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sen. CLAUDIO GRASSI (PRC): NO AL SIMBOLO UNICO

Publie le giovedì 15 novembre 2007 par Open-Publishing

DICHIARAZIONE ALLA STAMPA:

sen. CLAUDIO GRASSI (PRC): NO AL SIMBOLO UNICO

Ho letto che alcuni grafici sono al lavoro per realizzare un nuovo
simbolo
per la Sinistra. Non so chi siano, chi li abbia incaricati e chi ha
deciso
tutto ciò. Vorrei però ricordare una cosa che mi pare importante.

La cosiddetta "cosa rossa" viene stimata, dai sondaggi più
ottimistici,
tra l’8 e il 10 per cento. Alle ultime elezioni politiche i due
partiti
che hanno nel loro simbolo la falce e il martello hanno raccolto
oltre l’8
per cento. Nonostante ciò, si pensa di fare un simbolo senza falce e
martello. Se la scelta fosse questa la considererei sbagliata non
solo dal
punto di vista politico e culturale (che resta fondamentale), ma
anche sul
piano elettorale.

Occorre infatti valutare seriamente il rischio concreto
che un pezzo importante di elettorato comunista possa confluire
nell’astensionismo qualora non ritrovasse più nella scheda ilsimbolo
delle
lotte operaie - la falce e martello - al quale è legato per
tradizione ed
esperienza.

L’Area Essere Comunisti del Prc ritiene che le forze a sinistra del
Partito Democratico debbano unirsi sui contenuti e nelle iniziative
politiche nel Paese e in Parlamento. Condividiamo pertanto la
proposta di
costruire un soggetto unitario e plurale della sinistra. Ma i partiti
devono mantenere la propria autonomia, perché è giusto che chi è
comunista
possa, se vuole, rimanerlo, così come chi è socialista o verde.

Sì alla Confederazione tra le forze della sinistra, no al simbolo
unico e
al partito unico.

Claudio Grassi, coord. naz di Essere Comunisti