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Francia, sostegno a Marie-George Buffet: ancora sulla campagna presidenziale

Publie le domenica 25 febbraio 2007 par Open-Publishing

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Di Collettivo Bellaciao – Rifondazione Comunista – Partito della Sinistra Europea - Parigi

Dal 1° febbraio scorso, ai quattro candidati che si richiamano in varia misura alla battaglia referendaria contro il Trattato costituzionale europeo, Olivier Besancenot, Arlette Laguiller, Gérard Schivardi e Marie-George Buffet, se n’é aggiunto un quinto, José Bové.

Dopo due votazioni, in occasione delle quali il 60-65% dei collettivi si era espresso per Buffet, quando era ormai evidente l’impossibilità di esprimere un candidato/a che raccogliesse il consenso di tutti, MG Buffet ha presentato la sua candidatura.

C’era stata anche l’autocandidatura di Autain et Salesse, la loro petizione che chiedeva il ritiro della candidatura di MGB e l’imposizione del doppio consenso per la scelta del candidato, doppio consenso non più richiesto in occasione della designazione per acclamazione di Bové a Montreuil…

Si é scatenato un putiferio, secondo noi del tutto immotivato, dato che Marie-George era stata preceduta, tenuto conto delle debite differenze, da Besancenot, da Laguiller e da Schivardi, che non avevano partecipato neppure ad un inizio di discussione, mentre Bové si era addirittura ritirato fin dal novembre 2006, sottraendosi sia alla discussione del programma che alla successiva votazione.

In questa situazione, il Collettivo Bellaciao ha deciso di sostenere Buffet, l’unica ad aver accettato di partecipare alla discussione collettiva, ad essersi sottoposta al voto, ad impegnarsi credibilmente a sostenere il programma dei 125 punti.

Noi consideriamo che la personalizzazione della politica sia sufficientemente rappresentata dai Sarkozy, Royal, Le Pen ed da altri : il nostro sostegno a MG Buffet non é legato alla sua persona, peraltro simpatica, coerente e degna di rispetto, ma al suo impegno a sostenere il programma elaborato dai Collettivi anti TCE con il concorso, fra gli altri, dei compagni del PCF.

Il sostegno al PCF da parte di quei compagni di Rifondazione comunista-Sinistra Europea di Parigi che operano nel Collettivo Bellaciao su un piede di parità con tutti gli altri non é un generico sostegno al partito, ma a quelle forze che al suo interno ed intorno ad esso (militanti di associazioni, sindacalisti e altri non iscritti) si battono per rifondarlo, attente a non buttar via il bambino assieme all’acqua sporca.

Consideriamo della massima importanza, in una tale logica, la dichiarazione pubblica di Buffet nella quale la candidata alla presidenza chiarisce che il PCF non parteciperà ad un governo uscito da un’eventuale vittoria di Ségolène Royal, il cui programma liberista condurrebbe la sinistra ad una nuova sconfitta.

Noi che critichiamo i partiti comunisti del XX secolo dal 1968 e dintorni non abbiamo mai scambiato la critica al dogmatismo, al settarismo, alle derive militariste, antidemocratiche ed autoritarie - come a quelle socialdemocratiche – che hanno caratterizzato il socialismo reale e tanta parte del movimento comunista del passato con l’anticomunismo.

Data la situazione di frammentazione della sinistra di alternativa in Francia, dove si parla ancora di Stalin e di Trotzky come se non fossero ormai defunti, non soltanto fisicamente, da oltre mezzo secolo, dove esistono ben due partiti trotzkysti ed un partito comunista con molto piombo nelle sue ali, dove spesso le firme nei volantini che annunciano le manifestazioni delle forze democratiche e progressiste prendono più spazio del testo, pensavamo e pensiamo che il metodo consensuale fosse realistico per la scelta della rosa dei candidati, mentre le primarie sarebbero state necessarie per la scelta del candidato/a.

Primarie aperte ai componenti dei Collettivi ed a tutti i cittadini maggiorenni, compresi i migranti, desiderosi di esprimersi, mediante l’organizzazione di veri e propri seggi elettorali.

Forse molti hanno dimenticato che mentre in occasione del referendum contro il TCE i voti delle varie componenti che hanno contribuito alla nostra vittoria si sommavano, nella campagna presidenziale ogni nuovo candidato sottrae voti al potenziale complessivo delle forze antiliberiste, indebolendone lo schieramento.

A differenza di altri siti, la scelta di sostenere un candidato non ha impedito al nostro di far conoscere ai suoi frequentatori le idee degli altri candidati antiliberisti né di accogliere il dibattito intorno alle loro proposte, nei limiti delle regole che la redazione del Collettivo ha applicato nei quasi cinque anni dalla sua fondazione.

Noi siamo convinti che nessuno deve essere discriminato per le sue opinioni e se vi sono tendenze nello schieramento antiberista a demolire gli avversari mediante campagne diffamatorie o altro, queste tendenze vanno combattute e che un tale operato non debba essere giustificato in alcun modo.

Il nostro avversario, prima che la sinistra moderata, é la destra e il suo populismo fascistoide il cui campione é incontestabilmente Sarkozy.

Per batterlo é necessaria l’unità di tutte le forze disponibili.

Quest’obbiettivo primario é indissolubilmente legato a quello dell’affermazione della sinistra di alternativa : ecco la ragione del voto al candidato della sinistra antiliberista al primo turno.

Vogliamo contribuire al massimo di unità, nello sforzo volto ad ottenere il miglior risultato tattico possibile nell’immediato e ad aggiungere elementi per costruire un risultato strategico che, oltre le scadenze elettorali, sappia far trionfare un’autentica alternativa di società.

Uno strumento importante in questa prospettiva é, a nostro avviso, la costruzione del Partito della Sinistra Europea

Parigi, 5 febbraio 2007

Collettivo Bellaciao – Rifondazione Comunista- Partito della Sinistra Europea PARIGI