Home > ATTAC Italia : considerazione sul voto europeo

ATTAC Italia : considerazione sul voto europeo

Publie le lunedì 14 giugno 2004 par Open-Publishing
1 commento

Marco Bersani

Care/i, alcune considerazioni sul voto europeo.. Ne discutiamo?

Le elezioni europee svoltesi nello scorso week-end mi sembra delineino alcune
caratteristiche di particolare interesse per il ruolo e l’azione europea
del movimento dei movimenti. Provo a segnalarne alcune.

a) L’astensionismo. Mi sembra il dato più importante e sotto certi aspetti
preoccupante, soprattutto per chi come noi non crede che sia da considerare
"moderno" o "fisiologico" il non voto di più di metà della popolazione.
"E’ esattamente quanto succede negli USA", si usa dire. Infatti, quella
statunitense è molto lontana da essere una democrazia. Mi sembra comunque
rilevante l’abisso di astensionismo rilevato nei Paesi dell’Est (media del
28% di votanti), che segnala come quelle popolazioni, ormai disilluse dalla
libertà del mercato, vivano l’ingresso in Europa - a mio avviso con molte
ragioni- come una pura e semplice annessione.

b) Complessivamente il voto europeo dà molte ragioni alle lotte del movimento
dei movimenti. Sono stati sconfitti i governi della guerra, ma anche i governi
che più direttamente hanno attaccato lo stato sociale, ovvero quel modello
sociale europeo percepito ancora come irrinunciabile dalle popolazioni europee.
Da questo punto di vista i ragionamenti politicisti su "vento di destra
e/o vento di sinistra" potranno servire per le interviste di Palazzo, ma
non avvicinano la comprensione.
Di fatto, le popolazioni europee sembrano mandare chiari segnali ai governi
di qualsiasi schieramento : no alla guerra, ma anche no ai tagli del welfare.
E’ cosi in Gran Bretagna, dove Blair prende una meritata batosta ( e specularmente
la linea chiara di Zapatero -senza ulteriori illusioni- viene riconfermata)
ed è così in Francia e in Germania, governate da schieramenti opposti ma
dalle medesime politiche.

c) L’anomalia italiana. Rispetto al ragionamento sopra esposto, l’Italia
rappresenta ancora una volta un’anomalia. In Italia, la batosta per il Presidente
Eversivo del Consiglio è evidente, ma è altrettanto evidente come il Governo
della guerra e dell’attacco ai diritti oggettivamente tenga. E’ come se
il voto in Italia abbia interiorizzato la filosofia "girotondina" di volere
un ’paese normale’ : poichè Berlusconi è eversivo va mandato via, ma non
si condannano consequenzialmente le politiche neoliberiste, è sufficiente
liberarsi del "mostro". Ciò è possibile perchè l’altra anomalia italiana
è rappresentata da un centro-sinistra totalmente speculare al centro-destra
e che ha condotto una politica e una campagna elettorale senza nessun messaggio
"altro", bensì gareggiando in affidabilità per i mercati, le banche e le
lobbies finanziarie. Ecco perchè la critica contro Berlusconi può affidarsi
a Fini, Casini o Buttiglione: perchè appaiono istituzionalmente affidabili
e perchè D’Alema, Fassino e Rutelli non sono dissimili da loro.
Ecco perchè il "listone" non entusiasma nessuno (a partire dai suoi elettori).
Va bene ma non esagera anche il fronte della sinistra, pacifista o alternativa
che dir si voglia : il complessivo 13% segnala che non è residuale, ma neanche
che abbia sfondato.
In definitiva, in Italia permane un grave problema democratico : quello
di un Paese la cui cultura profonda grazie ai movimenti sta cambiando, ma
in cui la rappresentanza politica è ancora sotto il tratto distintivo della
separatezza, più che della contaminazione.

d) Infine, il voto è stato dappertutto caratterizzato come voto rivolto
alle situazioni nazionali e non come voto rivolto alla dimensione europea
: il Parlamento Europeo che ne verrà sarà ancora una vo|ta una giustapposizione
di rappresentanze nazionali e non un reale Parlamento continentale. Solo
i movimenti sociali possono rendere imprescindibile la dimensione europea,
costruendo reti, vertenze e lotte che parlino aldilà delle situazioni nazionali
: ecco uno dei compiti del prossimo Forum Sociale Europeo, in autunno a
Londra.

Messaggi

  • Caro ATTAC Italia, quello ke ha riportato in questo articolo è veritiero se escludiamo gli attacchi alla destra e in particolare al nostro presidente del consiglio!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Il giornalista che ha redetto questo articolo è di sinistra??Direi che si sente e si nota anche l’accanimento contro il NOSTRO Silvio Berlusconi