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SCIOPERO GENERALE - COBAS ROMA - MANIFESTAZIONE NAZIONALE - 25 NOVEMBRE 2005

Publie le venerdì 25 novembre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Sindacati Manifestazioni-azioni

Sciopero generale, la protesta in piazza a Roma

SCIOPERO GENERALE - COBAS ROMA - MANIFESTAZIONE NAZIONALE - 25 NOVEMBRE 2005

Sulla base dell’approvazione dell’ipotesi d’accordo del contratto scuola da parte del Consiglio dei Ministri e dell’impegno generico del Ministro F. P. Baccini, che alla TV ha dichiarato "speriamo di pagare gli aumenti a dicembre", CGIL-CISL e UIL hanno revocato lo sciopero dell’intera giornata per il 25 e sono tornati alla prima indizione di un’ora di sciopero.

Il Governo temporeggia e approva con grande ritardo,il 18 novembre, l’accordo sottoscritto a settembre, in modo che non ci siano piu’ i tempi per mettere in pagamento aumenti ed arretrati in busta paga nel mese di dicembre e CGIL-CISL-UIL e Gilda ringraziano soddisfatti e sbandierano come "loro merito" aver fatto retrocedere il governo.

In realtà tutti sanno che aumenti ed arretrati slitteranno al 2006 ed il motivo è semplice:il Governo, seguendo la linea della "finanza creativa" del Ministro Tremonti, ha deciso da tempo il rinvio al nuovo anno per non appesantire il conto di cassa dell’anno in corso e per scaricare il tutto sul 2006 e su chi governerà da Aprile in poi.

MA IN OGNI FARSA C’E’ SEMPRE UN GABBATO............ I LAVORATORI DELLA SCUOLA, CHE A DICEMBRE AVRANNO "L’INASPETTATA SORPRESA" DI NON TROVARE IN BUSTA PAGA NE’AUMENTI NE’ ARRETRATI !

Ma i lavoratori della scuola, oltre al sacrosanto diritto agli aumenti ed arretrati (magari un po’ più dignitosi) hanno mille altre ragioni per scioperare il 25 per l’intera giornata :

 CONTRO la finanziaria del governo Berlusconi che opera tagli pesanti alla scuola e ai servizi sociali
 PER la cancellazione dei finanziamenti alla scuola privata e massicci investimenti alla scuola pubblica
 CONTRO il massacro delle pensioni, il furto del TFR e l’inganno della previdenza integrativa
 PER l’abrogazione delle riforme Moratti,delle leggi di parità e dell’"autonomia" scolastica
 PER il potenziamento del tempo pieno, l’obbligo scolastico a 18 anni e la formazione professionale dopo l’obbligo
 PER l’immissione in ruolo dei precari (docenti ed ATA) su tutti i posti vacanti e disponibili
 PER la restituzione di tutti i diritti sindacali ai Cobas e a tutti/e i lavoratori/trici


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