Home > Il drone

Il drone

Publie le sabato 12 agosto 2006 par Open-Publishing

Dazibao Guerre-Conflitti medio-oriente Gennaro Carotenuto

Un drone è una specie di robot, un aereo in grado di viaggiare senza pilota né equipaggio. Un drone non prova emozioni. E’ un killer perfetto. Non è un granché come tecnologia il drone. Perfino gli Hezbollah ne hanno alcuni. Ma i primi droni erano tutt’altro. I primi droni anzi erano una specie di suicidi, di piattelli da tiro a volo.

Si lanciavano in aria per poi farsi colpire nelle esercitazioni dei bombardieri con i missili aria-aria. Un po’ come quando, nei film western, i cowboy lanciano una moneta in aria e si divertono a colpirla al volo. I vecchi droni facevano la parte delle monetine. In inglese -ovviamente è un anglismo- drone vuol dire fuco, l’ozioso maschio dell’ape. Ozioso e perfino indifeso, già che non ha il pungiglione.

di Gennaro Carotenuto

Dev’esserci stato un cambiamento grave in questo pianeta, una manipolazione genetica che ha trasformato il fuco, il drone, in un’altra cosa. Gli è cresciuto il pungiglione. Ed il drone non è più il piattello da colpire ma è lui a cercare i piattelli per abbatterli inesorabilmente. E’ diventato un’arma offensiva il drone. Un po’ come il popolo ebraico che giustamente stanco di essere vittima rischia sempre più spesso di non essere altro che un carnefice. Da vittima designata a vendicatore, il drone continua a non provare emozioni. E non ne ha provate neanche stanotte quando ha bombardato un convoglio di civili in fuga dal sud del Libano distrutto e scortato dai caschi blu dell’ONU. Era un convoglio grande, cento tra auto e camion, sopravvissuti alla feroce battaglia di Marj Ayoun, un villaggio cristiano a pochi km dalla frontiera. Gli uomini dell’Unifil, la missione Onu nel sud del Libano, avevano fatto le cose per bene e tutti si sentivano tranqulli.

Nelle ore precedenti decine di telefonate erano intercorse tra l’Unifil stessa e lo stato maggiore israeliano. Il convoglio alla fine era stato autorizzato a muoversi ed era già quasi nella valle della Bekaa, in mezzo ai vigneti. Era già scuro quando è intervenuto il drone, rompendo il silenzio della notte mediterranea. Ha sparato almeno cinque missili contro il convoglio di civili con i simboli delle Nazioni Unite. Quando è andato via, sempre silenzioso, il drone, ha lasciato un inferno di sette morti e 36 feriti. "Pensavamo che (il convoglio delle Nazioni Unite che si allontanava dalla zona di guerra) trasportasse armi per Hezbollah. Ci rammarichiamo che il nostro sospetto si sia rivelato infondato", era scritto nel comunicato dello stato maggiore israeliano, letto da un graduato con la stessa voce di Hal9001, il computer di "2001 Odissea nello spazio". Il drone intanto era atterrato dolcemente, sano e salvo, senza provare alcuna emozione.

http://www.gennarocarotenuto.it