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Berlusconi di sera, Baffone si spera

Publie le giovedì 29 dicembre 2005 par Open-Publishing
3 commenti

Dazibao Governi

di Utopico - CaniSciolti

Un anno come il 2005, forse il peggiore dell’era berlusconiana, non poteva che chiudersi con una conferenza stampa in cui il plastificato Omino di Arcore ha dato il meglio del suo repertorio di guitto prestato alla politica. O meglio di macchietta da avanspettacolo che si è impadronito della politica italiana. Quello che si fa chiamare Presidente del Consiglio si è presentato davanti ai rappresentanti della stampa, che lui considera comunisti e disfattisti, tirato a lucido nel vero senso della parola.

Dopo le fatiche e l’esibizione nel salottino del lecca-lecca Bruno Vespa, il Cavaliere Inesistente ha mostrato, orgoglioso e tronfio, l’opera di restauro avvenuta nella notte. La placca al titanio posizionata sulla calotta cranica a rappresentare un simulacro di capigliatura, i globi oculari tirati allo spasimo, chili di cerone applicati con un’asfaltatrice sul volto e sulle guance cadenti.

L’Imbonitore ha iniziato la sua logorroica esposizione dei risultati, a suo dire del Governo da lui presieduto. Le domande da parte dei giornalisti erano, nella maggioranza dei casi, solo spunti e sponde per permettere al Divulgatore di dare sfoggio della sua magniloquenza. Una conferenza stampa piatta e monocorde, uno dei tanti monologhi vuoti e barocchi che Berlusconi ha rovesciato, in questi anni, da schermi televisivi, giornali e manifesti elettorali.

Ma nella sonnolenza generale, che era solo resistenza passiva in vista del "seguirà buffet" l’aria si è improvvisamente riscaldata quando Berlusconi ha risposto a modo suo, a una giornalista dell’Unità, il quotidiano che il Banana definisce "il quotidiano dell’odio" e che indica come uno dei suoi più feroci nemici.

Berlusconi, gonfiando il torace e le guance, con il rischio di fare crollare il già precario lifting, ha impugnato una vecchia prima pagina dell’Unità, del 1953, in cui si riportava la notizia della morte di Stalin e, sventolandola, ha dato fiato alla sua ira rivolto alla giornalista dell’Unità: " Dovreste vergognarvi! Lei si dichiara complice di cento milioni di omicidi non credo ci sia nessuna possibilità di un cambiamento del vostro atteggiamento pregiudiziale e quindi non verrò da voi per cercare di convincervi: siete inconvincibili".

I commenti di questi giorni hanno evidenziato molte cose. La prima è, come riportato qui sul sito del collettivo Bella Ciao, che la morte di Stalin ebbe dichiarazioni, anche di rimpianto per la scomparsa, da parte di molti esponenti politici nazionali e non alcuni dei quali, come De Gasperi, sono quelli che Berlusconi, indegnamente, annovera fra i suoi ispiratori politici. La seconda che, come scritto da Beppe Grillo, le persone anziane in questo periodo di feste hanno bisogno di sentirsi considerate e magari di trovare qualcuno disposto ad ascoltarli.

La terza è che Berlusconi ha finito il repertorio dei sogni e delle illusioni e che la sua campagna elettorale sarà caratterizzata da quello che fu lo scontro del 1948, laici contro cattolici, Chiesa contro Stato. E in questo ha un alleato come Ratzinger e un ambasciatore in Vaticano come Marcello Dell’Utri, affiliato all’Opus Dei.

Quello che noi vorremmo sottolineare è il triste e pericoloso tramonto dell’Omino di Arcore. Lui che fu amico e sodale con Bettino Craxi e la Milano rampante. Lui che apprendeva i rudimenti della libera muratoria dal Gran Maestro Licio Gelli, lui che ha comprato mezza Italia grazie alle leggi fatte dagli amici degli amici e dal suo Governo imbalsamato, lui abituato ad avere e vincere oggi ha capito che è solo. Irrimediabilmente solo. Con gli alleati come Follini prima e Casini ora che non perdono occasione per pugnalarlo alle spalle, con Fini che ha capito che la nave affonda ed è meglio abbandonarla e con quella compagnia di buffoni che è la Lega dell’imbalsamato Umberto Bossi.

Per questo Berlusconi cerca di spostare l’attenzione degli italioti videodipendenti su altri temi folckloristici come quello di sventolare una foto di Baffone e paventare il pericolo comunista alle porte. Non risponde, il povero Silvio, sul fallimento della politica economica, dell’avventura guerrafondaia, sulla demolizione dello Stato, sulle leggi a personam, ma continua a immaginare e a proporre un’Italia che non c’è e per nostra fortuna non c’è mai stata.

Gli rimane solo una possibilità. Se, alle prossime elezioni non riuscirà a conquistare la poltrona di Presidente della Repubblica, potrà rivolgersi in Vaticano. Alla fine un altare da beato o santo non si nega a nessuno. Ma i beati e i santi vengono proclamati sono dopo il decesso... e ci immaginiamo già la prima pagina del quotidiano La Padania: " Berlusconi è morto. Santo subito!"

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Messaggi

  • Ho visto anch’io il bellissimo spettacolo comico messo in scena dal nostro capocomico ops scusate capo del governo mi ha fatto come sempre ridere e adirare insieme chiedendomi come abbiano fatto gli italiani a mandare al potere una simile macchietta che ogni volta che parla ci mette in ridicolo col mondo intero.Certo bisogna ammettere che come dice lui al pari del fascismo il comunismo nel mondo (non in italia)ha causato la morte di milioni di persone ma mentre nell manifestazioni di sinistra oggi non troverete certo icone di Stalin o Mao ne troverete del duce in quelle di destra.Noi siamo andati avanti loro no.A questo punto mi chiedo se non fosse giusto denigrare la Chiesa Cattolica che in nome di Cristo,che predicava la fratellanza e l’amore,ha brutalmente assassinato circa 9 milioni di persone durante l’inquisizione.Vuole forse accusare Berlusconi i Cattolici di essere complici di quelle morti?La Chiesa è cambiata da allora e se ancora oggi al suo interno esistono personaggi che rimpiangono quei tempi certamente la politica dello Stato Vaticano non è piu’ quella del medioevo.Così come all’interno del centro sinistra anche tra i partiti più radicali nessuno rimpiange Stalin.Mi sembra invece che sia il Cavaliere ad essere attaccato al peggior passato di questo pese continuando a difendere Mussolini che lui giudica come un grande statista.Forse si è scordato Berlusconi che sotto il Duce sono state cancellate tutte le libertà, sono state promulgate le leggi razziali e ci si è alleati con la Germania nazista di Hitler?Penso inoltre che De Gasperi si sia rivoltato nella tomba quando è stato tirato in ballo da Berlusconi come modello, De Gasperi era un grande statista un democratico e antifascista tutte prerogative che il Berlusca non ha.

    • daccordo su tutto ,pero’ x quanto riguarda la chiesa non pensare che sia cambiata poi tanto,sono cambiati i metodi ma quello che mira ad ottenere oggi come allora e’ semplicemente un potere illimitato che spazia in ogni campo sapendo bene di poterlo ottenere facilmente xche’ si nasconde (e ne trae un immenso beneficio)dietro una religione che insegna a donare tutto ai + poveri e il vaticano e’ lo stato + ricco del mondo.il vaticano,quel posto dove venne ammazzata una ragazza di cui ora mi sfugge il nome,ma che dopo la notizia non se ne senti’ + parlare, stessa sorte x quella guardia svizzera ecc....il vaticano,che fa installare potenti ripetitori di onde radio nonostante sia stato provato che in quei posti il numero di tumori al cervello sia di gran lunga superiore al resto del paese,il vaticano non e’ nientaltro che un ammasso di uomini piccoli al potere,un potere che alla maggior parte della gente e’ difficile comprendere perche’ x conoscere certe cose ci affidiamo troppo ai media o a quello che si legge nei libri di storia.io non so se esiste un dio ,ma se ci fosse sono sicuro che odierebbe essere rappresentato dalla chiesa e dalle persone che ne sono a capo,non pensiate che il papa sia la persona + influente della chiesa senno’ significa che non avete letto in mezzo alle righe di questo scritto.
      DAVIDE

    • Alle comiche dell’Omino non si risponde, si ride!