Home > una risposta agli abolizionisti delle tasse

una risposta agli abolizionisti delle tasse

Publie le mercoledì 25 novembre 2009 par Open-Publishing
9 commenti


Original Message -----
From: Movimento Libertario
To: pietroancona LQd tin.it
Sent: Wednesday, November 25, 2009 9:36 AM
Subject: Alcune risposte al suo blog

In merito all’articolo: http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o16319

Il Movimento Libertario nasce come movimento nazionale e non "nella cultura leghista del territorio in cui è inserito". I tre fondatori sono di Treviglio (BG), Pordenone e Roma e vanta iscritti da tutto il territorio nazionale.

Quando lei dice che "La proprietà è un diritto naturale" è una affermazione falsa e barbarica da una parte si contraddice e dall’altra comunque sbaglia. Si contraddice perché sono proprio i sistemi sociali più semplici (appunto "barbarici") privi delle sovrastrutture imposte dalla cultura moderna che, proprio perché più semplici e "vicini" al diritto naturale, riconoscono il diritto di proprietà (che in culture successive è stato artificialmente abolito o declassato). L’affermazione è comunque falsa perché in tutte le culture mondiali il furto è considerato un crimine secoli.. millenni prima che questo venisse codificato in qualche codice legislativo. Le tasse invece (che noi equipariamo al furto) sono una istituzione successiva nell’evoluzione della società umana e fin’ora tra l’altro (almeno per il nostro paese) non sottoposte a giudizio popolare. D’altronde che la proprietà sia un diritto naturale emerge facilmente da un semplice ragionamento. Io nasco solo. Io sono padrone del mio corpo. Quindi anche delle mie braccia e della mia mente. E se lavorando qualcosa che non è di nessuno (un pezzo di fango ad esempio) ne faccio un vaso quel vaso E’ MIO e di nessun altro. Lo posso tenere o lo posso scambiare ma è mio.

Sbaglia poi quando attribuisce ai radicali la visibilità del movimento. Con i radicali abbiamo alcuni punti in comune ma anche molti punti che ci separano (ad esempio la loro visione europeista ed internazionalista). La battaglia di Fidenato ha visto loro come sostenitori.. è vero (d’altronde avevano presentato un referendum sullo stesso tema già anni fa) .. ma anche altri movimenti come il Fronte Friulano, i Veneti e Libertiamo (PDL).

Parlando di Gramsci e delle imprese. Certo... condivido quello che dice. Nella nostra costituzione c’è scritto (art. 3) che siamo tutti uguali di fronte alla legge e non vedo perché gli imprenditori debbano avere più obblighi (come ad esempio il sostituto di imposta) e meno diritti (come il diritto di sciopero che a loro.. parlo della "serrata".. è vietato). Un imprenditore è qualcuno che un tempo ha rinunciato a spendere parte del proprio guadagno in beni voluttuari (una vacanza, la macchina nuova) e piano piano ha investito questi soldi in una idea. Soprattutto nel "territorio leghista" del nord-est molti imprenditori sono in realtà operai che sono diventati capi di sé stessi (e magari di altri 3-4 giovani).

Nel ricordarle che persino Ferrero di rifondazione appoggia la nostra proposta.. proprio sulla base di una uguaglianza tra cittadini che dovrebbe permettere anche agli operai di "evadere le tasse" le porgo cordiali saluti,

Marcello Mazzilli
Responsabile Comunicazione
MOVIMENTO LIBERTARIO
www.movimentolibertario.it

Caro signore,

io considero, con Carlo Marx, la proprietà un furto naturalmente in senso lato, filosofico ed economico, laddove non esiste ricchezza che non sia stata creata sfruttando il prossimo e tesaurizzando il plusvalore, insomma il sudore della fronte o il prodotto dell’intelligenza degli sfruttati.
Le ricordo inoltre che la nostra Costituzione considera la funzione sociale della proprietà e dell’impresa e con ciò stesso ne stabilisce i limiti. La società e l’impresa non possono essere "asociali". Quando lei impiega dieci contadini nella sua terra deve considerare che l’incremento di valore della sua azienda è dovuto al loro lavoro di cui le si appropria. La sua azienda non varrebbe nulla e diventerebbe addirittura un peso se lei non adoperasse il lavoro degli altri. Perchè i contadini debbono lavorare per arricchire lei? Potrebbero gestire in cooperative, in comune la terra che è un bene di cui i suoi avi si sono appropriati.....
Il fatto che Ferrero la pensi come lei non mi conforta e penso che la fregola di certa sinistra di aderire anche alle pulsioni più bestiali, agli spirits animal dei padroni e padroncini nostrani, é un brutto segno di disorientamento del socialismo e del suo storico
movimento di civiltà e di liberazione che anche se sconfitto e minoritario non deve mai ammainare le sue bandiere di libertà. Voglio comunque credere che Ferrero non abbia mai espresso l’opinione che lei gli attribuisce.
L’Europa ha conosciuto movimento vandeani e qualunquisti contro le tasse che hanno precorso l’avvento di regimi terribili come quello nazista.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

Messaggi

  • " ....Nel ricordarle che persino Ferrero di rifondazione appoggia la nostra proposta.. proprio sulla base di una uguaglianza tra cittadini che dovrebbe permettere anche agli operai di "evadere le tasse" le porgo cordiali saluti ....."

    Naturalmente le cose non stanno propriamente come dice il tizio dei "libertari" .... la posizione di Rifondazione, che come dicevamo data dai primi anni novanta, è certamente più articolata ... rimane comunque il fatto che i lavoratori dipendenti ed i pensionati innegabilmente subiscono un trattamento fiscale iniquo rispetto a quello che riguarda in genere i lavoratori "autonomi" .

    E non solo rispetto al "quantum" che pagano ... ma anche rispetto alle modalità di pagamento ... che nel caso dei lavoratori dipendenti e dei pensionati non è nemmeno un "pagamento" ma addirittura un prelievo forzoso.

    Ed allora il problema non è quello di "demonizzare" una proposta, certo velleitaria e volutamente "provocatoria" e certo fatta in una filosofia iperliberista ben spiegata dal tizio citato che mi sembra inaccettabile, quanto di proporre soluzioni che comunque cerchino di affrontare quella che è universalmente riconosciuta come una spudorata ingiustizia.

    Ma alla quale nessuno ha mai seriamente messo mano.

    E comunque la sinistra non può configurarsi come "il partito delle tasse" .... questo sì che è un bel regalo d’immagine ai leghisti ed alla destra più in generale.

    Raf

    • La sinistra è il Partito delle Tasse! La gente sa bene, ò meno stupida di qusnto qualcuno pensa, che senza tasse uno Stato affonda (vedi California) che brucia ogni anno perchè non ha i soldi per sufficienti caserme di VVFF).

      Chi è contro le tasse è contro i lavoratori.

      Se i datori di lavoro non fungessero da sostituti di imposta si fotterebbero i soldi che trattengono per il pagamento delle tasse. Inoltre sfuggirebbero al 770 e non pagherebbe tasse su niente! E’ questo quello che volete?

    • Io, da comunista "non ortodosso", non sono tout court "per le tasse" ....

      Sono invece per "meno tasse" ( o possibilmente nessuna tassa) sul lavoro dipendente o sui redditi da quiescenza riferibili al lavoro dipendente ..... e per le maggiori tasse progressive possibili per il lavoro autonomo ed ancora di più per i redditi da speculazione ( utili di borsa ecc.).

      Mi sembra un qualcosa di molto diverso ed anche di più marxista dal presentarmi genericamente come "il partito delle tasse" !

      Raf

    • e magari, da comunista, pure contro lo "sfruttamento dipendente"...

    • La filosofi del cosiddetto "movimento libertario" è chiaramente reaganiana, su questo non c’è dubbio.

      A cominciare dal cosiddetto "diritto naturale alla proprietà" ecc. ecc. ecc.

      Ma l’abolizione del sostituto d’imposta ed il versamento dell’intero "lordo" ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati, che poi farebbero la loro brava dichiarazione dei redditi ed il loro conseguente versamento a novembre ed a giugno come gli "autonomi", mi sembra invece una cosa sensatissima.

      Che la sinistra ( che peraltro in italia a livello istituzionale nemmeno esiste più) sia il "partito delle tasse" lo dice dal lontano 1994 Berluskoni.

      Se poi troviamo pure qua sopra qualcuno che gli dà ragione addirittura con enfasi degna di miglior causa ..... stiamo veramente messi male.

      L’Italia è il paese della peggiore elusione ed evasione fiscale .... la principale ingiustizia sociale italiana dalla quale poi derivano tutte le altre ... ma anche per questo è pure uno dei paesi con la maggiore pressione fiscale sui lavoratori dipendenti .... pressione inferiore solo a quella svedese .... ma vogliamo mettere la quantità e la qualità dei servizi svedesi, finanziati dalle tasse, con quella italiana ?

      Ed allora, se non si può fare niente per abbassare la pressione fiscale sul lavoro e per abbattere evasione ed elusione dei "soliti noti" ( e visto che se ne parla inutilmente da decenni sembrerebbe proprio di no ... ) tanto vale allora almeno equiparare le forme ed i tempi del prelievo fiscale ...

      Questo non risolverebbe certo una palese ingiustizia ... ma almeno attenuerebbe nelle forme l’altrettanto palese disparità di trattamento ...

      K.

    • questioni di cruciali importanza come le tasse e lo Stato non possono essere considerare in ragione di convenienze elettorali.

      La sinistra alta, civile e vincente nella storia e nei paesi dove ha disegnato la civiltà, ha sempre basato sulla leva fiscale lo strumento di bilanciamento sociale
      e di finanziamento del welfare che ha mantenuto alto la dignità delle persone e le ha fatto progredire culturalmente. Dalla culla alla tomba è il grande motto del socialismo.

      Argomentazioni diverse sono cascami che cadono dall’ideologia liberista della destra. Non vale la pena essere di sinistra e pensarla come Calderoli.

    • Non la penso come Calderoli ... e se stessi in Svezia sarei un "fan" delle tasse ....

      Ma sto in Italia ....

      E comunque, anche lasciando perdere qualunque idea di abolire il sostituto d’imposta, secondo te quale sarebbe la soluzione per eliminare, o almeno mitigare, l’evidentissima ingiustizia fiscale italiana ?

      E comunque, per abolire almeno l’assuda diversità di trattamento nelle forme di prelievo, che ne diresti di una dichiarazione e di un versamento mensile anche per gli "autonomi" ?

      Almeno in questo saremmo pari ....

      K.

    • Caro K

      i principi non si commisurano alle latitudini e longitudini geografiche. In Italia o in Svezia se sei di sinistra e non voui farti trascinare dalla ideologia delle classi dominanti deve pensarla allo stesso modo li e qui.

      La sinistra ha bisogno di una forte, fortissima riacquisizione della sua filosofia e della sua cultura. Non è in caso che è ridotta ai minimi termini. Ha perso l’egemonia culturale a vantaggio del pelandronismo ideologico della destra di cui subisce la fascinazione....

    • Si, ma eviti come la peste di rispondere nel merito ...

      K.