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Fausto Bertinotti : VOGLIO... che a pagare cominci la rendita (12)

Publie le giovedì 13 ottobre 2005 par Open-Publishing

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di Fausto Bertinotti

Il vero scandalo di questo Paese è che vi sia il più grave fenomeno di evasione fiscale dell’Unione Europea.

Spesso si dice che questa evasione è determinata dall’alto livello dell’imposizione fiscale.

In realtà, il livello della pressione fiscale nel nostro Paese non è superiore alla media dell’Unione Europea.

Il suo problema è che è squilibrata ed iniqua. I fatti parlano chiaro.

Le imposte sui redditi da lavoro dipendente e assimilati sono passate dal 41,7% del gettito totale negli anni Ottanta, al 44,3% negli anni Novanta, fino ad arrivare addirittura al 52,5% nel 2002. Il sistema fiscale ha quindi accentuato la tendenza in atto alla redistribuzione del reddito a vantaggio dei profitti e delle rendite.

E lo ha fatto in modo clamoroso, soprattutto a partire degli anni Novanta. Dal 1991 al 2002 il gettito totale delle imposte dirette statali è aumentato in termini reali del 15,4%. Questo incremento nasconde però importanti differenze di classe. Il gettito del prelievo fiscale diretto sui redditi da lavoro dipendente e assimilati è aumentato del 40,4%, mentre quello sui redditi da capitale e da lavoro autonomo è diminuito del 3,6%.

Infatti, mentre i lavoratori dipendenti e i pensionati hanno la ritenuta alla fonte e i loro redditi sono tassati senza alcuna possibilità di deroga (anzi, vengono decurtati ulteriormente dalla mancata restituzione del "fiscal drag"), gli altri redditi, quelli di impresa, ma anche di categorie privilegiate, ordini professionali hanno grandi possibilità di evadere o eludere il fisco. E’ stato calcolato che, per l’esiguo numero di ispettori del lavoro, la possibilità per un’impresa di essere sottoposta a verifica della correttezza fiscale, è di poco superiore allo zero. Così, combattere l’evasione fiscale è come cercare l’ago nel pagliaio.

Il vero punto è che l’evasione e l’elusione sono state incoraggiate dalle misure concrete assunte dal governo delle destre in questi anni: i condoni e le sanatorie hanno, infatti, rappresentato lo strumento essenziale di reperimento di fondi nelle leggi finanziarie (dai capitali esportati illegalmente, al lavoro nero, solo per citarne alcuni).

In una nuova politica, colpire l’evasione fiscale deve divenire la priorità di governo.

Accanto a questo, si possono assumere una serie di misure nella direzione della penalizzazione della rendita finanziaria:

 introdurre una tassazione per le transazioni finanziarie internazionali (tobin tax);

 una nuova curva dell’IRPEF che reintroduca un criterio adeguato della progressività dell’imposta;

 tassare tutte le ricchezze finanziarie e patrimoniali, almeno come avviene nei più sviluppati Paesi europei;

 tassare adeguatamente i guadagni di Borsa e le plusvalenze;

 reintrodurre l’imposta di successione sui grandi patrimoni abolita dal governo Berlusconi

Far pagare tutti e introdurre un vero criterio di progressività può servire anche al riequilibrare i carichi fiscali. L’ICI ne è un esempio: è stato dimostrato che può essere abbattuta l’ICI sulla prima casa, fino alla sua eliminazione, attraverso una penalizzazione fiscale fortissima delle case tenute sfitte e un’imposta progressiva a seconda del numero degli alloggi posseduti.

Rifondazione Comunista Parigi (Bellaciao)

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