Home > Il sangue yemenita sulla pace colombiana

Il sangue yemenita sulla pace colombiana

par antonio camuso

Publie le domenica 9 ottobre 2016 par antonio camuso - Open-Publishing
1 commento

LA PACE COLOMBIANA E IL NOBEL SPORCO DI SANGUE YEMENITA.

Abstract di un articolo proposto al Manifesto

La strage di centinaia di civili yemeniti , partecipanti ad un funerale a Sana’a , ad opera dell’aviazione della coalizione a guida saudita , dopo le lacrimucce dei pacifisti di maniera, sarà ben presto dimenticata, viste le imbarazzanti complicità dei governi europei ed americano e delle loro industrie belliche che stannno facendo lauti profitti da quella guerra dimenticata.

Mentre la comunità internazionale si congratula con il presidente Santos per il Nobel per la Pace, conferitogli per aver firmato l’accordo di pace con le FARC(guerriglia colombiana di sinistra), ben pochi sono a conoscenza della sconcertante connessione tra pace colombiana e guerra Yemenita. Si’, perché se nell’accordo di Pace Bogotà-Farc si elencano le modalità della consegna delle armi da parte di queste ultime, ma non si menziona che fine faranno gli uomini degli squadroni della morte , addestrati dalle agenzie antidroga, i servizi segreti e le multinazionali statunitensi , rimasti ora “disoccupati”.

In questo articolo spiego la realtà dell’Esercito Migrante Armato (EMA), parte integrante dell’Esercito Mercenario internazionale (EMI) che dalla fine degli anni 90 ed a partire dalla guerra del Golfo è stato un fondamentale attore nell’era della Guerra Globale Infinita, dichiarata da George Bush padre.Spiego anche come il numero di mercenari colombiani, o meglio di profughi in fuga da un paese, la Colombia, in cui sta per scoppiare la pace, oggi abbia raggiunto nel solo Yemen la cifra del migliaio di uomini .

Essi operano al fianco della coalizione saudita nella spietata guerra contro i ribelli Houti, ricoprendo i più svariati ruoli: da piloti degli elicotteri di assalto a quelli di scorta dei convogli carichi di bombe e missili che vengono lanciati quotidianamente sui civili yemeniti.

Un lavoro pagato lautamente con stipendi 10 volte maggiori di quelli ricevuti nel proprio paese, la Colombia, per massacrare sindacalisti, politici di sinistra o semplici contadini.
Un lavoro ottenuto grazie a corsi di “professionalizzazione “ a cui governo colombiano e il suo Ministero della difesa hanno contribuito, segretamente in questi anni mentre su altri tavoli si parlava di pace con le FARC

Antonio Camuso
osservatorio sui Balcani di Brindisi