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Catania, la retorica dietro l’angolo

11 febbraio 2007, 18:29

Sono perfettamente in sintonia con ciò che dici, Come al solito si concentra l’attenzione sull’ultimo fatto accaduto, cruento, che facilmente trascina in un facile pietismo, distraendo l’attenzione dal vero problema. E’ una vecchia storia questa. In ogni ’campo’ o meglio in ogni settore dove conviene celare gli orrori per interesse soprattutto economico solitamente si spendono fiumi di parole su fatti certamente drammatici, ma non sintomatici di quello che è il vero dramma. E noi tutti, in preda al solito teatro mediatico, ci commuoviamo dinanzi alle immagini di vedove, bambini, uomini e donne colpiti, continuando immediatamente dopo la nostra vita. Limitandoci ogni tanto a commentare l’ingiustizia di alcuni eventi...dimenticandocene immediatamente subito dopo, presi da noi stessi e dal continuo incessante martellamento di altre piccole o grandi notizie tutte trasmesse per distrarci dai veri problemi. Per tornare all’episodio ai margini del calcio ( povero sport relegato a mercificazione e interessi) oggi si sono svolte le partite.. Messina- Catania...ecc. Ma quale pausa o riflessione, ogni cosa è ripartita per non ostacolare gli interessi del mercato calcistico. A beneficio di chi ha colonizzato questa miniera d’oro e per quei poveri illusi tifosi che spesso dimenticano gli sport minori o gli sport che si svolgono ogni giorno nei quartieri e nelle città, con vivai e con vero spirito sportivo.
Spero che ognuno di ’loro’, come ognuno di ’noi’, riprendendo ogni tanto percezione di ciò che dà un senso alla vita possa addolorarsi e riflettere su ogni tipo di violenza che ogni giorno viene fatta sui minori, sulle donne, sugli uomini, sui paesi che cercano la propria identità, su chi cerca di far rispettare la dignità della persona, su chi cerca di fare nuove leggi che diano voce e rispetto ad ognuno di noi, su ogni persona o paese che combatte per la libertà, sui ricordi e soprattutto sulla costruzioni di un futuro. Spero che ognuno possa riflettere, capire i fatti, trovare le cause e possa esprimersi sulle azioni importanti da compiere soli o insieme per ottenere veramente quella giustizia e quella libertà di cui tanto si parla ma che non fa comodo a quei pochi che ancora cercano di fermare e opprimere i molti a proprio beneficio.
Spero, soprattutto pensando ai ragazzi, che possano crescere con quella profondità di animo e sensibilità verso la libertà che li possa portare ad osservare, riflettere.cercare per ogni cosa le vere motivazioni e esprimere le proprie opinioni, in modo che oggi e domani nessun messaggio ipocrita, falso moralista o religioso potrà distrarli dalla costruzione di un mondo ’possibile’.
Marcella da Messina.