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Triste Italia

Publie le mercoledì 1 marzo 2006 par Open-Publishing
1 commento

Dazibao Povertà Giancarlo Pacchioni

di Giancarlo Pacchioni

Sono forestiero in questo Paese, triste Italia, fatta di lavoro precario, di lavoro che ti spoglia della tua dignità, di dignità che ti spoglia del tuo lavoro. Affitti troppo alti, carrelli della spesa troppo vuoti e troppo costosi, benzina alle stelle che odora ancora di morte.

Sono forestiero in questo Paese, triste Italia dove si plaude a chi maltratta stranieri, dove si cerca la guerra tra civiltà, dove si teme la diversità. I morti ammazzati dalle nostre armi non ci indignano più, spara, uccidi quel bastardo che sta cercando di rubarti l’autoradio, se lo ammazzi domani sarai un eroe, ospite fisso di tutte le trasmissioni.

Sono forestiero in questo Paese, triste Italia, accecati dalla luce corrosiva del fosforo bianco, chiudiamo gli occhi davanti ai corpi senza vita e senza carne di civili morti in nome di una finta democrazia. Barili di sangue vengono svuotati ogni giorno dai nostri alleati, noi compiaciuti li osserviamo silenziosi, intanto avide idrovore a stelle e strisce succhiano petrolio.

Sono forestiero in questo Paese, triste Italia, stanco, affaticato, ma fiero di camminare con la mano sinistra chiusa a pugno verso il cielo.

Messaggi

  • Sono forestiero in questo Paese, triste Italia.....
    ma affinchè ci saranno persone che a testa alta e con il pugno alzato verso il cielo
    sapranno lottare per la liberta’, non avro’ mai paura e non chinero’ mai la testa di fronte alle ingiustizie.

    Ho linkato questo post nel mio blog, grazie !

    Giusy