abolizione del biennio non fosse- per varie ragioni - possibile, allora sarebbe equo adottare misure alternative che permettano il conseguimento d’ufficio dell’abilitazione ad Avvocato a chi risulti in possesso del prescritto certificato di compiuta pratica biennale, rilasciato dalle competenti corti d’appello.

Cosל finalmente cesserebbe di esistere questo "esame di stato", che esige un apparato organizzativo complesso ed inutilmente dispendioso per lo Stato. Un sistema che ormai serve soltanto a giustificare l’indecente realtא che ט davanti agli occhi di tutti, ma che molti fanno finta di ignorare.
Pensiamo ad esempio all’esame di avvocato in certe regioni d’Italia, su un campione di migliaia di candidati, soltanto ad un 25-30% di esaminati ט concesso di arrivare alla fine. Bloccati da un esame scritto, creato al solo scopo di impedire il piש possibile che altri nuovi avvocati possano accedere a questa professione e costituire quindi in futuro una concorrenza.
Inoltre, con l’ultima iniqua riforma voluta da questo governo, in particolare dal ministro Castelli, che con un Decreto Legge ha riformato questo esame, la situazione si ט ulteriormente aggravata, perchט disponendo correzioni incrociate tra le diverse corti d’appello ha determinato una ulteriore distribuzione di queste ingiustizie in tutto il territorio nazionale, con il fine di chiudere l’accesso alla professione di avvocato a migliaia di giovani. Questa riforma svilisce e contrasta con la qualifica di "libero professionista", qual’ט appunto quella dell’ avvocato, e che di per sט non tollera alcuna limitazione di esclusivo carattere corporativo.

In conclusione chiediamo che lo svolgimento del previsto esame di avvocato venga svolto subito dopo la laurea o in alternativa, la sua abolizione

http://www.petitiononline.com/zd4d1234/petition.html