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Vivere in pace

Publie le venerdì 8 luglio 2005 par Open-Publishing

Dazibao Movimenti Internazionale Attentati-Terrorismo

di Giancarlo Pacchioni

Il secondo principio della dinamica è esprimibile dalle seguente relazione vettoriale: F=ma.

Newton attraverso il secondo principio della dinamica ha stabilito un legame di diretta proporzionalità tra causa (la forza) e l’effetto (l’accelerazione). Causa ed effetto, causa ed effetto. Causa ed effetto è la base della vita di tutti noi, del nostro agire quotidiano.

11 settembre 2001, 11 marzo 2004, 7 luglio 2005, morte, sofferenza, terrore, disperazione.

I signori della guerra davanti a questa ondata di sangue rispondono con altro sangue.

Alle cause di morte, rispondono con altre cause di morte. Gli effetti sono altri morti, nuove sofferenze, altro terrore, nuova disperazione.

Ai signori della guerra si contrappongono i movimenti per la pace, un popolo eterogeneo accomunato dal desiderio di pace. Accusati di porgere l’altra guancia, noi camminiamo con lo sguardo rivolto all’unico futuro possibile: la pace.

La repressione, la guerra, la violenza, generano solo ed esclusivamente altra violenza. La pace si costruisce con la pace. Un bimbo orfano è un potenziale terrorista, una famiglia felice non fuggirà mai da quell’oasi per imbottirsi di tritolo o per imbracciare un fucile.

Lottare contro il terrorismo significa interrogarsi sulle cause invece di combatterne gli effetti.

Lottare contro il terrorismo significa cancellare il debito dei paesi poveri, significa bombardare di cibo i bambini che muoiono di fame, significa regalare istruzione, significa bombardare con i libri e con i medicinali, significa creare i presupposti perché tutti, e sottolineo tutti, possano vivere una vita dignitosa. Combattere il terrorismo significa seminare pace con la pace.

In nome del mercato sfruttiamo tutti i sud del mondo, pesce grande mangia pesce piccolo. In nome della democrazia uccidiamo e sfruttiamo le risorse altrui. In nome della pace torturiamo ed uccidiamo.

In Italia sono continui gli sbarchi dei clandestini, li chiudiamo nei cpt della vergogna e li rispediamo al mittente, ovvero ancora una volta contrastiamo gli effetti. Ma le cause? I signori che ci governano si sono domandati le cause di questo esodo continuo? Combattiamo le cause e non ci saranno più gli effetti.

Finiamola con l’odio dell’ipocrisia, è giunta l’ora di seminare la pace.
Vorrei concludere citando Tacito: "Predatori del mondo intero, adesso che mancano terre alla loro sete di totale devastazione, vanno a frugare anche il mare: avidi se il nemico è ricco, arroganti se povero, gente che né l’oriente né l’occidente possono saziare; loro soli bramano possedere con pari smania ricchezze e miseria.

Rubano, massacrano, rapinano e con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno deserto, lo chiamano pace"

Dove fanno deserto, lo chiamano pace......