Congresso Prc, Bertinotti: ’’Vogliamo la verità sulla morte di Calipari’’

’Il ritiro delle truppe si impone come un atto di salute pubblica’’

Il segretario: ’’Non accettiamo la prepotenza e l’arroganza degli Usa. L’Italia non è serva degli americani’’

Il congresso del Prc, nella sua giornata conclusiva, ha ricordato il sacrificio di Nicola Calipari. Il segretario Fausto Bertinotti ha invitato la platea congressuale a raccogliersi in un minuto di silenzio rivolgendo un ’’rispettosissimo omaggio’’ al funzionario del Sismi morto in Iraq per salvare Giuliana Sgrena.

Quindi, nella relazione conclusiva, il leader di Rifondazione ha chiesto chiarezza sulle circostanze in cui l’agente ha perso la vita. ’’Non lanciamo accuse preventive ma vogliamo la verità e che si vada fino in fondo. Non ci stiamo ad accettare la prepotenza e l’arroganza di una grande potenza mondiale che ci impedisce di conoscere la verità’’, ha dichiarato dal palco Bertinotti.

’’Se il governo ha un po’ di dignità -ha attaccato- la faccia valere, non ci può essere un rapporto tra servi e signori. L’Italia non è serva degli Usa’’. Elementi che messi uno in fila all’altro fanno infine dire a Bertinotti che ’’il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq si impone ora come un atto di salute pubblica’’.

Quindi la replica alle minoranze interne che lo hanno attaccato aggrappandosi alla sua ’conversione’ alla causa di un futuro governo di centrosinistra. ’’L’immobilità è la morte della politica. Il viaggio ci fa paura, ci dà inquietudine ma non fa ancora più paura restare fermi?’’, ha dichiarato Bertinotti. ’’Dobbiamo essere forza di lotta e forza di governo’’, è la sintesi del ragionamento del segretario di Rifondazione.

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