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Chi e’ Paolo Ferrero

Publie le domenica 27 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

Chi e’ Paolo Ferrero

ROMA - Paolo Ferrero, vincitore del congresso del Prc, ha 47 anni ed è nato nel 1960 in Piemonte a Pomaretto, un piccolo comune di montagna, zona di fede valdese vicina a Torre Pellice. Dopo le scuole elementari si trasferisce a Villar Perosa, la cittadina eletta a luogo di relax dalla famiglia Agnelli. La passione per la politica e l’ideologia comunista arriva presto. A 17 anni si iscrive a Democrazia Proletaria, una piccola e combattiva formazione politica nata negli anni Settanta a sinistra del Pci.

Dopo essersi diplomato all’Istituto Tecnico Industriale inizia, nel 1978, a lavorare come operaio, allo stabilimento Fiat di Villar Perosa MVP. La sua passione per la politica si fonde con l’impegno nella Chiesa valdese: ha fatto parte della Federazione Giovanile Evangelica Italiana (FGEI), di cui è stato segretario nazionale dal 1985 al 1986. "Ci sono molte superfici di contatto con la politica, questi sono i due luoghi in cui mi sono formato e ho iniziato a fare attività di base" dirà anni dopo per spiegare il connubio tra fede e politica nella sua giovinezza. Dai 27 anni in poi entra in politica a tempo pieno dopo aver conosciuto la Cassa integrazione alla Fiat e occupa ruoli direttivi in Dp. In quegli anni, il cassaintegrato Fiat Ferrero si dà da fare anche fuori dalla politica e costituisce la cooperativa agro-forestale ’Coop Agrovalli’, ancora attiva. Dopo lo scioglimento di Dp nel PRC, Ferrero ne diviene capogruppo consiliare a Torino e guida una corrente di minoranza del partito, erede della vecchia maggioranza di Democrazia Proletaria (con lui ci sono Luigi Vinci e l’ex-segretario di Dp Giovanni Russo Spena), che nel IV Congresso del 1996 del Prc sostiene la mozione del segretario, Fausto Bertinotti.

Dal 1995 al 2006 fa parte della Segreteria del Prc ed è responsabile del Dipartimento associazionismo e movimenti e poi dell’Area lavoro, economia e diritti sociali. Alle politiche del 2006 viene eletto per la prima volta deputato del Prc, carica che però lascia a giugno dopo esser entrato a far parte del governo Prodi come ministro della Solidarietà Sociale. Ferrero diventa famoso per la sua opposizione in Consiglio dei ministri ad alcuni provvedimenti voluti da Prodi, soprattutto quelli sul welfare, fino ad esser definito negli ambienti della presidenza una "testa dura". Dopo la caduta del governo si candida alla Camera ma come tutti gli altri candidati della sinistra radicale è travolto dalla debacle elettorale. (ansa)